Francesco Totti, la storia dell’uomo derby del più vincente. Perché il derby, si sa, è l’arena per eccellenza nel calcio moderno, soprattutto in una città come Roma, dove questa sfida è vissuta quasi come un campionato a parte.

Francesco Totti è l’uomo che conosce più di tutti i ventidue che scenderanno sabato in campo allo stadio “Olimpico” il clima di tensione. Così come l’attesa, l’ansia e la passione di chi santifica questa gara e non dorme per l’emozione.

Il derby Roma-Lazio è una delle poche attrattive del calcio italiano all’estero e sabato sera, non sarà difficile immaginarlo, gli occhi di tutto il mondo saranno in direzione della Capitale, per uno spettacolo difficile da descrivere al famoso marziano descritto da Ennio Flaiano.

Totti è lì, sempre lì nel mezzo, assieme a Daniele De Rossi e Alessandro Florenzi, tre romani per un cuore e una maglia giallorossa, un po’ di passato alle spalle, la giusta dose di presente e la speranza per il futuro, anche se in altri ruolo o in altre squadre.

I record statistici

foto curva Roma

La curva della Roma ai tempi di Francesco Totti: un tripudio in festa

Gli almanacchi registrano, allo stato attuale, un primato di Totti per il campionato con alle spalle Dino Da Costa e Marco Delvecchio. Il “Pupone” ha realizzato 11 gol nei derby di Serie A, gli altri hanno realizzato nove gol nelle stracittadine. Anche se è Da Costa ad aver maturato un leggero vantaggio rispetto ai due, poiché ha anche realizzato due reti in Coppa Italia e un’altra in amichevole.

Riavvolgendo il film dei suoi derby, va ricordata, intanto, la sua prima marcatura, avvenuta il 28 novembre 1998. Pareggiò un derby che finì 3-3 quasi allo scadere, dopo una girandola d’emozioni tra due squadre che sarebbero poi esplose nei mesi successivi.

L’11 aprile 1999 segnò il gol della sicurezza nel 3-1 che lo rese protagonista per quel «Vi ho purgato ancora», cui seguirà, qualche anno più tardi, un ben più privato «6 unica». Accadde dopo un derby stravinto per 5-1 contro una derelitta Lazio allenata da Alberto Zaccheroni e annientata già da una quaterna di Vincenzo Montella.

Come non citare anche i due gol in rimonta nel 2015, da 0-2 a 2-2, che goduria per i giallorossi!

Totti andava in campo, conoscendo tutto di questo derby, partendo dalle zolle del campo. Vita, morte e miracoli, grandi campioni e sonori bidoni, pareggi striminziti e partite rinviate dagli ultrà, goleade e contestazioni, vittimismi e imprese epiche: Roma-Lazio è più di una semplice partita e continuerà oltre il triplice fischio dell’arbitro di turno. Perché se da una parte è il bosniaco Nenad Lulic l’eroe a tinte biancocelesti (che non andrà in campo, probabilmente, per scelte tecniche dell’allenatore Simone Inzaghi), dalla sponda giallorossa c’è un unico imperatore, capace di portare tutti alla vittoria. Pur essendosi ritirato da qualche stagione.

Perché lo stadio “Olimpico” sarà un Colosseo in miniatura. L’unico gladiatore appare il più esperto di tutti, capitan Francesco Totti. Che guarderà tutti dall’alto della sua esperienza.