Presso l’Atahotel Executive di Milano, alla presenza di Roberto Franchi, Direttore Generale di Atahotels, di Walter Comelli, responsabile delle società diversificate non assicurative UnipolSai, di Gian Luca Santi, Presidente di Atahotels e Direttore Generale Area Immobiliare UnipolSai – compagnia che controlla Atahotels – e di Fu Tianzhu, Amministratore delegato BTG Jianguo Hotels & Resorts, è stata presentata l’intesa sottoscritt fra Atahotels e BTG-Jianguo Hotels & Resorts per ampliare l’offerta ricettiva in Italia e Cina.

Con questo accordo – sottolinea Roberto Franchi, Direttore Generale di Atahotels – intendiamo raggiungere uno standard qualitativo che ci consenta di valorizzare il concetto di ospitalità. Investiremo sulle risorse umane, con questo interscambio culturale si muoveranno infatti tra Italia e Cina 8 chef di cucina. Le prime strutture coinvolte saranno i resort di mare e montagna, pronte a offrire all’inizio della prossima stagione estiva proposte culinarie tipiche della Cina. Per Expo 2015 saremo pronti a presentare standard enogastronomici e di ospitalità sempre più elevati.

Dim Sum, Tofu, Thè verde e altre prelibatezze della vera cucina cinese si potranno gustare presso le principali strutture alberghiere Atahotels grazie all’accordo sottoscritto con BTG-Jianguo Hotels & Resorts, società cinese che controlla 90 hotel in Cina. L’intesa ha anche lo scopo di intercettare un’ampia quota dei turisti cinesi che si prevede arriveranno in Italia per Expo 2015 (la cui partecipazione complessiva è stimata in circa 1 milione di presenze) e negli anni a seguire.

Gli ospiti, che alloggeranno presso gli otto Atahotels oggetto della partnership, infatti, potranno sperimentare la cultura cinese in tutte le sue declinazioni: non solo cucina ma anche usanze, costumi e tradizioni, senza rinunciare, però, all’italianità dell’offerta che da sempre contraddistingue gli Atahotels.

L’intesa rappresenta il completamento della partnership avviata in Cina lo scorso giugno tra le due catene anche in vista di Expo 2015. Nelle strutture BTG, infatti, è già stato avviato l’iter per importare cucina e cultura italiana nel Paese del Dragone.

La strategicità del mercato italiano per la Cina è testimoniata dal maxi-padiglione cinese progettato per Expo 2015 – 4.500 metri quadrati per un investimento di 60 milioni di euro – che mostrerà le eccellenze del Paese con una particolare attenzione al tema dell’alimentazione e al contributo della Cina per risolvere il problema alimentare nel mondo.

L’accordo tra Atahotels e BTG prevede, in particolare, esposizione e pubblicazione on ed off line dei rispettivi Brand name “Atahotels” in Cina, “Jianguo Hotels” in Italia negli Hotels & Resorts oggetto della partership e l’avvio di programmi di cross training, food promotions e fidelizzazione, per una reciproca promozione tra i rispettivi bacini di clientela. Tra le azioni intraprese un vero e proprio scambio culturale: chef italiani illustreranno ai colleghi dell’altro capo del mondo come selezionare materie prime di qualità per la preparazione di pietanze che hanno reso la gastronomia italiana un elemento di distinzione internazionale e allo stesso tempo gli chef cinesi in Italia istruiranno i cuochi italiani sui segreti millenari della cucina a vapore, sul corretto utilizzo del Wok e sulla frittura saltata.

Oltre agli aspetti culinari, l’accordo prevede la formazione del personale al fine di offrire agli ospiti cinesi forme di benvenuto e di intrattenimento il più possibile legate alle usanze tipiche della cultura cinese, un modo per omaggiare l’ospite venuto dall’Oriente e rendere più confortevole l’approccio con il mondo occidentale.

Al fine di favorire e meglio comprendere da parte di entrambe le compagnie alberghiere l’etica e i valori dell’ospitalità che caratterizzano l’eccellenza cinese e italiana, saranno definite ulteriori iniziative di interscambio con l’obiettivo di progettare servizi sempre più in linea con le aspettative dei rispettivi ospiti attraverso lo sviluppo formativo, la rappresentanza e collaborazione commerciale nonché la fidelizzazione degli ospiti e il cross selling tra le rispettive compagnie alberghiere.

In occasione del capodanno cinese, gennaio 2015, personale italiano si recherà nei Jianguo Hotels di Pechino, Guangtzou e Sanya, per organizzare settimane enogastronomiche tipicamente italiane e al contempo favorire la formazione degli chef cinesi sui principali piatti italiani.

Le proposte culinarie Atahotels in Cina si concentreranno sulle tradizioni culinarie regionali a seconda del contesto locale ove gli hotel oggetto della partnership sono inseriti (Sicilia, Sardegna, Lazio, Trentino, Piemonte, Emilia Romagna e Lombardia) valorizzando le principali proposte a base di pasta e pizza, promuovendo abbinamenti con i vini italiani (cantine Tenute del Cerro).

Le proposte degli chef Btg Jianguo si concentreranno su piatti a base di pesce, carne, verdure e primi che caratterizzano la regione ove gli alberghi sono inseriti, offrendo così proposte culinarie di alto livello sia per la scelta e la lavorazione delle materie prime, sia per la presentazione.

Giovanni Scotti