Milano, città dell’Expo.

Evento ormai prossimo, ma se si pone l’attenzione alle zone e ai quartieri vicini all’area dove sorgeranno gli stand, balzano agli occhi le incongruenze e le ipocrisie di chi crede che il capoluogo lombardo sia pronto e organizzato per ospitare i milioni di turisti che arriveranno.

Un esempio, zona San Siro.

Percorrendo il tragitto che copre la distanza dall’auto parcheggiata allo stadio, nel deserto quasi totale per la scarsa presenza di quei pochi tifosi milanisti (ahnoi) che ancora hanno l’orgoglio, la tenacia, la voglia, il coraggio di sostenere la squadra che naviga a centroclassifica, anche in una sera glaciale (grazie pay-tv) dove il freddo taglia il viso, e costringe a imbacuccarci nei nostri giubbotti e coprirci più che si può, risaltano maggiormente le contraddizioni della zona, le contraddizioni della città.

Tutte le strade, per un raggio di 3 km, le aree di sosta sono contrassegnate da infinite linee gialle e blu che contraddistinguono le zone riservate ai residenti (le gialle) e quelle a pagamento con gli introvabili gratta e sosta.

Zone di parcheggio vuote per oltre la metà, soprattutto quelle riservate ai residenti.

Ma anche quelle a pagamento (molto meno numerose) sono esaurite solo in occasione delle gare più importanti, anche perchè il costo è stratosferico. 7,60 euro per 24 ore, ma si sa bene che viene utilizzato solo per le poche ore della partita, oppure 1,20 euro all’ora, peccato però quest’ultimi siano introvabili prima del match e dell’evento. 7,60 euro per parcheggiare l’auto a quasi un chilometro di distanza, parcheggio incustodito, e anche per questo tagliando occorre fare “una caccia al tesoro” per trovare l’addetto preposto alla vendita.

Una “colorazione” decisa dai precedenti giunte comunali che l’attuale sindaco e la sua amministrazione hanno pensato bene di non modificare visto che l’ oneroso del “balzello” aiuta a far cassa, anche se tale ingordigia sarebbe irregolare perchè   “le aree di parcheggio delimitate dalle strisce blu devono avere nelle vicinanze aree gratuite di sosta per le auto, delimitate da strisce bianche. Questo il contenuto della circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che punta a metter fine a una diatriba che continua da tempo e che vede diversi contenziosi tra automobilisti e amministrazioni locali.

Nel provvedimento, il dicastero precisa anche il concetto di “Immediate vicinanze“, i cui principi generali sono contenuti nell’art. 7 comma 8 del Cds che recita chiaramente “qualora il comune assuma l’esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione ovvero disponga l’installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta, su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta”.

Ma nonostante ciò , la solerte amministrazione Pisapia, e in specifico l’assessore Granelli, che ha invitato i vari comandi di polizia locale a “produrre” determinate percentuali di contravvenzioni da emettere, invia, anche nella serata di ieri, solerti agenti di polizia locale con pettorine fosforescenti gialle muniti di numerosi blocchetti per le contravvenzioni a sanzionare i “criminali” automobilisti che osano sostare irregolarmente.

E sì, la città dell’Expo non può consentire certi “reati” e dare un ‘immagine da anarchia e caos totale, con le maledette auto dei non residenti che invadono, deturpano, inquinano, distruggono l’idilliaca immagine della città e dei suoi quartieri.

Ma forse sarà la luce artificiale dei lampioni, che crea un’atmosfera cupa, quasi sinistra, perchè si scorge una visione diversa del quartiere,  dove predominano decine di palazzi popolari lasciati nel degrado più totale con l’annosa questione delle occupazioni abusive, dei conseguenti annunciati e poi disdetti sgomberi, che, incredibilmente, si scontra con le nuove fermate della Metro 5 e la riqualificazione delle strade ancora in via di ultimazione, progettate seguendo un design moderno, avveniristico, alieno rispetto la zona.

Per non parlare delle strade di accesso, una conurbazione anacronistica che inevitabilmente crea un traffico caotico e ingestibile.

Ebbene, ci si chiede se l’Expo darà la svolta alla città, al Paese Italia, alla nostra disastrata economia, ma se sarà gestito solo in un’ottica di guadagno temporaneo come “le strisce blu” , probabilmente rimarranno tutte le contraddizioni che ci sono a S. Siro.

Massimo Puricelli
Legnano(MI)