Che sia estate o inverno, per prendere il sole o per una nuotata, capita di frequentare la piscina. Secondo i dati Assopiscine, sono oltre 160 mila le strutture pubbliche e private in Italia, con una maggiore concentrazione nel Lazio, Toscana e Lombardia. Per non parlare delle altre private in hotel e villaggi turistici. Ma il cloro, presente nell’acqua come disinfettante, fa male alla pelle?

Secondo uno studio clinico del professor Di Pietro, Direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis, eseguito recentemente su 100 persone, dai 14 ai 60 anni che hanno frequentato abitualmente le piscine almeno due giorni alla settimana per tre mesi, solo il 2% ha avuto un leggero aumento della secchezza cutanea. Il restante 98% ha mantenuto una buona idratazione ed elasticità della pelle. Un dato curioso è l’aver osservato un lieve miglioramento delle macchie cutanee legato al potere sbiancante del cloro.

La quantità di cloro prevista nelle piscine come disinfettante, secondo quanto disposto dal Ministero della Salute, non crea alcun danno per il nostro organismo. “Solo rarissimamente, può comportare rischi per la pelle, visibili solo nei casi di ipersensibilità cutanea – continua il dermatologo. In ogni caso, una doccia di acqua dolce dopo un bagno in piscina è più che sufficiente a evitare irritazioni. Le piccole quantità di cloro presenti nelle acque della piscina, non solo sono innocue ma possono avere un’azione disinfettante sulla cute prevenendo la formazione di infezioni da batteri, funghi e virus. Difatti, il virus delle verruche non si trova mai nelle acque della piscina perché non sopravviverebbe, ma solo in spogliatoi e docce, dove si sviluppa sui pavimenti umidi. Per evitare contagi, in questo caso, è bene indossare sempre le ciabatte di gomma”.

“Il cloro non fa male alla pelle – assicura Antonino Di Pietro – si tratta di un elemento chimico presente in grande quantità in natura, soprattutto sotto forma di cloruro di sodio, che è il nome chimico del comune sale da cucina. Anche molti alimenti lo contengono: farina di segale, olive mature, datteri, frumento integrale, fagiolini, mandorle, noci, ciliegie, pere, arance, castagne, pesche, albicocche. Inoltre, il cloro rappresenta la maggior parte dei sali presenti nei mari e negli oceani, circa il 2% della massa totale delle acque marine. Nelle piscine si usa perché ha importanti proprietà disinfettanti, soprattutto per batteri, funghi e virus”.

“Fare un bagno in una piscina in regola secondo le norme vigenti, non solo aiuta l’apparato muscolare e scheletrico a restare in forma, ma può essere utile per il benessere della pelle e per la sua bellezza”, conclude lo specialista.