Il Museo d’arte della Svizzera italiana celebra uno degli artisti contemporanei svizzeri più significativi, Franz Gertsch, in vista del suo 90esimo compleanno, e si inserisce nella serie di esposizioni che il MASI quest’anno dedica alla storia dell’arte elvetica: inaugurata con il progetto dedicato al Surrealismo svizzero.

La mostra ideata dallo stesso artista e co-curata da Tobia Bezzola, Direttore del Museo, presenta nove monumentali incisioni di Franz Gertsch accanto a una selezione di oltre settanta xilografie di Paul Gauguin e Edvard Munch.
Gertsch è stato chiamato a collaborare con il Museo non solo in veste di artista ma anche come curatore. Questo invito è stato accolto e rielaborato dall’artista con una sorprendente proposta: quella di presentare le sue xilografie in dialogo con le opere di coloro da lui considerati maestri assoluti dell’incisione tra Ottocento e Novecento, Paul Gauguin (1848-1903) e Edvard Munch (1863-1949).
A prima vista la scelta di questi “compagni di esposizione” può sorprendere. Tuttavia, al di là della distanza storica nonché delle differenze stilistiche, fra i tre artisti vi sono profonde affinità, che vanno ben oltre la comune padronanza della tecnica xilografica e il suo ulteriore sviluppo.
Le xilografie  di Gauguin e Munch  sono opere di piccolo-medio formato, contraddistinte da linee estremamente espresssive e accesi contrasti cromatici, mentre le monumetali incisioni di Gertsch si presentano come vaste superfici monocrome, costellate da una miriade di minuscoli punti di luce. Da un punto tematico nelle opere di Gertsch, Gauguin e Munch ritroviamo un intenso intreccio di malinconia ed eros, una visione mistica del paesaggio e della natura, così come un senso di solitudine e di alienazione dell’artista rispetto alla società.
Gauguin incide i blocchi di legno con qualsiasi strumento disponibile: sgorbie, coltelli, carta vetrata, punteruoli e li rielabora continuamente, anche in fase di stampa. Munch scompone le matrici delle sue opere in vari pezzi utilizzando colori diversi per poi ricomporli come un puzzle e procedere con    la stampa un’immagine a più colori in un solo passaggio (…).
In visione opere di Franz Gertsch come Natascha IV realizzato nel 1988 (Xilografia di tre matrici: disegno, contrasto e sfondo). Esemplare a tre colori su carta giapponese; Maria del 2001 (Xilografia: tre matrici affiancate, 305 x 152 ciascuna). Esemplare turchese su carta giapponese. Edvard Munch è presente con lavori come Vampiro II del 1895 /1902, Xilografia e litografia a colori su carta seta; Ragazze sul ponte del 1918, Xilografia e litografia su carta velina. Infine Paul Gauguin Terra incantevole del 1893-1894, Xilografia a colori su carta giapponese; Donne al fiume del 1893-1894, Xilografia a colori su carta giapponese.
La mostra è in programma fino al 22 settembre 2019 con i seguenti orari: Martedì – domenica: dalle ore 10.00 alle ore 18.00; Giovedì aperto fino alle 22.00. Lunedì chiuso.

Sede:
LAC Lugano Arte e Cultura – Piazza Bernardino Luini, 6 – Lugano
www.masilugano.chwww.lugano.ch

Per ulteriori informazioni: +41 (0) 58 866 4240

Giuseppe Lippoli