C’è tempo fino al primo maggio per iscriversi al concorso e vincere 1.000 euro

 Ha firmato le sceneggiature per il Maestro, Federico Fellini, e condiviso con lui un’amicizia durata oltre vent’anni. Con la sua penna ha scritto Intervista, del 1987, film premiato a Cannes col Premio Speciale della Giuria e interpretato da Roberto Benigni. Ha diretto la “Fondazione Federico Fellini”, contribuendo a onorare la memoria del regista di Amarcord e tanti altri capolavori. Stiamo parlando di Gianfranco Angelucci, scrittore, regista, giornalista che in occasione della decima edizione di Lago Film Fest sarà giurato del Premio Rodolfo Sonego dedicato alle sceneggiature. Si tratta di un ospite d’eccezione per il festival internazionale di Revine Lago che quest’anno, nella sua decima edizione, si svolgerà dal 18 al 26 luglio.

Il Premio, nato in seno al Lago Film Fest otto anni fa per volontà della famiglia e intitolato a uno dei più formidabili scrittori del cinema italiano (sue, lo ricordiamo, sono alcune delle migliori battute di Alberto Sordi), rilancia dunque la sfida a tutti gli sceneggiatori italiani in erba e propone come tema la parola. I candidati dovranno infatti raccontare una storia ispirata alla seguente frase di Sonego, estratta da un soggetto inedito del 1980, Effetto placebo: “La parola può essere sia una medicina benefica che un veleno potente più di qualunque droga. Chi possiede strumenti – come la radio, la televisione, i giornali – attraverso i quali è possibile trasmettere la parola, ha in mano un’arma potentissima, capace di provocare gravi conseguenze. I gruppi privati e quelli politici che quotidianamente usano questi strumenti per parlare a intere Nazioni, devono considerarsi come dei veri e propri spacciatori di droga e che, considerata come droga, la parola può essere amministrata per perseguire fini diversi, come scatenare violenza, distribuire benefici o provocare consenso e apatia.”

C’è tempo fino al primo maggio per inviare la sceneggiatura. In palio ci sono 1.000 euro a titolo di contributo per la realizzazione del cortometraggio ma anche la chance straordinaria di sottoporre la propria opera al giudizio di una giuria di esperti mai così ricca come quest’anno: oltre a Gianfranco Angelucci, infatti, completano il parterre Antonello Rinaldi, fondatore del concorso, già collaboratore di Sonego, nonché formidabile sceneggiatore per cinema e TV, e un set di nomi di rilievo che verranno presto annunciati. La cerimonia di premiazione avrà luogo a Revine Lago sabato 19 luglio.

Ma non è finita qui. Così come Lago Film Fest anche il Premio Rodolfo Sonego diventa nel 2014 sempre più international: il contest di sceneggiature infatti sarà arricchito dal workshop ACTING OUT! promosso dall’ente NISI MASA e rivolto agli scrittori di tutti i paesi del mondo.

Nel frattempo, si raccolgono i frutti del Premio Rodolfo Sonego. E’ proprio in queste settimane, infatti, che Tommaso Sacchini, autore della sceneggiatura Il rappresentante, sta girando il cortometraggio tratto dalla sua opera vincitrice nel 2013. Con il contributo di 2.000 euro (ricordiamo che nel 2012 il premio non venne assegnato) e l’aiuto di Antonello Rinaldi e Marco Maccaferri, Sacchini sta dando vita al film che aprirà in bellezza il 18 luglio prossimo la decima edizione di Lago Film Fest.

GIANFRANCO ANGELUCCI, scrittore e regista, docente d’Accademia, vive e lavora a Roma  dove alterna l’attività letteraria a quella cinematografica. Svolte regolare attività giornalistica per il quotidiano La Voce di Romagna. Amico e collaboratore di Federico Fellini fin dalla laurea discussa all’Università di Bologna con una tesi sul Maestro riminese, ha firmato nel 1987 la sceneggiatura del film “Intervista”, Premio speciale della giuria a Cannes e Primo Premio al Festival di Mosca. Alla scomparsa del regista è stato chiamato dalla famiglia e dal comune di Rimini a dirigere la “Fondazione Federico Fellini” (1997-2000) attuando un vasto programma di acquisizioni, di convegni, pubblicazioni e mostre tematiche.