In Romania a Sighet l’associazione Onlus Progetto Quadrifoglio accoglie i piccoli profughi

La comunità ucraina in Campania è seconda solo a quella in Lombardia e da vari decenni è presente in modo discreto con un forte senso di appartenenza rafforzato nelle festività  religiose a cui non mancano di essere prsenti con i loro riti.
Tante le iniziative di solidarietà scaturite dalle raccapriccianti scene che vediamo ogni giorno in televisione che raccontano la guerra in diretta con tutte le atrocità degli assalitori in un Paese che viveva in pace e democrazia e che sta eroicamente difendendo i comuni valori.
Per aiutare questi nostri fratelli segnaliamo il progetto “Quadrifoglio” che domenica scorsa è stato presentato nel corso della Santa Messa dal nuovo parroco p. Francesco Germano sj della Parrocchia San Luigi Gonzaga di Napoli a Posillipo, egregiamente coadiuvato dal vice parroco p. Vito Mossa,  affidata ai PP Gesuiti.

Parrocchia San Luigi Gonzaga a Posillipo

L’iniziativa è stata quella di raccogliere degli aiuti economici per il sostentamento dei bambini accolti attraverso una colletta nelle Messe, in collaborazione alla “Caritas” parrocchiale. A Sighet, in Romania, piccola città sul confine ucraino in questi giorni sta ospitando i primi profughi dall’Ucraina in una “casa-famiglia” dei Padri Gesuiti.

Il Progetto Quadrifoglio nasce nell’estate del 2001 a Sighet, città della Transilvania, per rispondere a due gravi emergenze che presenta oggi la Romania: i bambini orfani o abbandonati, che spesso “vivono” precariamente per strada, e la prostituzione minorile. L’iniziativa non parte da una riflessione “a tavolino”, ma è frutto di numerosi viaggi e campi missionari vissuti negli anni dalla  LMS, Lega Missionaria Studenti, che è un movimento giovanile di impegno cristiano per lo sviluppo e il rispetto delle culture, nei quali, amaramente, si è constatato il progressivo e continuo degrado delle condizioni sociali a Sighet.
L’associazione Onlus Progetto Quadrifoglio accoglie nelle case-famiglia  minori in difficoltà in una casa che sappia loro offrire il calore di una famiglia, per il recupero, la crescita, l’educazione e la formazione dei bambini meno abbienti, al fine di reinserirli nel mondo sociale e lavorativo rumeno ed europeo, per  avviare un percorso lavorativo e di indipendenza dei ragazzi. Le case-famiglia vogliono creare un vero ambiente familiare, con un papà e una mamma che costantemente vivono con i bambini, coadiuvati da un’equipe di psicologi, educatori e assistenti sociali.

L’arrivo dei profughi

Padre Massimo Nevola sj è l’Assistente nazionale Ecclesiastico della Comunità di Vita Cristiana CVX-LMS Lega Missionaria Studenti, napoletano di nascita, vive a Roma, la sua vocazione poggia su due pilastri: “la lettura della Bibbia, fatta da ragazzo, e l’incontro con i più poveri, avvenuto in età più matura con l’esperienza della missione”. Padre Nevola ha lanciato un accorato appello per chiedere sostegno per la missione in Romania per aiutare i bambini profughi: « Carissimi, sono davanti ai nostri occhi le scene raccapriccianti della guerra in atto in Ucraina.

Ogni guerra costituisce un fallimento del nostro essere uomini, ogni guerra – come dice la S. Scrittura – alla sua radice ha due demoni: la volontà di dominio e il dio danaro. E la pace è garantita da due angeli: la giustizia e la misericordia.
Il Papa ci ha raccomandati di pregare molto in questi giorni e offrire un giorno di digiuno per la pace in Ucraina. Lo faremo, staremo convintamente uniti al S. Padre chiedendo a Dio che ci rinnovi nell’intimo e ci renda capaci di efficaci azioni di solidarietà.
In ordine a questo tipo di interventi, dopo essermi consultato con Romolo, il nostro Presidente nazionale, e con i corrispondenti responsabili delle case famiglia  “Il Quadrifoglio” in Romania a Sighet, al varco di frontiera con l’Ucraina, vi informo che abbiamo offerto la nostra disponibilità ad accogliere nella nostra prima struttura circa 40 esuli dall’Ucraina. Sighet infatti è una città di confine, la frontiere con l’Ucraina dista dalle nostre case-famiglia meno di 800 metri.
La Romania ha aperto le frontiere ai profughi e le autorità municipali con le quali siamo già in contatto sono  grate della nostra disponibilità, così anche il “Jesuit Refugee Service” di Romania è pronto a patrocinare l’iniziativa, coordinandola insieme a quelle che intendono attivare in altre città: Suceava, Radauti e Bucarest.

Cosa vi chiediamo. Un contributo economico che ci consenta di avviare immediatamente l’accoglienza: vanno acquistati letti e operate delle modifiche agli impianti, sia elettrico che del gas. Tutto si può predisporre in due/tre giorni. Per il coordinamento dei rifugiati, va assunto un responsabile che sia almeno bilingue (rumeno/ucraino) e una cuoca. Per le pulizie si conta oltre che su una persona già assunta dalla nostra associazione, sulla collaborazione degli ospiti. Prevediamo circa 7.000C per le spese di predisposizione della struttura ed altrettanti 7.000C al mese per il vitto, stipendi ed utenze. Occorre allora reperire immediatamente 14.000C.

Non sappiamo quando tempo durerà l’emergenza. Ci auguriamo poco, ma dobbiamo predisporci anche a tempi piuttosto lunghi. Contiamo sul fund raising delle Comunità, come anche su un aiuto del JRS. Allo stato attuale, l’Associazione II Quadrifoglio, non sarebbe in grado di sostenere le spese, dovendo provvedere comunque ai bambini che segue da anni.

Per i contributi chiediamo di usare il canale dell’Associazione:
“Progetto Quadrifoglio Onlus”
Iban: IT06 O 0501803200000000141075 (consente anche detrazione fiscale), causale: Emergenza Ucraina.

Affidiamo al Signore, Dio della Vita e della Pace, la nostra volontà di renderci concretamente presenti al dramma di chi scappa dalla violenza delle rappresaglie e dalla morte. Grazie per tutto ciò che farete. Il Signore, che chiama sui figli gli operatori di pace, ci benedica»

Via del Caravita 8 / a – 00186 Roma tel. 066794560 – cell. 3492412662 mail: nevola.m@gesuiti.it

Harry di Prisco