Il 29 e 30 Marzo alla fiera di Parma torna Cibus. L’agroalimentare italiano di nuovo protagonista con un evento sempre sul pezzo riguardo a innovazione, connettività ed esperienze.

Con la conferenza stampa di presentazione è ufficialmente iniziato il conto alla rovescia per la prossima edizione di Cibus. Il salone internazionale dell’alimentazione si prepara ad essere al centro dell’attenzione soprattutto in questo periodo di difficile comprensione anche dagli addetti ai lavori.

Saranno oltre 20.000 i visitatori attesi alla kermesse Parmense, due giorni ricchi di eventi con tavole rotonde, networking e mostre. Cibus After sarà il doposalone dove tutti i partecipanti potranno passare momenti conviviali fuori dalle formalità della fiera. 

Quella della fiera sarà un’opportunità per tutto il settore enogastronomico italiano. Presente con circa 1000 brand, l’obbiettivo è quello di farsi notare e di stringere rapporti con i 1300 buyer provenienti da tutto il mondo. Saranno presenti esponenti di tutto il Settore HO.RE.CA. in cerca di prodotti d’eccellenza per le loro attività.

L’importanza di Cibus  

Proprio su questo il CEO di Fiere di Parma, Antonio Cellie ha voluto dire la sua: “Cibus è definitivamente il manifesto del made in Italy alimentare, della capacità della nostra manifattura e delle nostre filiere di essere sempre più in sintonia con i consumatori di tutto il mondo. Negli ultimi 10 anni l’export agroalimentare è cresciuto a doppia cifra, anche durante la pandemia e la guerra, in tutte le geografie e su tutti i canali.
Per questo, similmente a come accaduto in altri settori leader del made in Italy, Cibus ha voluto e potuto diventare un evento internazionale di successo con cadenza annuale”. 

A queste dichiarazioni hanno fatto seguito quelle di Roberto Luongo, Direttore Generale Agenzia ICE: “1.300 top buyer totali da 90 paesi esteri incontreranno circa 500 espositori in due giorni al Cibus Connecting Italy 2023 di Parma.
Questi i numeri che confermano il ruolo dell’ICE nel sostegno all’internazionalizzazione della filiera agroalimentare italiana, al fianco delle PMI italiane e della Fiera: un ampio programma di incoming di operatori esteri, preceduto da una serie di azioni di comunicazione, condotte attraverso la propria rete di 78 Uffici all’estero e mirate a promuovere l’evento, il settore, il brand Italia e i suoi prodotti

Il programma della manifestazione 

Durante la conferenza stampa di presentazione di Cibus è emersa l’importanza di far vivere al visitatore appassionato le radici del saper fare che contraddistingue il made in Italy. Un prodotto non va solo gustato, ma anche vissuto nelle sue origini e capito nel suo sviluppo. Cibus però non sarà solo tradizione dei prodotti Italiani, ma sarà anche innovazione. Innovazione intesa come saper vendere, costruire un prodotto sempre all’avanguardia sia per il mercato italiano che per l’export verso i mercati esteri. Le start-up di settore saranno protagoniste con un ampio spazio dedicato.

Per la prima volta a Cibus ci saranno anche i produttori di frutta e verdura fresca. Senza dimenticare gli esordi in fiera delle aree destinate ai semilavorati per la gelateria e pasticceria, prodotti “rich in” e Plant based.

Cibus

Qui di seguito alcune dichiarazioni rilasciate dai protagonisti di Cibus

Matteo Zoppas, Presidente di Agenzia ICE: “Il food & beverage Made in Italy vola sui mercati internazionali e Agenzia ICE anche a Cibus Connecting Italy è al fianco delle imprese, con i suoi servizi innovativi all’export. L’attenzione del settore è rivolta alla blockchain, un sistema di tracciabilità che attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie garantisce il consumatore sulla qualità e la provenienza del prodotto, certificandone la filiera.

La diffusione della blockchain consente di valorizzare e proteggere al tempo stesso il Made in Italy, è un tema cruciale per l’intero settore e uno degli strumenti per contrastare il problema dell’Italian Sounding. I servizi innovativi a maggior valore aggiunto possono così consentire alle aziende ulteriori miglioramenti rispetto a performance che sono già importanti: nei primi 11 mesi del 2022 l’export aumenta del 16% rispetto al 2021 e supera i 54 miliardi di euro.
In particolare, i prodotti alimentari segnano +20%, vini e bevande + 11%, su cui incide il tasso di inflazione a doppia cifra. L’aiuto concreto alla categoria sarà indiscutibilmente dato dalla recente riduzione a doppia cifra del costo dei trasporti overseas che si auspica diventi strutturale.”

Paolo Mascarino, Presidente di Federalimentare: “L’Italia è nota in tutto il mondo per la sua cultura del cibo e per il suo modello alimentare, che ha nella Dieta mediterranea il suo punto di riferimento culturale. Questo modello è riconosciuto come uno dei più salutari ed equilibrati al mondo e ciò si riflette in tutte le classifiche mondiali relative a salute generale della popolazione, longevità e bassi livelli di obesità, dove l’Italia figura regolarmente ai primissimi posti.
Il modello alimentare italiano è anche tra i più sostenibili, perché basato sulla valorizzazione del territorio: siamo un Paese ricco di biodiversità e di produzioni locali, per le quali è fondamentale la salvaguardia del paesaggio.
L’industria alimentare rappresenta poi uno dei principali motori dell’economia del Paese. La grande varietà di prodotti originali e la presenza di marchi di eccellenza hanno consentito all’export italiano di conquistare rilevanti quote di mercato a livello internazionale, al punto che il “Made in Italy” all’estero è ormai sinonimo di gusto e di qualità.
Nemmeno le crisi internazionali e la pandemia sono riusciti a frenare questa tendenza: i dati evidenziano infatti livelli da record per le nostre esportazioni che dal 2000 al 2022 segnano quasi un +300%, mentre se guardiamo il solo export del 2022, vediamo che è arrivato intorno ai 50 miliardi, +19% rispetto all’anno precedente.
Cibus rappresenta l’occasione per mostrare al pubblico del mondo tutto questo: il nostro modello di alimentazione sana e sostenibile, che esalta i valori del gusto e della tradizione”.

Gino Gandolfi, presidente di Fiere di Parma: “Cibus Connecting Italy continua a crescere e ha già raggiunto numero significativi. Ma mi sento di poter affermare che siamo ancora all’inizio di un percorso di sviluppo e di una sempre più intensa valorizzazione non solo di Cibus, ma di tutta la filiera agroalimentare italiana, orgoglio nazionale e vera eccellenza del Made in Italy. Sono convinto” conclude Gandolfi “che il Governo, anche per il tramite di Agenzia ICE, ci saprà sostenere e supportare nella pregevole missione di contribuire alla promozione del Made in Italy nel mondo”.

Senatore Luca De Carlo, Presidente della 9ª Commissione permanente (Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare): “Tradizione e innovazione saranno le parole chiave del futuro dell’agricoltura italiana. A Cibus la grande attenzione all’innovazione ci consentirà appunto di affrontare le sfide con un approccio meno ideologico e più scientifico.”