Il campionato dilettanti si sposta ancora in avanti: il calendario previsto finora dal Decreto del 3 Dicembre

Il campionato italiano di calcio dilettanti dovrà attendere ancora diverse settimane prima della ripartenza. Lo stop a tutte le attività sportive della categoria è arrivato nelle prime settimane della pandemia e, a causa del nuovo innalzamento dei contagi, non è stato possibile revocarlo dopo l’estate.
Secondo le previsioni attuali sarà possibile riprendere gli allenamenti soltanto dopo il 15 gennaio prossimo, con un ulteriore slittamente in avanti dell’inizio del campionato 2021.
L’organizzazione dei campionati riservati alle giovanili di calcio è affidato alle regioni che, quindi, stanno studiando un attento piano di ripartenza. In linea generale tutte le regioni stanno proiettandosi verso la possibilità di disputare le gare di recupero del campionato 2020, rimasto “monco” causa Covid, nelle domeniche del 31 Gennaio e del 4 Febbraio.
Disputate le due gare mancanti al campionato 2020 potrebbe essere possibile disputare i Campionati Giovanili Regionali a partire dalla seconda settimana di Febbraio. Questo, ovviamente, se le condizioni socio sanitarie del Paese permetteranno il ripristino totale dei calendari degli eventi sportivi.

Tutte le Leghe Regionali stanno infatti precisando che, qualora l’emergenza sanitaria dovesse richiederlo, tutte le attività legate ad allenamenti e competizioni saranno nuovamente sospese, a seconda delle indicazioni fornite dalla Lega Nazionale Dilettanti. Anche quest’ultima facente parte della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio).
Si è ritenuto assolutamente necessario, però, concedere alle squadre e agli atleti un periodo di tempo per riprendere gradualmente gli allenamenti in gruppo e individuali al fine di recuperare una condizione atletica adeguata a sostenere gli impegni sportivi previsti del calendario.
Le due settimane che intercorrono tra la metà di Gennaio e il principio di Febbraio saranno quindi dedicate esclusivamente alla ripresa degli allenamenti. Come molti atleti costretti allo stop forzato i ragazzi del campionato dilettanti avranno ingannato il tempo degli ultimi mesi giocando alla playstation, magari non meglio di quanto abbiano fatto (per beneficenza) i loro idoli lo scorso Aprile ma, ormai, è tempo che si rimettano in moto.

Andrea Parodi della redazione di HealthSpring ricorda però le insidie che si nascondono dietro la ripresa dell’attività sportiva dopo un periodo di stop. “Muscoli e articolazioni subiscono uno shock non indifferente alla ripresa dell’attività atletica. Fornire all’organismo le quantità di glucosamina, glutammina, magnesio, potassio e vitamine del gruppo B sarà fondamentale perché il corpo reagisca adeguatamente all’affaticamento”.

La possibilità che giocatori giovani e inesperti si lascino trascinare dall’entusiasmo e sottoporre il proprio corpo a un carico eccessivo di stress durante gli allenamenti è reale: la responsabilità dei medici sportivi in questo delicatissimo momento di passaggio sarà altissima e fornire al corpo un adeguato supporto dal punto di vista biologico potrebbe essere determinante per scongiurare in futuro problemi fisici causati da un periodo di super allenamento eseguito con superficialità.
Da non trascurare nemmeno i profili di stress psicologico, che la continua incertezza dovuta alle criticità di carattere sanitario hanno esacerbato; a questo va aggiunta la riduzione della secrezione di sostanze corporee tipiche della attività fisica regolare, che inducono anche un miglioramento delle condizioni di umore.