Il calcio rischia di non essere più lo sport nazionale. Eh sì, perché sembra che i giovani non siano più tanto interessati a vedere le partite dei beniamini dei loro genitori.

A lanciare l’allarme, all’inizio, è stato il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis che ha sostenuto come bisognasse trovare nuove strade per appassionare le nuove generazioni.

E, poi, basta dare uno sguardo alle piazze cittadine: sono, rispetto agli anni ’90, praticamente vuote. Ecco quali sono i motivi principali.

Troppe zone d’ombra intorno allo sport nazionale

Il calcio ha visto diverse zone d’ombra nel passato. Tra presidenti coinvolti in guai giudiziari e partite accomodate, leggi questo articolo per saperne di più, alla lunga le persone si sono quasi disgustate nel vedere le partite che già si sa come vanno a finire.

Una sorta di finzione, per intenderci, come se fosse il Wrestling. Attenzione: non stiamo dicendo che tutte le partite siano così o che tutto il mondo del calcio è ‘malato’ da questo punto di vista. Però una volta il primo scandalo, poi il secondo, poi il terzo e così via, è normale che le persone a un certo punto decidano di propendere per altro.

Se si considera che, poi, c’è la convinzione che i calciatori siano 11 privilegiati con stipendi milionari pagati per divertirsi, allora tutto poi porta a quella direzione.

Ci sono tante altre cose da fare

È vero, gli attuali 30enni hanno un briciolo di nostalgia per il calcio che fu. E, anzi, c’è la convinzione da più parti che la qualità un tempo sia molto più alta rispetto a quella attuale. Non è questa la sede per capire se ciò corrisponda a verità, però se si contestualizza, negli anni ’80 e ’90 non c’era internet, non c’erano i voli low cost, non c’erano tante distrazioni che adesso ci sono.

La giornata resta comunque di 24 ore e se prima la domenica era praticamente gustarsi la partita allo stadio o in tv, oggi non è così, anzi. Tra escursioni, possibilità di passeggiare nei centri commerciali o in mezzo alla natura, la ‘concorrenza’ è notevolmente aumentata.

E, questo, ovviamente, fa allontanare dal calcio tanti giovani che oggi sognano di essere influencer di successo piuttosto che calciatori. I tempi cambiano e se il calcio vuole salvarsi deve correre ai ripari prima che sia troppo tardi. Altrimenti, sarà notte fonda.