Da inizio pandemia, alcuni elettori e rappresentanti del centro destra italico, che, per anni, si sono definiti, orgogliosamente, e si definiscono patrioti, quotidianamente non disdegnano di manifestare assoluta contrarietà ad ogni decisione governativa nazionale o locale, atta a contrastare il covid.

No al lockdown, no al green pass, sì al vaccino con molti se, ma, molti distinguo, molte incertezze, molte espressioni se non di contrarietà almeno di profondo dubbio.

Una avversità generata, secondo i “new patriots”, per il pericolo liberticida che si sta verificando nel nostro Paese. 
Ci stanno togliendo la nostra libertà.
Il messaggio più comune che si ode “urbi et orbi” dalle voce di molti “patrioti”.
Patrioti, sostenitori dei valori della Patria, così è o dovrebbe essere.
Ma una domanda è giusta porla a quei  “patrioti” che sono i più accessi oppositori di ogni “restrizione” sanitaria.
Una domanda di stampo letterario, in special modo etimologico.
Conosco l’ etimo della parola patria ?
Patria, sostantivo femminile , “la terra dei padri”.
Una parola che unisce in sé il valore della procreazione; l’ unione tra padre e madre.
Vien da sé che se ci si definisce patrioti, il valore mentore di tale appellativo sarà quello della difesa e del rispetto della terra natia e di coloro che hanno generato l’esistenza, i padri, le madri.
In sostanza i nostri genitori e i genitori dei nostri genitori, ecc.
Usando un termine algido, statistico, quelle categorie di persone più colpite dal Sars Cov-2.
E allora è d’uopo chiedersi quale sia il reale “sentimento patriottico” che è insito in coloro che da 22 mesi seguono il più duro ostracismo nei confronti di ogni “arma” sanitaria o politica utilizzata per difendere le nostre madri e i nostri padri, ovvero i simboli della Patria, dal passare “a miglior vita”.
E’ d’uopo chiedersi se non abbiano immolato i valori patriottici sull’altare di altri divinità più “pagane”, più edonistiche, avvicinandosi ad un concetto filosofico più attinente al campo anarchico -progressista di sessantottina memoria , del “vietato vietare”. 
Ma forse quella filosofia politica rivoluzionaria non ha nulla a che fare con l’omologazione globalista dedita al consumo compulsivo che genera false sensazioni di libertà, in realtà solo adorazioni totemiche che hanno prodotto solo schiavitù per la distruzione dei veri valori fondanti la società occidentale, democratica e civile.
Combattere per la Patria, difendere i suoi confini, i suoi valori, le sue tradizioni, le ceneri dei nostri padri e i templi dei nostri dei, così declamava il “valoroso” Orazio.
Quello che si ode da mesi da parte di “certi patrioti” è un assoluta contraddizione di quanto dicevano e dicono di ispirarsi.
Del resto saranno anche patrioti, ma come si può rinunciare al calcetto, al viaggio esotico last minute, all’ happy-hour, senza inocularsi alcun vaccino (perchè non si conosco gli effetti a lunga scadenza, mentre ogni genere di farmaco, di sostanze alcoliche, di sostanze stupefacenti, di sostanze dopanti, quelle, al contrario si possono assumere senza alcuna remora perchè si conosco perfettamente “gli effetti a lunga scadenza”…) perchè si vuole essere liberi, o forse sarebbe meglio definire, libertini e libertari.
Massimo Puricelli
Castellanza(VA)