Quante volte hai sentito, “spegni lo schermo e vai a farti una passeggiata?.” Forse troppe, specialmente se sei un gamer, un amante dei giochi online.

Ma quella non è l’unica frase che hai sentito. Sicuramente, ricerche alla TV e anche i giornali ti hanno detto spesso che i giochi virtuali sono anti-sociali. Meglio scegliere uno sport di gruppo, fare un corso per un nuovo hobby o qualsiasi cosa, pur di non stare da soli davanti a un gioco.

Il problema con gli stereotipo è che sono spesso sbagliati. L’immagine del gamer è quella di una persona solitaria, che passa ore davanti ad uno schermo, con snack poco salutari e anche le occhiaie. Adolescenti seduti in una stanza buia, che non sanno più socializzare con estranei e con amici. Insomma, lo stereotipo dice che i gamer sono anti-sociali. Ma è davvero così? È ora di sfatare qualche mito.

Infatti, il gaming sarà nato in stanze buie e solitarie, ma questa attività sta diventando sempre più sociale. I giochi multi-player, di giocatori multipli, sono il primo esempio da dare a genitori scettici. Si tratta di giochi online che permettono a più giocatori di interagire allo stesso tempo e nello stesso spazio virtuale.

Ad esempio, un gruppo di gamer che sceglie un gioco di draghi, con sfide e personaggi diversi. Grazie alla modalità multi-player, giocatori che non si conoscono possono creare gruppi per affrontare le sfide, collaborare e risolvere i problemi insieme. Attraverso le chat del gioco, tutte le interazioni avvengono in tempo reale e includono tutti i gamer. Una vera e propria comunità, da tutto il mondo.

Parlando di chat, molte applicazioni per PC e smartphone permettono ai gamer di interagire in tempo reale senza mai smettere di giocare. Una di queste app è Discord, nata proprio per i gamer. Gli utenti di Discord possono creare i loro server, scegliendo il tema, che funzionano come gruppi. Con questa app, i gamer possono fare videochiamate, inviarsi messaggi e vocali. Attraverso le funzionalità di Discord, i giocatori possono coordinare le loro tattiche, trovarsi all’interno del gioco e socializzare.

Dalle app per socializzare fino alle comunità online, come Reddit. In questi forum, i gamer si incontrano, fanno domande, cercano consigli e danno risposte. Si creano vere e proprie conversazioni, in cui ognuno può dire la sua. Da giocatori australiani fino a gamer argentini, la realtà online non conosce limiti e frontiere. Anche il fenomeno degli esport, cioè gli sport virtuali, permette di socializzare. Non solo per i gamer, ma anche per i tifosi di sport e squadre. In questo mondo online, due interessi si incontrano e i giocatori diventano sportivi.

E che dire dei casinò online? Fino a poco tempo fa, anch’essi erano un’alternativa anti-sociale paragonati ai casinò terrestri. Però questo è cambiato, grazie all’alternativa dei giochi dal vivo, come la roulette live di un casino online. Con questa tecnologia, i giocatori possono interagire l’uno con l’altro, attraverso chat dedicate. La roulette diventa un’occasione per socializzare, anche se a distanza. Con il live, gli appassionati dei giochi dei casinò non giocano più da soli o contro un PC. Ora, giocano insieme, scommettendo in gruppo.

Insomma, il mito è stato sfatato: il gaming non è un’attività anti-sociale. Anzi, gli appassionati si incontrano online e si conoscono, da tutto il mondo. La realtà virtuale abbatte tutte le frontiere e permette ai giocatori di trovare comunità che li accolgono a braccia aperte. Anche se una passeggiata ogni tanto non fa male.