Cosa facciano i politici in vacanza, dovrebbe interessare poco o niente.
Almeno in un Paese normale.
Se poi, questo argomento gossipparo si trascina anche in autunno, allora si può capire quale sia la condizione del nostro Paese. 
La nenia di certa “sinistra” che ancora ad ottobre utilizza il Papeete e il costume da bagno di Salvini, come arma di lotta politica è chiaro e lampante, quale sia il livello di certi politici-politicanti e dei due pesi e delle due misure.
Il refrain è ormai noto:
“Un esponente delle istituzioni non deve andare al mare e mostrarsi in costume; bere un long-drink; la forma è sostanza, e altre baggianate del genere, si odono da settimane.
Di più.
Certe giornaliste schierate politicamente (ex parlamentari europee dell’ Ulivo) arrivano anche irridere l’ospite politico avverso per la prominente “epa” (chissà cosa sarebbe successo se fosse accaduto il contrario), di quei giorni agostani 
Del resto il Papeete, il costume da bagno e qualche figliola danzante sono i veri problemi del nostro Paese, o meglio di quale sia il doppiopesismo imperante da decenni che la stampa e la politica di sinistra applica nello scontro politico.
Ridestando la memoria, mi viene in mente come era solito trascorrere le vacanze la più alta carica dello Stato qualche anno fa.
Durante il suo soggiorno alla Maddalena, fu immortalato da telecamere e macchine fotografiche mentre si immergeva con la consorte nelle acque cristalline dell’isola. 
Come un provetto nuotatore percorreva metri e metri al largo della costa.
Mi chiedo, oggi, a distanza di anni, cosa indossasse per le sue nuotate.
Il costume da bagno o un abito gessato ? La maschera da sub o una lobbia di feltro ?
Per certa sinistra e certi giornalisti/e probabilmente un gessato da cerimonia e scarpe di vernice, più probabilmente e semplicemente si sono scordati di dire che “il re era nudo” o meglio quasi, come tutti gli umani che si recano in spiaggia d’estate.
E poi c’erano i pranzi e le cene che venivano consumati sullo yacht presidenziale, il “Men 209”, imbarcazione della marina militare ad uso esclusivo per quei giorni di svago.
Ma forse, è più “consono”, per i rappresentanti dello Stato e delle Istituzioni, questo tipo di villeggiatura, rispetto una “banale spiaggia” della costa Adriatica, un banale long-drink, una banale balera, dove milioni di italiani trascorrono le loro vacanze.
Forse non era consona un altro genere di vacanza di alte cariche dello Stato, che preferivano la più “sobria” e meno “fashion” montagna e soggiornavano in una caserma degli allievi carabinieri sotto le vette dolomitiche della Val Gardena, ubicata alla fine dell’ ultima strada asfaltata dove non c’erano yacht presidenziali e nemmeno una flotta di imbarcazioni utilizzate per creare un esclusivo e invalicabile specchio di mare.
Era solo un angolo di bosco nella pace di quei luoghi verdeggianti senza alcuna restrizione e accessibile a tutti i villeggianti. 
Ecco, appunto due pesi e due misure.
Del resto c’è chi ama il mare e chi la montagna.
De gustibus…
Massimo Puricelli
Castellanza(VA)