Leggendo i proclami di riarmo della presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, con un costo stimato in 80 miliardi di euro, può condurre a porsi una domanda (magari con malcelata inquietudine e amarezza) per come sia possibile rivotare per un secondo mandato, taluni politici in Europa (ma anche in Italia e in altri Paesi) conoscendo quali fossero i loro programmi amministrativi e legislativi, quali danni avrebbero arrecato alla popolazione, quali conseguenze future sarebbero avvenute

Poi, superato il momento dello sdegno, si deve porgere l’attenzione a cosa sia, oggi, la società occidentale.
La società occidentale che, tali suddetti politici e intellettuali, considerano in pericolo esistenziale, in un momento esiziale, dopo l’ incontro/scontro dello scorso venerdì, tenutosi alla Casa Bianca in quel di Washington, tra il Presidente USA , D.Trump, e il suo omologo ucraino V.Zelensky, che avrebbe sancito il disimpegno americano nel sostegno economico e militare dell’Ucraina contro l’ invasione russa del dittatore Putin. Pericolo, che secondo la teutonica presidente UE, Ursula, ci impone di investire cospicue risorse per la difesa dell’Europa e dei suoi valori.
Risorse indispensabili che debbono essere implementate e che continuino a seguire la direzione nella fornitura di tutti gli aiuti necessari per la sopravvivenza del popolo e della nazione ucraina. Il pericolo incombente prospettato e temuto, di ridimensionamento e di incerto futuro dell”Occidente” del XX secolo, sorto dalla ceneri della Seconda Guerra Mondiale, in contrapposizione alla zona di influenza ed egemonia dell’URSS, era fondato e si basava su valori e diritti come libertà, democrazia, tutela delle frontiere, e difesa della pace. Valori violentati e inceneriti dalle bombe russe.
Nessun dubbio. Nessuno può negare tali crimini, tali nefandezze. Distaccando lo sguardo su quello scenario apocalittico, e ridestando la memoria su quanto accaduto dal 1999 al 2021, è lecito chiedersi cosa abbia fatto, meglio non fatto, l’Europa degli emuli della presidente von Der Leyen per la strenua difesa dei valori sociali, economici, di oltre 400 milioni di cittadini europei.
E’ lecito chiedere perchè lor Signori hanno voluto seguire e imporre un’ ideologia fondata su principi ossimorici, frutto di una commistione di “ordoliberismo e iper-comunismo” che ha cancellato gli “altri diritti”, come welfare, frontiere, sicurezza, previdenza sociale, salute, salari, lavoro dignitoso e non precario, difesa di tradizioni e cultura, barattandoli e svendendoli per dare libero ingresso ad economie delle nuove “realtà emergenti”, come il regime cinese?
Non erano e non sono forse pericoli ugualmente gravi e nefasti quelle “invasioni” non militari, ma economiche, sociali, sanitarie (covid docet) che hanno cancellato decine di anni di battaglie per la difesa della dignità umana, dei diritti fondamentali, del futuro delle nostre nuove generazioni?
Evidentemente, i governanti europei susseguitisi in questi ultimi due decenni, credevano che tali “valori” potessero essere sostituiti da altri “pseudo-valori” mitizzati ed elevati al più alto rango esistenziale come i viaggi, le vacanze, la ristorazione, il wellness, l’alta moda?
Così, ecco la gentrificazione delle città. Così, ecco la suddivisione della società, tra i super ricchi e tutelati, e la parte che nel Medioevo veniva definita, servitù della gleba, caratterizzata dalla precarietà, sudditanza, nessun diritto, nessuno stato sociale, nessuna sicurezza economica, sanitaria.
Del resto “quei nuovi valori” sono le basi fondanti un elemento vacuo come l’apparenza edonistica che richiama vecchi “vizi capitali” che distrussero culture e civiltà nel corso della storia dell’uomo. Apparenza e vacuità come i saluti tra gli attuali capi di Stato e di Governo europei, caratterizzati da “baci, abbracci”. Manifestazioni di affetto fraterno, quasi smancerie, che mai si osservarono, durante il secolo scorso, tra gli Statisti (con la S maiuscola) che furono i fondatori e i fautori dell’attuale Unione Europea.
“Effusioni” non consone alla situazione e al contesto. “Effusioni” quasi irritanti.
Come direbbe Totò, stigmatizzando il comportamento “inurbano” del suo sodale Peppino (compagno della scappatella presso il tabarin romano) che cercava di attirare l’attenzione della famosa baronessa polacca, ammaliatrice di uomini, per invitarla al loro “separé, “… uè, ma scherzerai, ma dove sei al paese, chiami l’ortolano: mò te faccio vedere io, impara…”

Massimo Puricelli
Castellanza (VA)