È già in funzione il robot da Vinci alla storica Clinica Pinna Pintor di Torino, recentemente rilevata dal Gruppo sanitario Policlinico di Monza e rilanciata per la creazione di un polo di eccellenza e avanguardia tecnologica. Fondamentale, in questo senso, l’acquisto del sistema robotico da Vinci Si, prodotto da Intuitive Surgical Inc. e distribuito in Italia da ab medica, che permetterà di eseguire operazioni chirurgiche in urologia, ginecologia e chirurgia generale.

Per chirurgia robotica da Vinci si intende l’ultima evoluzione della chirurgia mininvasiva, successiva alla laparoscopia, in cui il chirurgo non opera con le proprie mani ma manovra un robot a distanza, rimanendo seduto a una console – dotata di pedali e controlli manuali per la gestione degli strumenti chirurgici e della fibra ottica – posta all’interno della sala operatoria. Il sistema computerizzato trasforma il movimento delle mani in impulsi che vengono convogliati alle braccia robotiche, eliminando altresì il tremore fisiologico o i movimenti involontari, e permette una reale visione tridimensionale del campo operatorio, con ingrandimento fino a 10 volte.

Oltre alla maggiore precisione del gesto chirurgico, con facilità di accesso ad anatomie difficoltose, l’utilizzo della chirurgia robotica da Vinci consente di ridurre il dolore post-operatorio e i rischi di infezione, i tempi di degenza e recupero dei pazienti, nonché l’impatto estetico delle incisioni.

Con l’arrivo del robot alla Clinica Pinna Pintor di Torino, sono 82 i da Vinci installati in tutto il territorio nazionale (con un incremento del 70% dal 2010), oltre 3.500 nel mondo. L’utilizzo è esteso alle seguenti specialità: urologia, chirurgia generale, ginecologia oncologica, chirurgia toracica, cardiochirurgia, otorinolaringoiatria e chirurgia dei trapianti. Solo nel 2015 si sono effettuati più di 13.200 interventi con il robot da Vinci in Italia, 650.000 nel mondo.