È stato inaugurato questa mattina, venerdì 27 settembre, il Cremona Music International Exhibitions and Festival. Un’esposizione unica nel suo genere, che per tre giorni porta nei padiglioni di CremonaFiere e in città oltre 300 espositori provenienti da più di 40 paesi. 

“Cremona è la capitale italiana dei violini tutto l’anno, ma per questi tre giorni diventa la capitale di tutti gli strumenti musicali – spiega il presidente di CremonaFiere Roberto Zanchi -. Il rapporto tra Cremona e la musica è una tradizione lunga 500 anni, che va però sempre rinnovata”.  Per tre giorni la città natale di Stradivari ospiterà il meglio della produzione mondiale di strumenti musicali.

All’inaugurazione erano presenti anche il prefetto di Cremona Vito Danilo Gagliardi, il sindaco Gianluca Galimberti e il vescovo Antonio Napollioni. “Da tutto il mondo i violini vogliono venire qui a Cremona – ha detto il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti. Questa è la seconda fiera del settore a livello mondiale, ma dobbiamo confermare ancora di più questo risultato”.  

Tra gli ospiti più attesi, a Cremona, ci sono quelli che riceveranno i prestigiosi Cremona Music Awards: il violinista Salvatore Accardo, che il 29 settembre ritirerà il premio in un evento a lui dedicato e il compositore e direttore d’orchestra Ezio Bosso, protagonista di due eventi il 28 e il 29 settembre. 

Tra i premiati del Cremona Music Awards c’è anche il clarinettista Richard Stoltzman, che suonerà in concerto insieme alla moglie Mika il 28 settembre e il chitarrista spagnolo Paco Peña, che si esibirà al Museo Civico Ala Ponzone il 28 settembre e sarà a Cremona Musica il 29 settembre. 

A Cremona Musica si potranno poi ammirare due splendide mostre: “Violins of Hope” e una mostra fotografica intitolata “Rinascita con la musica”. La prima esposizione è stata realizzata dal liutaio Amnon Weinstein che, dal 1996, ha iniziato a riparare e recuperare i violini appartenuti alle vittime della persecuzione nazista. Dopo aver girato per l’Europa e aver toccato il Messico e diverse città degli Stati Uniti, la mostra arriva ora in Italia. Al progetto “Violins of Hope” è stata riconosciuta la capacità di raccontare la grande storia, ma soprattutto le storie individuali delle vittime dell’olocausto, attraverso l’originale lente della musica e dei violini. 

La seconda mostra mette sotto i riflettori la distruzione di quella che comunemente viene chiamata come “La foresta di Stradivari”, il luogo da cui il massimo liutaio avrebbe attinto il legno per i suoi capolavori. Dal 21 settembre al 2 ottobre alcuni degli abeti rossi distrutti dalla tempesta dell’anno scorso verranno esposti vicino ai padiglioni per sensibilizzare il pubblico presente sui temi del surriscaldamento globale e sulle conseguenze per l’ambiente. 

Domenica 29 settembre, alle 12, ci sarà una sfida a singolar tenzone tra uomo e robot. Lo stesso brano musicale verrà eseguito prima dal vivo dal pianista Costantino Catena, poi dal pianoforte Disklavier, uno strumento in grado di suonare autonomamente e infine dal robot pianista TeoTronico.  

Non manca poi un’area della fiera dedicata al mondo delle fisarmoniche. E nell’anno Leonardesco non si poteva ignorare la ricostruzione del prototipo di fisarmonica progettato da Leonardo da Vinci, realizzata dagli studenti dell’Istituto Paolo Soprani di Castelfidardo (Ancona).

Questi sono solo alcuni dei 178 eventi in cui verranno coinvolti 358 artisti, relatori e personalità del mondo della musica.