Il ministro degli affari esteri Gentiloni ha dichiarato che “….da parte nostra se si parla di aprire i mercati non ci sarà nessuna riluttanza ma il massimo impegno. Il nostro impegno a favore del Trattato commerciale tra USA e Europa (il cosiddetto TTIP) riconferma l’asse fondamentale della nostra politica estera…”.
Non tutti sanno che cosa sia questo trattato e che conseguenze porterà al nostro Paese.
Un trattato fortemente voluto dalle multinazionali che spazia dal settore agroalimentare, alla chimica, alla cosmetica, ai pesticidi, al tessile, ecc.
I pericoli di questo accordo sono molteplici: dai prodotti OGM che saranno importati liberamente, alla distruzione della difesa dei marchi tipici (DOP,ecc.), all’invasione di prodotti “taroccati” senza nessun limite, visto che vi sarà l’eliminazione dei dazi e abolizione degli ostacoli non tariffari (standard di qualità, regolamenti, quantità di importazione).
Sono numerosi i pareri contrari al Trattato , soprattutto da parte delle forze di opposizione europee, ma l’aspetto sconcertante è la succitata dichiarazione del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.
Sì, perchè Gentiloni di nobili origini (discendente della famiglia dei conti Gentiloni Silverj), oltre ad essere un politico di lungo corso, deputato dal 2001 e ministro del secondo governo Prodi nel 2006, è stato fin da giovane militante del movimento studentesco di Mario Capanna, è stato per parecchi anni portavoce del sindaco di Roma Rutelli.
Ha ricoperto la carica di consigliere comunale, oltre ad essere uno dei fondatori del Partito Democratico.
Ma nel suo curriculum vitae, ciò che risalta è che per 10 anni è stato il direttore della rivista “La Nuova Ecologia” mensile dell’associazione ambientalista Legambiente.
Non tutti, probabilmente, conoscono questa associazione e le iniziative che negli ultimi 35 anni ha sostenuto in materia ecologica.
In ordine sparso.
Battaglia contro l’inquinamento dei laghi, fiumi, mari, con analisi delle acque del nostro Paese con la cosiddetta battaglia della “Goletta verde”, il veliero attrezzato per ogni genere di analisi biochimica.
Battaglia contro ogni abuso nei mari, contro le trivellazioni petrolifere, la difesa delle coste, delle spiagge.
Istituzioni di corsi in materia ecologica.
Camp estivi ecologici.
Pulizia annuale di boschi, pinete, rogge, prati, ecc. da parte di migliaia di volontari che partecipano alla cosiddetta giornata ” Puliamo il mondo”.
Storica battaglia contro l’utilizzo dell’energia nucleare.
Osservatorio contro gli ecoreati e le ecomafie (dal 1994).
Valorizzazione dei borghi e soprattutto dei prodotti tipici della nostra nazione seguendo la filosofia del “piccolo è bello”. 
Battaglia ultra-decennale contro l’utilizzo di ogm.
Incentivazione dell’ utilizzo dell’acqua del rubinetto per abbattere il consumo di plastica delle bottiglie in pvc.
Battaglia contro gli “ecomostri edilizi” contro ogni abuso, vera piaga del nostro Paese da nord a sud.
Incentivazione dell’uso del treno.
Oltre ad altre decine di iniziative e battaglie che hanno sempre come linea di fondo “l’Ecologia”. Ecologia tout court!
Ecco, appunto tutto quello che il TTIP vuole cancellare, visto che ha come principale scopo il libero commercio e quindi il trasporto di qualsiasi prodotto da ogni angolo del Pianeta che evidentemente farà crescere a dismisura il trasporto aereo con tutte le conseguenze del caso: inquinamento alle stelle (non mi risulta che gli aerei utilizzino carburanti ecologici o siano dotati di dispositivi anti-inquinamento), la concorrenza smodata nei confronti dei prodotti a “Km zero”, mancato controllo della qualità e della salubrità delle materie prima impiegate, controllo dei diritti fondamentali in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
E di tutto ciò, l’ex direttore de “la Nuova Ecologia”, l’ex rappresentante del partito dei Verdi, l’ex ecologista di ferro Paolo Gentiloni che posizione prende?
La posizione delle multinazionali, dell’inquinamento, degli OGM, della distruzione dei prodotti tipici, dell’agricoltura biologica, dello slow-food; morale tutto quello che diceva di combattere prima che diventasse ministro degli Affari Esteri del governo Renzi.
Delle due l’una: o per 30 anni Gentiloni ha sostenuto una causa in cui non credeva, oppure ha cambiato opinione radicalmente , magari folgorato “sulla via di Damasco” allorchè ha incontrato il premier Renzi che con le sue parole ha “convertito” “l’ateo-ecologista” Paolo (nomen omen, che coincidenze…….) alla nuova “religione delle multinazionali e del profitto”.
Chissà; fatto sta che Gentiloni si è dimostrato un vero integralista, coerente, convinto, politico italico che ha un solo scopo: “Quello di salire sul carro del vincitore” o meglio del potente di turno.
Massimo Puricelli
Castellanza(VA)