Si comprende cosa sia diventata la società AC Milan da alcuni chiari dettagli.
Non più tardi di un mese fa nella stessa città , anche se in uno stadio diverso, il giocatore ghanese Muntari, a seguito della sostituzione si è esibito in uno scatto di nervi lanciando bottigliette d’acqua verso l’allenatore e gettando la felpa da riposo che il massaggiatore gli aveva consegnato.
Uno scatto di nervi che è continuato per alcuni minuti.
Il giorno successivo,trapelò che il ghanese sarebbe stato multato ed escluso dalla rosa per qualche tempo.
Sanzione che sarebbe (usiamo il condizionale, perchè ufficialmente il giocatore non fu convocato per un problema muscolare e pertanto non sarrebbe stato preso alcun provvedimento) stata applicata solamente per la gara ufficiale successiva (coppa Italia contro il Sassuolo); subito dopo reintegro come se nulla fosse accaduto.
” A tarallucci e vino” è finito l’increscioso episodio.
Ma altro che “tarallucci e vino” finì la vicenda, è finita a “champagne e ostriche”.
E sì, perchè Muntari ieri in occasione di Juve-Milan, ha indossato la fascia di capitano.
Capitano!!! Tralasciando chi ha indossato quella fascia su quei colori, lo sconcerto che suscita quella scelta fa capire che tipo di società sia diventata l’ AC Milan.
Quando l’AC Milan era una società seria, certi comportamenti venivano sanzionati duramente, soprattutto quando i giocatori non avevano rispetto per la maglia, i compagni, l’allenatore.
Esempi?
Massaro “esiliato” un anno a Roma per motivi mai saputi (altra dote, ormai perduta, era la comunicazione; ora siamo alla deriva anche in quel settore); oppure, andando a ritroso nel tempo all’epoca di Farina=Rovina, rescissione del contratto con Eric Gerets perchè implicato in una vecchia vicenda di calcio scommesse in Belgio.
I dirigenti, se hanno un’idea a riguardo, spieghino queste scelte; o meglio cerchino di ripassare la storia anche recente del AC Milan e poi, dopo un profondo ripasso, vedano di cambiare strada e di ritornare ad essere una società seria.
Ed essere una società seria non occorrono laute finanze, basta la voglia di lavorare, di seguire certi valori, di tornare ad essere l’ AC Milan 1899.
Massimo”old-football”Puricelli
Legnano(MI)