Per certi esponenti degli enemedia, il nostro Paese negli anni 60/70/80 era un “Italietta” con la “liretta” che ha prodotto lo sfacelo di questi anni.

Anche ieri sera a “Di martedì”il neo-direttore della Stampa , Giannini, assoluto sostenitore dell’Euro, dell’Europa, della globalizzazione, ha ribadito con forza e massima convinzione , rispondendo piccatamente al sen.Salvini, che grazie alla UE, oltre ad aver evitato il fallimento del Paese, stiamo godendo di eccezionali vantaggi quali i mutui a basso costo (!?!), i voli aerei low cost, e il roaming telefonico è stato abolito.
Che razza di ingrati, siamo noi cittadini italiani che ci lamentiamo ogni giorno e non apprezziamo la munifica e generosa Unione Europea.
E già.
Peccato che l’europeista Giannini (in realtà sarebbe più consono definire Giannini & C., semplicemente comunisti, seppur abbiano declinato l’appellativo in decine modi diversi, PDS, DS, Ulivo, Unione, Democratici , PD,ecc.) si dimentichi o faccia finta di dimenticarsi che durante il periodo dell’Italietta e della Liretta i mutui venivano concessi con molta più facilità di oggi, dagli istituti bancari visto la certezza lavorativa; i cittadini italiani acquistavano la loro abitazione con molta più facilità, tanto che sono proprietari per l’80 % della casa in cui risiedono; il tasso di disoccupazione era notevolmente inferiore rispetto all’attuale; la precarietà lavorativa era ai minimi termini; le famiglie riuscivano a creare un certo risparmio per il futuro; la competenza e la preparazione professionale e culturale erano valorizzate; il pil toccava percentuali mai più raggiunte dopo il 1990; il nostro Paese arrivò ad occupare la sesta posizione come potenza economica del mondo.
Quelle cifre, quei dati, ma soprattutto, quel tenore di vita e di serenità, non sarà più raggiunto (e mai lo raggiungeremo) grazie all’Euro, alle regole draconiane filo germaniche della UE, ai sostenitori vecchi e nuovi della mai defunta Internazionale comunista, oggi ridefinita globalizzazione/mondializzazione dei popoli, che in realtà vengono considerati dalle elite solo la massa schiavizzata, pardon, utilizzo un termine politicamente corretto, fidelizzata che fatica a sbarcare il lunario mensile.
Un’ elite che , evidentemente, non ha alcun problema per accendere un mutuo ipotecario, che i lauti guadagni mensili permettono tranquille nottate di corroborante riposo, e che non si macerano nell’angoscia presente e futura di occupazioni lavorative precarie o inesistenti.
Però, che ingratitudine becera e meschina, manifestiamo, noi poveri italiani nostalgici della liretta e dell’Italietta della tv in bianco e nero.
Massimo Puricelli
Castellanza(VA)