La nuova campagna Auricchio, storico brand del Provolone italiano, segna un cambio di passo nella comunicazione del marchio: divertente, intuitiva, volutamente irrazionale.
Il claim “Buoni senza Senso” diventa il fulcro di un racconto che ribalta le logiche classiche della pubblicità alimentare e punta su un messaggio chiaro: quando una cosa è davvero buona, non serve giustificarla. Basta gustarla.
In un mercato dove i prodotti caseari comunicano spesso attraverso tradizione, filiera, qualità e controlli, il Gruppo Auricchio sceglie invece una strada inaspettata: dare valore proprio a quell’irrazionalità che scatta quando si assaggia qualcosa che piace davvero.
Non servono motivazioni, descrizioni tecniche o narrazioni troppo elaborate. La bontà, a volte, è semplicemente… senza senso!

Una campagna che parla all’istinto
Il cuore creativo della campagna, ideata da RUDE, risiede nella volontà di raccontare il momento più autentico del consumo: quello in cui il gusto vince sulla logica.
Auricchio costruisce così una comunicazione diretta, emotiva e istintiva, capace di parlare a un pubblico che vive il cibo come esperienza sensoriale e immediata.
Il claim “Buoni senza Senso” si traduce in una serie di contenuti visivi e video in cui i protagonisti reagiscono al Provolone Auricchio in modi sorprendenti e quasi surreali: espressioni esagerate, paragoni irriverenti, comportamenti che sfidano la razionalità. Il messaggio è chiaro: il prodotto è talmente buono da far perdere la testa.
Il valore del nonsense nella comunicazione moderna
La scelta di abbracciare un linguaggio nonsense rappresenta un trend sempre più diffuso nelle campagne digitali contemporanee. In un contesto in cui l’attenzione degli utenti è ridotta ai minimi termini, sorprendere diventa una necessità. Auricchio utilizza intelligentemente l’imprevedibilità per emergere nel rumore comunicativo e creare un ricordo immediato.
La campagna “Buoni senza Senso” è infatti pensata per essere social-first, con formati brevi, visual di forte impatto e un tono ironico perfettamente in linea con il linguaggio del pubblico più giovane.
Un brand storico che parla in modo nuovo
Auricchio è sinonimo di tradizione casearia dal 1877. Il Provolone Auricchio è un prodotto iconico, legato a rituali familiari e a un immaginario di autenticità e qualità. Presentarsi con una comunicazione fresca e irriverente sarebbe potuto sembrare un azzardo, ma il risultato è ben equilibrato: il brand mantiene la sua identità, ma la racconta con un registro completamente nuovo.
Il valore del prodotto non viene messo in secondo piano. Al contrario, la sua storica eccellenza diventa proprio il pretesto per una campagna che dice: “non servono argomentazioni, è buono e basta”. Una scelta che trasmette sicurezza, maturità di brand e grande consapevolezza del proprio mercato.
Un claim che funziona
Dal punto di vista della comunicazione digitale, “Buoni senza Senso” è un claim estremamente efficace
È breve e memorabile, facile da associare al brand.
Si presta a molte declinazioni, sia editoriali che visual.
Permette storytelling divertenti, che spingono l’utente a interagire.
Apre la strada a contenuti e commenti da parte dei consumatori, che possono reinterpretare la “mancanza di senso” a modo loro.
La campagna non racconta solo un prodotto, ma invita a partecipare a un atteggiamento, a un’esperienza. Ed è proprio questo il punto di forza delle strategie di comunicazione digital contemporanee.
L’obiettivo: riportare il gusto al centro
L’intento finale di Auricchio è semplice: mettere al centro il piacere del gusto.
In un mercato dominato da storytelling complessi, il brand riduce tutto all’essenziale. “Buoni senza Senso” significa che non serve aggiungere altro: il provolone Auricchio si spiega da solo.
Questo approccio risulta vincente perché intercetta un bisogno reale: riscoprire il lato emozionale del cibo, senza sovrastrutture, senza moralismi, senza complicazioni. Solo gusto autentico.
Una campagna coraggiosa e perfettamente contemporanea
La nuova campagna ADV di Auricchio è un esempio efficace di come un brand storico possa rinnovarsi senza perdere identità. Il tono leggero, l’uso dell’ironia e la scelta del nonsense creano un linguaggio immediato, riconoscibile e perfettamente in linea con le dinamiche dei media moderni.
“Buoni senza Senso” non è solo un claim: è una dichiarazione d’intenti, un invito a lasciarsi guidare dall’istinto e a godersi il meglio, senza doverlo sempre spiegare. Auricchio dimostra così che anche la tradizione può parlare il linguaggio del presente, mantenendo intatte le sue radici ma aprendosi a un modo nuovo di raccontare la bontà.
Con questa campagna, 3B Latte, entrato in Auricchio a fine 2022, e il Gruppo Auricchio aprono un nuovo capitolo della comunicazione casearia italiana, dimostrando che, a volte, per raccontare un prodotto eccellente non serve davvero troppo senso.
Serve solo gusto — e la voglia di rompere gli schemi.
Claudia Di Meglio



