GLI STATI UNITI, L’EUROPA DI FRANCIA E GERMANIA, ALCUNI EMERGENTI: QUESTA LA GEOGRAFIA DEL SUCCESSO DELLE ESPORTAZIONI PER IL MERCATO INTERNO, A SEI ANNI DALLO SCOPPIO DELLA CRISI, ANCORA NESSUN SEGNALE CERTO DI RIPRESA
IL CONTESTO GENERALE
Il 2013 si è concluso ed ha effettivamente visto un miglioramento economico a livello internazionale. Seppur in un clima ancora un po’ incerto, la ripresa sembra essersi avviata e consolidata negli Stati Uniti e negli emergenti, seppur con accenti diversi, e ritrovata anche nell’Eurozona.
Situazione completamente diversa, invece, quella verificatasi in Italia: i dati relativi a produzione industriale e occupazione ribadiscono che la risalita dalla recessione è lentissima ed è contrassegnata anche da punti di
regressione, anziché dall’atteso graduale consolidamento.
Per alcuni analisti e dal rapporto diffuso dal CNEL nello scorso ottobre sembra addirittura che il 2013 sia stato l’anno peggiore della storia dell`economia italiana dal  secondo dopoguerra.
Di certo vi è che la crisi, iniziata nel 2007, ha minato le possibilità delle famiglie e delle imprese generando condizioni di diffuso disagio sociale e un cambiamento epocale nelle abitudini dei consumatori.
La contrazione del PIL cumulata dall`avvio della crisi ha raggiunto l`8% lasciando tracce profonde nel tessuto produttivo e occupazionale. A incoraggiare il fatto che peggio sia difficile fare…

Nell’ occhialeria si ripropone fedelmente questo duplice andamento: la forte vocazione internazionale che ha con- sentito di cogliere al massimo tutte le opportunità offerte dalle esportazioni,  ha sopperito nuovamente per il sesto anno consecutivo alla fragilità del mercato interno.

PRODUZIONE, AZIENDE E OCCUPATI

La produzione dell’occhialeria italiana nel 2013 è stata di 2.919 milioni di Euro, in crescita del 4,3% rispetto al 2012.
Questa crescita è stata sostenuta esclusivamente dall’andamento delle esportazioni.Il totale delle aziende si è leggermente ridimensionato nelle PMI e nelle aziende artigiane che più delle altre faticano a fronteggiare questa situazione dovendo fare i conti con il limite dimensionale. Nel 2013 si contano quindi 869 aziende (-1,3% rispetto al 2012).Elemento di novità il calo dell’occupazione (negli ultimi due anni sostanzialmente stabile), quest’anno riferibile anche al gruppo delle aziende industriali leader: sempre senza considerare i lavoratori a tempo determinato (vicini al migliaio) sono 15.830 gli addetti nel 2013, -2,4% rispetto al 2012.

LE ESPORTAZIONI E LA BILANCIA COMMERCIALE

Le esportazioni, di montature, occhiali da sole e lenti, che assorbono ben il 90% della produzione del settore, sono cresciute del 7,2% rispetto al 2012 raggiungendo il valore di 2.811 milioni di euro (massimo mai raggiunto).Questo trend è stato determinato da un incremento di entrambi i comparti principali del settore, montature e occhiali da sole, ma gli occhiali da sole sono tornati a essere trainanti rispetto all’anno scorso.L’export degli occhiali da sole nel 2013 ha fatto segnare una variazione tendenziale del 9% attestandosi a circa 1.872 milioni di euro.Le esportazioni di montature hanno registrato invece una crescita inferiore, +3,7%, arrivando a 878 milioni di euro.La dinamica mensile dell’export nel 2013 si è rivelata abbastanza costante, tuttavia, è stata la seconda parte dell’anno, in particolare l’ultimo trimestre, a mettere a segno una performance decisamente migliore con una crescita delle esportazioni a due cifre.A testimoniare la vivacità dell’occhialeria nei mercati internazionali anche l’andamento delle importazioni che sono cresciute a livello tendenziale del 5,7% per un valore di 892 milioni di euro. Complessivamente la bilancia commerciale dell’occhialeria italiana si conferma ampiamente in attivo (è stato di circa 1.919 milioni di euro il saldo export-import nel 2013), in aumento del 7,9% rispetto al 2012. E’ sempre maggiore (12%), quindi, l’apporto dell’occhialeria all’attivo commerciale del sistema moda Made in Italy, rispetto al contributo in termini di produzione (2,5%) a testimoniare una superiore propensione all’export  rispetto a tutti gli altri comparti.

LE ESPORTAZIONI PER AREE GEOGRAFICHE E PAESI
Il 2013 è stato l’anno della ripresa e del consolidamento rispettivamente per le esportazioni italiane dell’occhialeria nelle due maggiori aree di riferimento del settore, Europa e America,  che assorbono insieme quasi l’80% dell’export
italiano del comparto. In particolare l’Europa, che arrivava da un 2012 segnato comunque da una crescita bassa, si è attestata nuovamente su valori di incremento decisamente più significativi e di poco inferiori alla doppia cifra.
Restano inoltre positivi i risultati fatti segnare dalle esportazioni italiane di occhialeria nei mercati emergenti.
Relativamente alle aree geografiche in dettaglio, considerando le esportazioni nel loro complesso, occhiali da sole e montature, possiamo osservare che:
 area di riferimento per le esportazioni dell’occhialeria nel 2013 resta l’Europa, con una quota di poco inferiore al 50% del totale delle esportazioni italiane del settore e una crescita tendenziale del 9,4% (+9,8% per gli occhiali da sole, +8,8% per le montature). Il maggiore contributo alla crescita è derivato da un recupero nella performance delle esportazioni degli occhiali da sole e dagli ottimi risultati complessivi fatti segnare in Francia e Germania.
 La quota dell’export destinata all’America nel 2013 è stata di poco al di sotto del 30%, con un aumento dell’export del comparto sole-vista del 8,8% rispetto al 2012. All’interno è stata l’America del Nord a registrare il miglior  risultato  (+11,3%).
 In Asia, area che accoglie il 17% delle esportazioni italiane di occhiali da sole e montature, la variazione tendenziale dell’export nel 2013 è stata del +2,7%, una crescita decisamente meno brillante, penalizzata
dall’andamento del comparto delle montature.
 Le esportazioni del comparto sole-vista, nel 2013 hanno segnato invece il passo in Oceania (-11,2%), penalizzata dall’andamento registrato in Australia, e in Africa (-7,4% la variazione tendenziale sul 2012).
 A livello di mercati di approvvigionamento continua a essere predominante l’import proveniente dall’Asia con una quota vicina al 70%.
Dal punto di vista dell’analisi per singoli paesi di esportazione segnaliamo:
 negli Stati Uniti (da sempre primo mercato di riferimento per il settore, nel 2013 con una quota superiore al 23%) l’export complessivo del sole-vista ha fatto segnare un +11,7% rispetto al 2012. Gli occhiali da sole (+13,6%)
hanno contribuito alla crescita complessiva delle esportazioni più delle montature (+6,5%).
 La grande performance del settore in Europa vede come protagonisti indiscussi i risultati ottenuti dalle esportazioni in Francia e Germania. In Germania si conferma il trend positivo già instaurato lo scorso anno, con la
continua ascesa delle vendite degli occhiali da sole. In Germania così le esportazioni italiane complessive del sole-vista sono cresciute del 23,7% a livello tendenziale, declinato in un +26,6% per il sole e un +21,2% per le
montature. In Francia il 2013, invece, ha rappresentato per le esportazioni italiane del settore una netta ripresa rispetto al 2012: complessivamente il comparto sole-vista ha segnato una variazione tendenziale del 10,4%,
declinata in un +10,6% per gli occhiali da sole e un +10,3% per le montature.
 Recuperano le esportazioni italiane del settore in Grecia (+12,97% complessivo rispetto al 2012, declinato in un +14,8% per il sole e +6,5% per le montature) e Paesi Bassi (+19,6% il complessivo sole+vista con +23,6% per le
montature e +16,6% per il sole).
 Dopo la crisi dei debiti sovrani per il terzo anno consecutivo restano ancora sottotono le esportazioni del settore in Spagna (-4,1% complessivo rispetto al 2012, nel dettaglio si è registrato un -1% per il sole e un -10,6% per  le
montature) e Portogallo (+1,4% complessivo, dove il +11,9% per le montature è stato neutralizzato dalla performance negativa dell’export del sole indietreggiato a -5,7%).
 Come sempre da considerare l’andamento delle esportazioni nei paesi emergenti, o meglio, nuovi e non tradizionali per il settore, laddove si esprime la capacità dell’occhialeria italiana di saper sfruttare ogni opportunità
che si presenti sui mercati internazionali. Nel 2013 rispetto al 2012 vi è stata minore dinamicità, anche perché alcuni di questi paesi hanno effettivamente frenato leggermente la loro crescita. È il caso emblematico della Cina dove le nostre esportazioni hanno subito nel 2013 una battuta d’arresto soprattutto sul fronte delle montature. A livello di quote di mercato per le nostre esportazioni in questi paesi siamo ancora davanti a numeri poco rilevanti, per cui è molto facile registrare segnali (sia in positivo che in negativo) che vanno oltre la doppia cifra, tuttavia, la generale e
costante crescita, ancorché rallentata, porta con sé un potenziale enorme in termini di sbocco per l’export dell’occhialeria italiana.
Riportiamo, in ordine di rilevanza rispetto alla quota attuale che assorbono delle esportazioni del settore (dal 2,9% allo 0,5%), le variazioni tendenziali positive registrate nel 2013 dalle esportazioni dell’occhialeria italiana in
questi paesi:
– Brasile +19,7% (+18% il sole e +25% le montature)
– Corea del Sud +18,7% (+22,5% il sole e -15,3% le montature)
– Turchia +27,4% (+28,7% il sole e +13,9% le montature)
– Russia +16,5% (+28,8% il sole e -10,3% le montature)
– Giappone +20,5% (+14,5% il sole e +37,6% le montature)
– Tailandia +11,4% (+11,8% il sole e +9,9% le montature)
– India +11,7% (+2% il sole e +10,9% le montature)
– Polonia +26,4% (+29,5% il sole e +24,2% le montature).
LE QUOTE DI MERCATO DELLE ESPORTAZIONI ITALIANE
Considerando le esportazioni mondiali di occhiali da sole e montature, che nel 2013 si sono attestate intorno ai 13.000 milioni di euro, la quota di mercato in valore riferibile all’Italia è intorno al 24%, al primo posto.
Se analizzassimo singolarmente i due comparti, la quota di mercato a valore delle esportazioni di occhiali da sole italiani nel 2013 è vicina al 29%, per le montature la quota è del 21%.
Dietro l’Italia, si confermano Cina e Hong Kong, che primeggiano invece sul prodotto di fascia bassa e in quantità.
LE ESPORTAZIONI IN VOLUME
Complessivamente l’occhialeria italiana ha esportato nel 2013 circa 93,5 milioni di paia di occhiali, quantità in crescita del 1,6% rispetto al 2012.
Delle 93,5 milioni di paia esportate, 62 milioni sono state di occhiali da sole (circa il 66%) e 31,5 milioni di montature da vista (il 34%).
IL MERCATO INTERNO
Il 2013, come abbiamo visto in premessa, è stato il sesto anno consecutivo di difficoltà sul fronte interno, il settore dell’occhialeria non si è sottratto a questa dinamica generale, sebbene il risultato negativo sembra essere stato meno pesante di quello registrato lo scorso anno.
Vediamo nel dettaglio come sono andate le vendite delle aziende agli ottici e i consumi complessivi.
In termini di sell-in, nel 2013 il mercato interno si è fermato a quota 940 milioni di euro segnando un -2,3% rispetto al 2012. Alla sostanziale stabilità del comparto dell’oftalmica, che insieme alle montature ha segnato comunque un leggero recupero, si è affiancata la performance negativa dell’occhiale da sole, a testimoniare una situazione dei consumi del paese ancora preoccupante.
La riprova effettiva arriva dal sell-out. I dati forniti da GfK Retail & Technology Italia, anche quest’anno in partnership con ANFAO, confermano la stessa dinamica.
In valore le vendite nel 2013 sono scese complessivamente a livello tendenziale del 1,8% penalizzate dall’andamento negativo degli occhiali da sole (-8%) a fronte alla sostanziale tenuta di montature (+0,9%) e lenti
oftalmiche (-0,1%).
ANTICIPAZIONI 2014
Nell’ultimo aggiornamento del World Economic Outlook del FMI, viene delineata una situazione per il 2014 in cui l’economia mondiale accelera, ma restano rischi al ribasso.
Secondo il FMI per assicurare la crescita nelle economie avanzate è necessario evitare il ritiro prematuro degli stimoli monetari all’economia, riparare i bilanci e attuare riforme strutturali.
Quanto all’Italia in particolare, peggiorano le previsioni sulla ripresa dell’anno in corso.
I dati dell’economia italiana, relativi a produzione industriale e occupazione, ribadiscono che la risalita dalla recessione è lentissima ed è contrassegnata anche da ritorni indietro, anziché dall’atteso graduale consolidamento.
Perché è evidente che è necessario, ma non sufficiente, il miglioramento del contesto internazionale, che prosegue.
Ristrettezza del credito, debolezza della domanda interna, perdita accumulata di competitività: questi sono i principali fattori su cui è urgente agire per evitare ulteriori danni al sistema economico dell’Italia.
In questo contesto, non potendo ancora contare sulla ripresa del mercato interno, per il settore dell’occhialeria resta imprescindibile la strategia di internazionalizzazione che punti a cogliere le opportunità offerte dai nuovi mercati.
 Anche in questo caso però diventa sempre più evidente la necessità di un Governo che sappia supportare le imprese in questa direzione.