Luca Guerrieri ha pubblicato da poche ore una versione decisamente particolare di “Maremma Amara”, il più celebre canto popolare toscano. La voce è quella di Liliana Tamberi, che molti chiamano “La voce della Maremma”… ed il risultato, tutto da ascoltare qui: https://spoti.fi/3LXXWUk, emoziona, eccome. Lo abbiamo incontrato per farci raccontare un intenso periodo musicale non solo.

Che stai facendo di bello in questo momento dal punto di vista musicale e personale?

Dal punto di vista musicale sto cercando di ottimizzare nelle uscite e nelle strategie tutta la musica che ho realizzato negli ultimi mesi. Dal punto di vista personale sto studiando per fare l’esame per II Dan di Karate e sto seguendo mio figlio nella sua pre adolescenza. Siamo fortunati perché è un “bimbo d’oro”, come diciamo in Maremma,  ma alla sua età ha bisogno di logiche attenzioni. 

Stai lavorando a nuova musica in studio di registrazione? 

In questo momento direi di no, sono molto concentrato sulla preparazione del Meet Music,  che prende vita il 2 e 3 luglio 2022 proponendo ben 4 contest diversi… e ho bisogno di vedere cosa succede con le produzioni fatte finora.

Quanto sono diversi i tuoi dj set rispetto a quelli del recente passato? 

Nel tempo si è abbassato radicalmente il tempo che il pubblico è disposto ad aspettare tra un disco conosciuto ed un altro. In alcun club questo tempo è zero… ma vedo che anche nelle cosiddette serate “alternative” i dj sono costretti a suonare tormentoni, anche quelli del passato.  Mi dispiace, perché creare le “onde” è sempre stata una cosa che mi divertiva molto… ma se così è mi adatto volentieri. Perché il pubblico ha sempre ragione.   

In che direzione musicale stai andando? 

Mi sento a mio agio mescolando un po’ di Old School e Tech House.  Per la prima volta nella mia vita stò studiando la musica Latina… è un mondo che è sempre stato molto lontano da me, ma che piano piano ha creato una breccia nelle mie sessioni di ascolto.

Ci racconti quali sono le tue radici musicali? E quali solo le release che ti rappresentano di più?

Le mie radici sono nell’Hip Hop e la musica elettronica downtempo, ma le mie produzioni più forti sono matrice house, elettronica. Parlo di brani come “Harmony”, “Tears” e “Flow”.  Melodia, ma con un tiro sotto ben particolare che è riconoscibile in tutte le mie tracce.

E per qualche che riguarda locali e divertimento? Che tendenze e/o novità ti sembrano degne di nota?

Io amo suonare nel pomeriggio e penso che sia arrivato il momento per alcune regioni di dare lo spazio che merita questo tipo di intrattenimento. C’è una bellissima cosa che vorrei proporre a qualche locale qua in Italia che ha fatto Annie Mac qualche mese fa in UK. E’ un party che si chiama “People Who need sleep”, dalle 19:00 fino a mezzanotte. Questa secondo me potrebbe essere una bella novità degna di nota.

E a livello musicale, cosa balleremo nell’estate 2022?  E tu, che musica ascolti in questo periodo?

Musica latina sotto ogni forma, anche e soprattutto con la cassa in quattro quarti e grandi classici di ogni età in chiave tech house. 

Come vedi il presente ed il futuro di chi fa musica da ballo, ovvero propone un bel mix di cultura e divertimento? 

Lo vedo roseo, a patto che il settore sia disposto ad abbandonarsi a nuove idee, sotto ogni punto di vista. 

A che punto ti senti della tua carriera musicale? 

Se mi guardo allo specchio vedo che la maggior parte della strada è stata fatta, ma se guardo dentro al mio cuore mi sento come a 18 anni quando andavo a Firenze al Black Out a comprare i dischi.