Nell’ultima settimana la Triennale Expo Gate ha vissuto il fermento di “Mare culturale urbano”, il nuovo centro di produzione culturale che sta nascendo in zona 7 a Milano.

Sei giorni di presentazione alla città di un progetto in cui la parola “contaminazione” ricorre spesso e le cui premesse sono di ottimo auspicio per creare correnti di pensiero positivo su cosa sia possibile fare per rendere le città policentrica ed attrattiva ma anche bella, movimentata e di transizione esattamente come il mare.

In via Novara 75, nel quartiere periferico tra San Siro e Quarto Cagnino, sorgerà un grande polo di produzione artistica e culturale. Si chiamerà mare culturale urbano e metterà a disposizione della città 6mila metri quadri di spazi multifunzionali e attrezzati dedicati alle diverse discipline – teatro, danza, cinema, arti visive, musica e cultura digitale – e a iniziative di inclusione sociale.

Per capire lo spirito del progetto riportiamo le parole dei fondatori Andrea Capaldi e Paolo Aniello : “Crediamo che nella città contemporanea, e in particolare nelle periferie, la cultura debba essere motore di crescita e benessere. Come artisti, creativi, urbanisti e operatori culturali vogliamo riaffermare la centralità delle persone e l’importanza di creare spazi condivisi in cui sentirsi rappresentati come comunità e come individui. In questa direzione mare ha già messo in campo diverse azioni che integrano ricerca artistica e progettazione sociale, avviando così il percorso che condurrà all’apertura di via Novara 75”.

L’immobile di via Novara è stato messo a bando dall’Amministrazione nel maggio 2014. Attualmente è composto da un capannone e da un blocco uffici, inseriti in un’area molto vasta di 3.000 metri quadri complessivi. Per la prima volta, rispetto ad altri immobili messi a bando dal Comune, si è prevista la possibilità di demolire gli edifici esistenti per costruirne di nuovi.

La spazio è stato concesso a titolo gratuito per un periodo di 30 anni.

Durante la presentazione del progetto architettonico di “mare culturale urbano” l’architetto milanese Carlo Gandolfi (bunker-arc), ha voluto concentrare l’attenzione sull’idea di macchina scenica nella quale lo spazio –luminoso, teatrale, metaforico – incontra il visitatore in modo dinamico e trasparente per aprirsi alla città e a tante cose diverse che dovranno lavorare insieme in armonia.

Nel 2017 , il nuovo spazio si svilupperà su tre livelli per un totale di 6mila metri quadri e saranno realizzati 2 sale teatrali e da concerto, 3 sale cinema, un bistrot e un ristorante, 2 aule polivalenti, 2 studi di registrazione, 5 sale prova, 6 atelier, una foresteria, spazi espositivi, una terrazza, un bookshop. Intorno un’area di 5000 mq di verde pubblico attrezzato.

Il rilancio sociale mare culturale urbano sarà un centro di produzione artistica che si propone l’obiettivo di valorizzare il territorio, attivando anche scambi a livello internazionale. La cultura, nelle sue varie forme, sarà il volano per appuntamenti creativi che favoriscano processi di inclusione sociale, rigenerazione urbana e innovazione culturale.

Ad oggi il gruppo di curatori invitato a interpretare il modello operativo di mare è composto dalla cooperativa di progettazione e sviluppo territoriale Cohabitation Strategies (CohStra) e da Landscape Choreography (Landcho) che integrando arte pubblica, urbanistica, arti performative e scienze sociali, promuove la cultura dell’autodeterminazione e dell’autocostruzione di spazi comuni.

Il progetto di via Novara si accompagna al recupero di Cascina Torrette di Trenno, in via Gabetti 15. Il complesso rientra nel progetto “Cenni di cambiamento”, realizzato da Fondazione Housing Sociale e Investire Immobiliare (ex Polaris S.G.R.), e sarà aperto a maggio dopo gli interventi di ristrutturazione. Sarà gestita da mare e nei suoi 1700 mq comprenderà 2 sale prove musicali, 40 postazioni coworking, una cucina popolare con birreria artigianale curata con Food Partners, 3 sale per la progettazione partecipata, 500 mq di corte e un bookshop diffuso.

Al momento è in corso il progetto #costruirelimprovviso, un’officina aperta che coinvolge il quartiere, gli alunni delle scuole medie e superiori, gli studenti universitari e tutti gli appassionati di autocostruzione per la realizzazione di oggetti e arredi per gli spazi di Cascina.

Il video del progetto architettonico è stato presentato martedì scorso all’apertura della sei giorni “il mare a Milano” in Triennale Expo Gate ed è stato ideato e realizzato dallo studio Mammafotogramma.

 

Monica Basile