Pazzesco, dopo quasi tre anni i due fucilieri della Marina Militare non hanno ancora avuto un rinvio a giudizio e nemmeno un chiara accusa di reato. Sono trattenuti in un Paese come l’India che si professa civile e noi non riusciamo imporre che vengano applicate le norme del diritto internazionale e definire in maniera precisa tutta la vicenda. Siamo completamente supini al volere e alla mancanza di decisioni e chiarezza di uno Stato che ha una giustizia che è molto peggio della nostra (incredibile , ma vero), senza che l’integerrima Europa, tra cui il ministro degli Esteri Europeo , la signora Mogherini “eminente figura internazionale e con una comprovata esperienza in ambito giuridico”, oltre le altre arroganti istituzioni, si siano mosse in difesa dei diritti fondamentali di due uomini come sancito dalla Dichiarazione dei diritti dell’uomo del 1948. Tanto per rinfrescare la memoria basta ricordare gli articoli 10 e 11 (Articolo 10
Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonché della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta.
Articolo 11
1. Ogni individuo accusato di un reato è presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie necessarie per la sua difesa.
2. Nessun individuo sarà condannato per un comportamento commissivo od omissivo che, al momento in cui sia stato perpetuato, non costituisse reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale. Non potrà del pari essere inflitta alcuna pena superiore a quella applicabile al momento in cui il reato sia stato commesso. ).
E , invece , ecco che le nostre Istituzioni, si prodigano per riportare in Patria le due ragazze volontarie , rapite in Siria di cui recentemente è stato postato un video su You Tube nel quale chiedono al nostro Stato di “fare il possibile” per farle tornare a casa.
E “fare il possibile”, per chi ancora non lo ha capito, è pagare milioni alle organizzazioni terroristiche che le hanno rapite e foraggiare così l’acquisto di armi e munizioni.
Morale della storia, due nostri militari nel compimento dei loro doveri sono ancora prigionieri in uno stato straniero senza un regolare processo e con lo Stato Italiano che si dimostra pusillanime da 3 anni,e, invece, pronto a pagare (come già accaduto in passato) milioni di euro di riscatto per liberare persone che si recano a scopo di volontariato in luoghi altamente pericolosi e sconsigliati esplicitamente dal nostro ministero degli esteri.
E’ giunto il momento , incominciando dalle due ragazze, che lo Stato chieda il risarcimento di quanto paga e delle spese sostenute ai parenti dei rapiti mettendo così un freno a certe “baldanze incoscienti” di certe persone ammalate di protagonismo che per aiutare il prossimo debbono necessariamente recarsi lontano migliaia di chilometri dal loro Paese dove ci sono migliaia di persone bisognose di aiuto.
Si imponga da domani una assicurazione obbligatoria a chi , per volontà propria, o per ragioni di lavoro in ambito privato (non per coloro che servono lo Stato) si recherà in paesi ad alto rischio, perchè non debbono essere i cittadini italiani a pagare con le loro tasse coloro che non hanno un briciolo di prudenza e umiltà.
Massimo Puricelli
Legnano(MI)