Filograna: “Se dovesse essere rinviato a giudizio scenderemo in piazza proclamandoci difensori politici di Roggero”

Ieri mattina il gioielliere Mario Roggero non è uscito di casa per uccidere, ma per andare a lavorare, mantenere la propria famiglia e pagare le tasse, non era certo pronto e non si sarebbe mai augurato di vedere entrare nella sua gioielleria 3 uomini armati di un coltello e di una pistola, che ha scoperto solo dopo essere finta”.

Lo dichiara Eugenio Filograna, presidente nazionale del Movimento Autonomi e Partite Iva in riferimento al gravissimo fatto di cronaca avvenuto ieri in provincia di Cuneo.
Sembrava una mattina come le altre, anzi forse migliore dopo il periodo di chiusura forzata subita da molti esercenti a causa della pandemia, ma Mario Roggero ancora non sapeva che ieri per lui sarebbe stata una giornata che addirittura gli avrebbe cambiato per sempre la vita.
Dei rapinatori si sono introdotti nella gioielleria di Grinzane Cavour, storico borgo della provincia di Cuneo, di proprietà di Roggero che nel 2015 aveva già subito un’altra rapina, e che questa volta ha reagito sparando e uccidendo due dei tre malviventi dopo avere assistito all’aggressione di moglie e figlia, l’una colpita con un pugno e l’altra immobilizzata con fascette da elettricista, minacciate ripetutamente di morte.

Ieri mattina i tre rapinatori sono usciti di casa con la consapevolezza di quello che andavano a fare– prosegue Filograna- consapevoli che si sarebbero armati, consapevoli che avrebbero picchiato e minacciato di morte, consapevoli che avrebbero derubato un negozio, insommaconsapevoli che stavano andando a commettere un grave crimine che avrebbe necessariamente comportato delle conseguenze. Il gioielliere Mario Roggero ha agito sotto choc, nella disperazione, nell’improvvisazione e ne ha uccisi due con la pistola che deteneva regolarmente. Per tutte queste ragioni ci schieriamo al fianco di un lavoratore onesto, al quale è stato recapitato un avviso di garanzia per omicidio colposo ed eccesso di legittima difesa. Annunciamo ufficialmente che siamo decisi a proclamarci difensori politici di Roggero e che, se dovesse essere rinviato a giudizio, scenderemo in piazza a mostrare tutto il nostro disaccordo ad accettare passivamente che lo Stato perseguiti chi si è difeso, esponendolo al rischio dell’incertezza del suo futuro e di quello della sua famiglia, condannandolo a subire anni di udienze, spese legali e  angoscia dopo aver subito lo choc e le conseguenze di una tentata rapina