Il Natale è ormai alle porte e anche quest’anno si confermerà come uno dei periodi con il maggior numero di acquisti online, con un incremento del 15% rispetto al 2014 (dati eMarketer), in linea con il trend di crescita registrata quest’anno.

Il 2015 infatti è stato un anno estremamente positivo per l’e-commerce, i web shopper superano i 17 milioni (+11% rispetto al 2014) e rappresentano la metà degli internauti, mentre il valore dell’e-commerce ha toccato quota 16,6 miliardi di Euro con un incremento in valore assoluto di oltre 2,2 miliardi di Euro (+ 16%) rispetto al 2014.
L’acquisto online di prodotti è cresciuto a un tasso più elevato (+21%) rispetto all’acquisto di servizi (+12%).

Ai primi posti per quanto riguarda i prodotti troviamo i settori dell’informatica, elettronica e abbigliamento (rispettivamente 13% e 9%) mentre per i servizispicca il turismo con il 47% degli introiti. Non c’è dubbio che questa tendenza troverà conferma anche nell’acquisto dei regali di Natale e viaggi in occasione delle festività.

Anche i brand non si sono dimostrati indifferenti a questo trend, infatti negli investimenti di quest’anno assume importanza l’omnicanalità: il 22% ha infatti sviluppato o potenziato il sito eCommerce, il 29% ha sviluppato l’app o mobile site e il 18% ha implementato programmi social. (Dati Osservatorio eCommerce B2C della School of Management del Politecnico di Milano e Netcomm).
E proprio app e siti mobile saranno di cruciale importanza questo Natale e nel prossimo futuro. Google ha infatti rivelato che il 54% degli utenti farà shopping online natalizio dal proprio smartphone, una tendenza che va di pari passo con il cambiamento indotto dalla sempre maggiore penetrazione dei dispositivi mobili nella vita dei consumatori e dal loro sempre più variegato utilizzo. Nel 2014 si contavano 45 milioni di smartphone e 11 milioni di tablet attivi nel nostro Paese, e si stima che alla fine di quest’anno saranno rispettivamente 52 e 14 milioni. Le vendite online tramite Smartphone sono salite all’11% nel 2015, quota che tocca il 22% se si considerano anche le vendite attraverso Tablet.
L’utilizzo dei dispositivi mobile entrerà in tutte le fasi dello shopping natalizio: dalla ricerca di idee, la verifica dei prezzi, fino all’acquisto vero e proprio.
A guidare lo shopping online natalizio saranno soprattutto i millennials, i giovani nati tra gli anni ’80 e gli anni 2000, che in Italia sono circa 11 milioni. Infatti ben l’81% degli appartenenti a questo target afferma di ritenere internet una risorsa fondamentale per gli acquisti e viene usato principalmente per verificare prezzi e cercare promozioni e sconti. Inoltre questo Natale saranno i gadget tecnologici, molto amati dai millennials, la scelta preferita degli e-shopper, grazie al risparmio di tempo, denaro ealla praticità che i canali online consentono.
Tuttavia, a causa della portata globale di internet e dell’incremento dell’e-commerce, i canali digitali non sono tutti rosa e fiori. La ricerca compulsiva di sconti e offerte dei consumatori da una parte, unita all’abilità sempre maggiore dei cyber truffatori dall’altra, rischiano di trasformare questo Natale in un’amara delusione.

Per destreggiarsi tra la giungla di siti, nuovi nomi a dominio e contraffattori sempre più esperti, MarkMonitor, azienda specializzata nella protezione del brand online, ha stilato alcuni consigli utili sia per i brand che per i consumatori:

1. Fare attenzione al sito

Prima di tutto è opportuno accertarsi che l’indirizzo del sito cominci con https://, la “s” infatti conferma che il sito è sicuro. I truffatori utilizzano spesso una pratica nota come “typosquatting che consiste nel registrare un indirizzo URL errato, per trarre in inganno i consumatori. Inoltre è importante che il sito web sia curato, senza errori di errori di ortografia. Per un sito ufficiale è vitale prestare attenzione alle pagine FAQ e Informativa sulla privacy che devono essere dettagliate e professionali, poiché una pratica molto diffusa dai truffatori consiste nel creare copie dei sitiautorizzati, utilizzando anche le campagne di marketing e fotografie originali del brand, tralasciando però spesso queste sezioni. I brand dovrebbero inoltre effettuare periodicamente check sull’usabilità del sito e-commerce e sulla velocità di caricamento delle pagine e intensificare quindi questi controlli nel periodo natalizio.

2. Importanza delle opzioni di pagamento

Prima di tutto, quando si inseriscono i dettagli del pagamento, è bene controllare che sia presente il segno del lucchetto sullapagina. E’ importante poi non inserire mai il numero di carta di credito nei pop-up che appaiono sullo schermo, dal momento che si tratta di uno degli strumenti prediletto dai truffatori per raccogliere informazioni. I venditori regolari devono sempre richiedere di creare e accedere a un account per comunicare con il consumatore. Successivamente bisogna prestare attenzione ai messaggi di posta elettronica che presentano collegamenti a informazioni sulla spedizione. Bisogna sempre salvare i numeri dei propri ordini online in modo da poterli confrontare con l’e-mail. Se non corrispondono, si tratta di una truffa.

3. Informarsi e cercare il prezzo consigliato del prodotto.

Se il prezzo online è inferiore al 50% del prezzo consigliato c’è una buona probabilità che il prodotto sia un falso. Inoltre è bene informarsi sulla reputazione del venditori tramite una ricerca online e cercare le recensioni e opinioni di altri acquirenti. E’ comunque sicuramente meglio utilizzare piattaforme online, siti di aste conosciuti e dal sito ufficiale del brand.

4. Attenzione ai termini di ricerca

Bisogna prestare molta attenzione quando si cercano sconti o occasioni online. I falsari e altri brandjackers utilizzano spesso nomi di dominio come “brandoutletstore.com” o “discountbrand.com”, conducendo i consumatori su siti che vendono merce contraffatta e rubando così traffico e clienti al marchio originale. Per tutelare i consumatori è importante che i brand acquistino domini con termini come “sconto”, “outlet” e altri termini correlati alla ricerca di occasioni, anche se si è un brand di lusso e quindi progettare pagine web apposite per indirizzare i consumatori, in cerca di occasioni, ai prodotti scontati o verso adeguati rivenditori accreditati. I brand al giorno d’oggi devono anche considerare l’effetto che il namespace ampliato di Internet avrà sulla vendita al dettaglio e sulle categorie di abbigliamento con i nuovi gTLD (generic Top-Level Domains) e prepararsi quindi all’avvento di queste nuove estensioni (come .brand, .abbigliamento ecc.).

5. Mobile e Social

Avere un sito responsive e pagine social ufficiali contribuisce a creare una forte brand identity ma è anche parte integrante della protezione del brand, poiché una tecnica che i truffatori usano per trarre in inganno i clienti consiste nel creare pagine su popolari social media che rappresentano alla perfezione il look e il feel del brand di una legittima azienda. Dopo aver attratto un significativo numero di follower, i truffatori intervallano post rilevanti con siti di phising elink a prodotti contraffatti. I consumatori devono alzare le difese quando acquistano tramite smartphone e tablet e utilizzano siti di social media, d’altra parte anche i brand devono fornire un esperienza tramite mobile e social sicura e efficacie ai propri cliente, stabilendo delle linee guida per i social che valgano anche per i propri partner. Strategie quali, ad esempio, integrare i bottoni social all’interno delle singole pagine di prodotto, specie se riportano il numero di like e condivisioni ottenuti, non solo aumenterà il traffico sul sito del brand ma incrementerà la fiducia dei clienti.

6. Usare il buonsenso

Non fa mai male prendersi del tempo per esaminare il sito dove si sta per acquistare. Non bisogna avere fretta di rispondere alle e-mail con offerte che promettono occasioni “solo per oggi” e avvertono che il tempo sta per scadere. I contraffattori sono diventati più sofisticati nelle loro tecniche di pricing, e convincono ignari consumatori con la promessa del migliore affare di sempre. Se qualcosa sembra troppo bello per essere vero,probabilmente lo è.