Italia divisa in tre fasce per il contenimento dei contagi da Covid 19. Zona gialla, zona arancione, zona rossa.

Così l’ultimo (l’ennesimo) DPCM del premier Conte che entrerà in vigore venerdì.
21 i criteri che stabiliscono in quale tipo di Lockdown inserire le diverse Regioni.
Restrizioni diverse per i cittadini.
Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Calabria vengono considerate in zona rossa.
Vietato uscire dalla propria abitazione, eccezion fatta per ragioni di lavoro , per andare a scuola (solo per gli alunni fino alla prima media), per necessità, attività motoria limitata alla ” circumnavigazione perimetrale” del proprio domicilio, e pochissime attività commerciali aperte , tra cui alimentari, farmacie, parrucchieri.
Per varcare l’uscio di è necessario munirsi di autocertificazione.
Un film dell’orrore già visto la scorsa primavera allorché tutto il Paese fu recluso per due mesi.
Un incubo che ritorna.
Una medicina amara per cercare di curare il “paziente Italia”.
Il Presidente Conte, aveva promesso nel corso dei mesi estivi, quando la curva epidemica era sotto controllo, che non ci sarebbe più stato un lockdown nazionale , perchè avrebbe creato danni enormi all’economia.
Un’estate all’insegna del liberi tutti, perchè, in maniera incosciente e spregiudicata, non si è voluto o potuto prevedere l’arrivo della seconda ondata epidemica.
Assoluta cecità, e assoluta mancanza di cultura storica.
Era sufficiente rileggere i volumi di storia dell’ epidemiologia per capire quello che sarebbe accaduto nei mesi autunno/invernali (l’influenza Spagnola del secolo scorso fu l’esempio più eclatante e tragico).
Così, nella completa adorazione totemica delle vacanze e del turismo, l’esecutivo ha commesso una sequela di errori imperdonabili.
In sintesi.
Mancanza di organizzazione nell’effettuazione dei tamponi molecolari per la ricerca dei soggetti positivi tramite una capillare rete di punti prelievo, distribuiti sul territorio e con immediata consegna del referto.
Mantenimento delle più stringenti norme riguardanti l’utilizzo delle mascherine sia nei luoghi chiusi sia all’aperto.
Controlli serrati per il rispetto delle norme igieniche sanitarie nell’utilizzo dei dispositivi di protezione e comminazione di ammende per i trasgressori.
Se la maggioranza dei cittadini hanno utilizzato correttamente le mascherine, altri “incoscienti e irresponsabili” hanno disatteso l’osservanza anche delle meno stringenti norme previste durante i mesi estivi (una vera e propria anarchia imperante).
Soggiacendo al “dominus” turismo, il Governo centrale e le Regioni hanno, inoltre, permesso e incentivato i viaggi oltre confine e l’arrivo di milioni di turisti stranieri anche provenienti da Paesi con un indice di contagio elevato.
Nessun controllo preventivo, tanto meno la “vitale” quarantena per tutti coloro che entravano e rientravano nel nostro Paese con l’effettuazione di un tampone di controllo alla fine dell’isolamento.
Un lassismo generalizzato, indotto dalla speranza di un rilancio del PIL e dalla mal riposta speranza che non vi sarebbe stata una ripresa della curva epidemica.
Da vere e incoscienti “cicale” i nostri governanti hanno permesso che il virus sars cov2 riprendesse a circolare liberamente facendo saltare il rabberciato e insufficiente sistema di controllo epidemico.
Le ideologie politiche di tutto (o quasi) l’arco costituzionale, ha impedito operare un controllo stringente degli ingressi.
Chi per soggiacere all’economia, chi per soggiacere all’ideologia antirazzista (!?!), l’Italia (ma anche tutti gli altri Paesi occidentali) è stata riaperta al turismo di massa e conseguentemente al virus.
A fare compagnia ai nostri governanti c’è anche l’OMS.
Non più tardi di qualche giorno fa l’OMS, nella persona di Ranieri Guerra, ha dichiarato che il coronavirus di diffonde con la mobilità delle persone e quindi è necessario limitarlo per contenerne la diffusione.
L’OMS, che si è contraddistinto per incongruenza e discordanza nelle decisioni e nella comunicazioni dallo scoppio della pandemia e dal mancato controllo della Cina , Paese di provenienza del patogeno, continua a compiere sesquipedali errori e nella mancata adozione di una strategia efficace.
Ancora oggi non si agisce nel contenimento dei flussi di viaggi intercontinentali per motivi futili.
Senza un fermo di tali movimenti di milioni di viaggiatori e un controllo quarantenale, la pandemia non può essere sconfitta fin tanto che non verrà somministrato un vaccino efficace al 70% della popolazione mondiale (miliardi di persone!) o nell’ individuazione di un farmaco specifico antivirale (sperando che la ricerca ci consegni in tempi celeri tali farmaci)
Il danno, ormai, è stato compiuto e la popolazione sarà ancora una volta vittima della sequela di decisioni totalmente errate.
Durante la conferenza stampa di ieri sera, Giuseppe Conte, ha ribadito che vi è la necessità che il popolo rimanga unito anche se dovrà affrontare l’ennesimo sacrificio economico, sociale e psicologico.
Saranno previsti ristori economici per i lavoratori dei settori colpiti dal nuovo lockdown, aggiungendo che “non si tratta sulla pelle dei cittadini”.
La salute prima di tutto e garantendo i ristori economici.
Salute ed economia.
E la salute mentale ?
La tenuta psicologica della popolazione, è stata presa in considerazione in questi mesi ?
Il disagio psicologico e psichico della popolazione, soprattutto per le fasce disagiate, i disoccupati, i precari, le persone sole, le persone senza una rete famigliare, ecc., hanno la dovuta attenzione e il dovuto e necessario sostegno da parte delle Istituzioni ?
Una situazione sociale che nessuno ha preso in considerazione predisponendo una rete di psicologi e assistenti sociali di supporto onde evitare che il malessere psicologico sfoci in malessere sociale con conseguenze drammatiche per i mesi e gli anni futuri.
La tenuta sociale futura passa anche e soprattutto dalla tenuta psicologica della popolazione.

Nulla è stato fatto finora.

Non si è premiata la buona condotta della maggioranza della popolazione, sanzionando i cattivi, irresponsabili e pericolosi comportamenti di alcuni sconsiderati e il lassismo della scorsa estate che hanno portato alla nuova chiusura totale producendo un danno psicologico enorme.
Oggi con il nuovo lockdown la situazione sarà ancora peggiore.
Milioni di persone costrette a casa, tra cui molti cittadini già in difficoltà economica, psicologica e sociale che vedranno peggiorare il loro dramma esistenziale, il loro “mal di vivere”; una reclusione totale, visto la mancanza di un’occupazione lavorativa.
La speranza (forse vana) è che si corra ai ripari.
Istituzioni centrali e locali, nessuno è immune da colpe.
Si cambi registro e si agisca bene e in fretta.
E’ auspicabile che non si ascoltino più talune dichiarazioni:”…Dobbiamo affrontare l’ ondata con strategia diversa e nuova che non prevede più il lockdown…” (G. Conte 17 ottobre u.s.).
Come direbbe Totò, “ogni limite ha una pazienza”, ed è già stato abbondantemente superato.
Massimo Puricelli
Castellanza(VA)