La ventesima  edizione di TAOMODA WEEK avrà come tema ispiratore  l’ecosostenibilità. Patrocinata dalla Camera della Moda Italiana e da Camera Buyer Italia e abbinata ai TAO AWARDS, la manifestazione, ideata dalla giornalista Agata Patrizia Saccone, ha richiamato a Taormina, dal 13 al 20 luglio, protagonisti e influencer del fashion system internazionale, coniugando in un articolato calendario di appuntamenti moda, design e arte.

L’installazione ideata dalla celebre artista cinese Chen Li ha collegato XERJOFF, maison torinese di profumeria di lusso, al tema della manifestazione.
“Contemporary Art Fashion Design” è stata allestita all’interno di Palazzo Ciampoli. Tra le opere di design anche il lavoro di Chen Li per XERJOFF You are never too small, che attinge alla sua sperimentazione ultra ventennale con il segno – per la Fondazione Prada ha progettato un ciclo di laboratori sul tema e suoi sono anche i titoli di testa del film “Chiamami col tuo nome” di Luca Guadagnino – mettendo in relazione natura e uomo.
Lo spunto è stato l’appello di Greta Thunberg a un impegno universale per la salvaguardia del pianeta. “You are never too small to make the difference” è un messaggio potente che XERJOFF fa proprio,              amplificandolo e  accogliendolo nel suo rapporto quotidiano con la natura.
Momento conclusivo della Taomoda Week è stata la serata di gala, tenutasi sabato 20 luglio al Teatro Antico di Taormina con la notte dei Tao Awards, il Premio Internazionale che ogni anno viene assegnato a personaggi illustri del mondo della moda, del giornalismo, della cultura, della scienza, della musica e della televisione.
XERJOFF, che in particolare nel proprio brand Casamorati ha coltivato il rapporto tra moda e costume – il fashion film “A Dream of Magic” ha ricevuto oltre una decina di importanti premi in rassegne cinematografiche internazionali – è stato partner della serata, profumando, per la prima volta, il Teatro Antico di Taormina con le proprie fragranze.
Alimentare il lateral thinking grazie al dialogo continuo con forme espressive complementari ha sempre fatto parte del dna di XERJOFF che, alla scelta di non scendere a compromessi nel processo creativo affida un preciso messaggio culturale.