Nel XV secolo nasce in Italia, soprattutto in Toscana, il Rinascimento e la nuova corrente artistica e di pensiero si diffonde quasi subito in Polonia, creando una immediata sintonia.

Strumento principale di questa comunanza di idee fu un matrimonio regale, quello di Bona Sforza d’Aragona, figlia del duca di Milano Gian Galeazzo e di Isabella d’Aragona, che nel 1518 divenne la seconda moglie del re Sigismondo I, diventando così regina consorte di Polonia e granduchessa di Lituania.

Bona portò al suo seguito in Polonia molti artisti italiani, pittori, scultori ed architetti, ed è così che il nuovo stile si diffuse subito nel paese baltico. All’epoca la corte polacca risiedeva a Cracovia, capitale della regione Małopolska, e quindi si può dire che queste due regioni, Toscana e Małopolska, siano state insieme le vere culle del Rinascimento.

Per celebrare questa storica sintonia si è tenuta giovedì 19 settembre, nella prestigiosa cornice del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico a Roma, l’esclusiva serata ‘Polonia e Toscana. Armonie rinascimentali’, un evento che ha visto rinnovarsi la collaborazione promossa dall’Ente Nazionale Polacco per il Turismo, tra l’Ente di Promozione della Regione Małopolska e Toscana Promozione Turistica.

Un importante gemellaggio tra le due realtà – siglato nel 2022 – che prevede un intenso scambio di attività ed esperienze non solo in ambito strettamente turistico ma anche nei settori dell’istruzione e della cultura. Un accordo che nasce dai numerosi tratti distintivi che accumunano le due destinazioni, una polacca l’altra italiana, tra cui storia, scambi artistici e culturali, siti UNESCO, ma anche natura e gastronomia.

Una location storica per l’evento

Sito in un antico tempio sul Foro Romano, il Nobile Collegio Chimico Farmaceutico è stato fondato a Roma nel 1429 da Papa Martino V che donò alla Corporazione dei farmacisti romani la Collegiata di San Lorenzo in Miranda. Questa location esclusiva ha fatto da cornice all’evento durante il quale sono andati in scena due aspetti, uno contemporaneo e l’altro storico, che equiparano queste terre: il ricco patrimonio artistico, ma anche la musica, la gastronomia e la forma più effimera, il ballo rinascimentale.

Un viaggio nel tempo che attraversa il Rinascimento di Polonia e Toscana, esplorandone i sapori, rivelandone l’eterna bellezza, riscoprendone gli usi. Il racconto di due territori e di due storie, quella di Cracovia e la sua regione, la Malopolska, e della culla di questo periodo storico, la Toscana.

La scoperta delle loro eccellenze e di quel secolo d’oro che le ha unite per sempre e che, da alcuni anni, ha dato vita ad una sinergia che porta ad uno scambio culturale e promozionale, favorendo lo sviluppo del turismo in entrambe le regioni e permettendo ai visitatori di scoprire le bellezze e le tradizioni di ciascuno dei due territori.

Il saluto degli organizzatori

A fare gli onori di casa, Barbara MinczewaDirettrice dell’Ente Nazionale Polacco per il Turismo a Roma, Francesco TapinassiDirettore di Toscana Promozione Turistica, l’Istituto Polacco di Roma, l’Ente Turistico della Regione Małopolska e il Municipio di Cracovia che, oltre a dare il benvenuto e a ringraziare i giornalisti e le istituzioni presenti, tra cui il nuovo capo della missione diplomatica polacca in Italia, Ambasciatore Ryszard Schnepf, e la vicepresidente della Regione Małopolska responsabile per la cultura e il turismo, Iwona Gibas, hanno avvalorato il forte legame che unisce queste terre e quanto il capoluogo di questa regione debba la sua bellezza in gran parte ad artisti toscani del Rinascimento.

Nel confermare lo splendore di Cracovia e della Regione Małopolska, Barbara Minczewa ha sottolineato: “Per la Polonia il mercato italiano è sempre stato cruciale essendo uno dei principali del nostro incoming e il percorso di sviluppo turistico ambizioso intrapreso tra queste due regioni ci gratifica, non solo perché la Małopolska rappresenta il prodotto di punta per il turismo in Polonia, ma anche perché sono tante le peculiarità che accomunano queste terre, tra cui appunto storia, arte e eccellenze culturali, non dimenticando che la bellezza del suo capoluogo Cracovia è dovuta in gran parte ad artisti toscani del Rinascimento.

Non a caso, Cracovia si situa proprio in testa nella classifica per la scelta delle destinazioni polacche da parte degli italiani, grazie ai comodi collegamenti aerei dall’Italia, ma anche alla ricchezza culturale, paesaggistica e gastronomica della regione Małopolska”. E conclude: “La Toscana ha un’anima sorella alla nostra e le affinità turistico-culturali sono davvero innumerevoli”.

I tanti legami tra Toscana e Polonia

Da una parte quindi Cracovia (che insieme alla regione di cui è capoluogo, sono destinazioni sempre molto apprezzate e predilette dal turista italiano) con la sua eleganza e la sua atmosfera unica, una delle poche città rimasta intatta durante le guerre, che mostra il suo carattere più polacco ma che allo stesso tempo da sfoggio alle opere del Rinascimento italiano (al di fuori dell’Italia) più autentiche, di artisti quali Francesco Fiorentino, Bartolomeo Berrecci, Santi Gucci, Gaspare Castiglione di Firenze, molti dei quali toscani, per citarne alcuni, che hanno trovato in questa terra una ‘seconda’ casa, adottando usi e costumi locali.

Una delle più antiche città della Polonia, dunque, che vanta un centro storico riconosciuto dall’Unesco come uno dei 12 più preziosi complessi architettonici al mondo e che meglio racconta il forte legame con la Toscana, in particolar modo. Dall’altra, la regione Małopolska, con la sua ricchezza storico-artistica rappresentata da opere di artisti toscani risalenti all’epoca rinascimentale, come Ksiaz Wielki, Sucha Beskidzka o Wisnicz, il maggior numero di siti Unesco (ben 14), la biodiversità e la varietà dei paesaggi molto apprezzati dal turismo outdoor, ma anche cultura popolare e folklore, e l’architettura in legno di chiese uniche (anch’esse Patrimonio dell’Unesco).

Non solo arte in comune tra le due regioni

Caratteristiche storiche, artistiche e paesaggistiche di Cracovia e della regione Małopolska che le accomunano alla Toscana, oltre all’amore per la bellezza, per la gastronomia (alcuni prodotti vennero portati in Polonia dalla stessa Bona Sforza), le terme, la produzione di vini e i percorsi ciclabili che in Małopolska sono molti.

Proprio quest’ultimo è un aspetto sul quale la Toscana stessa sta puntando per promuovere una regione che ha molto da offrire in termini di outdoor, distaccandosi dai soliti cliché a cui è solitamente associata, seppur non trascurando tematiche quali i siti Unesco e l’enogastronomia, appunto, ma con uno sguardo attento anche al turismo femminile, un fenomeno in crescita in questa terra grazie anche alle molte esperienze che si adattano perfettamente alle esigenze delle donne in viaggio, che cercano relax e avventura.  

Alle parole della direttrice Minczewa, sono infatti seguite quelle di Francesco Tapinassi, direttore di Toscana Promozione Turistica che fortemente ha lavorato per questa collaborazione: “Si tratta di una splendida occasione per raccontare, da una parte la preziosa collaborazione con i colleghi della Regione Małopolska e l’Ente Nazionale Polacco per il Turismo, dall’altra le novità dell’offerta turistica della nostra regione. In particolare, la nuova linea di promozione del patrimonio Unesco della Toscana in collegamento con quella parte di Polonia, la Małopolska, che ha la più alta concentrazione di Siti Patrimonio dell’Umanità nel Paese, attraverso altri due elementi di eccellenza culturale, la musica rinascimentale e la grande tradizione enogastronomica toscana con un esplicito riferimento alle sue radici rinascimentali. Uno dei momenti più alti nello sviluppo del nostro gusto, diventato immediatamente internazionale con l’arrivo di Caterina De Medici alla corte di Francia”.

Anche un ballo in maschera arrivato dalla Polonia

Nella mistica atmosfera della Collegiata di San Lorenzo, i partecipanti hanno potuto assistere ad un concerto esclusivo degli Auser Musici, dal titolo “Del bell’Arno in sù la riva. Il rinascimento musicale in Toscana”, sotto la direzione di Carlo Ipata. Ci si è quindi spostati sulla terrazza (con una splendida vista dei Fori imperiali) per apprezzare il ballo di Cracovia Danza, l’unico ensemble professionale di danze storiche in Polonia, che si sono esibiti in “Ballo in maschera della regina Bona Sforza alla corte reale di Wawel a Cracovia”, con musiche polacche e italiane, ispirato alle usanze della corte reale polacca ai tempi degli ultimi sovrani della dinastia degli Jagelloni.

La serata è proseguita con la presentazione degli chef che hanno proposto ai partecipanti una ricca reinterpretazione di prodotti italiani giunti in Polonia durante il periodo rinascimentale, abbinati a prodotti locali.

Una cena stellata firmata dallo Chef Robert Koczwara del ristorante Fiorentina. Dom Polski di Cracovia (inserito tra le raccomandazioni dalla Guida Michelin 2024) che, come suggerisce il nome, ha un forte legame con la bistecca alla Fiorentina e, rompendo gli stereotipi della cucina polacca, offre una delle migliori esperienze culinarie di Cracovia, e dalla Chef Federica Rittieri del ristorante Amorvino, posto nel cuore della Maremma toscana, presso la Tenuta Fertuna, che, con audacia, propone la tipica cucina maremmana in chiave moderna. 

Una serata, in conclusione, che ha invitato i partecipanti a (ri)scoprire insieme i suoni, i sapori e le eccellenze di Małopolska e della Toscana, uniti da storie e ispirazioni comuni rinascimentali.  

Per informazioni: www.polonia.travel/it  

Ugo Dell’Arciprete