Iniziata da RFI la costruzione del percorso ciclopedonale di 1,5 km per collegare l’esistente pista ciclabile da Monte Mario – Monte Ciocci a San Pietro

Il 27 giugno si è svolta una semplice cerimonia per inaugurare l’avvio dei lavori per la nuova ciclopedonale, che faciliterà ai cittadini romani e ai pellegrini l’accesso dal quadrante nord-ovest di Roma all’area del Vaticano.

Significativamente erano presenti, per dare l’avvio ai lavori di apertura del cantiere, il Sindaco di Roma Capitale e Commissario di Governo per il Giubileo, Roberto Gualtieri, l’Assessore alla Mobilità di Roma, Eugenio Patanè e l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana, Gianpiero Strisciuglio.

Il progetto prevede la realizzazione di un percorso ciclopedonale di 1,5 km che collegherà l’esistente pista ciclabile da Monte Mario – Monte Ciocci con San Pietro; la riqualificazione e il riutilizzo di aree e manufatti non più a uso del trasporto ferroviario; la realizzazione della Nuova Francigena Urbana; lo scambio intermodale tra Trasporto Pubblico Locale – bicicletta; il collegamento tra la stazione S. Pietro Vaticano e la stazione della metro Valle Aurelia. Per il finanziamento dell’opera sono previsti 6,7 milioni provenienti dai fondi giubilari.

L’impegno di RFI per favorire intermodalità e sostenibilità

Si apre dunque un nuovo capitolo per il cicloturismo romano: l’opera, inserita tra gli interventi essenziali e indifferibili per il Giubileo della Chiesa Cattolica del 2025, contribuirà alla riqualificazione dei luoghi giubilari e della mobilità dolce e sostenibile per pellegrini, cittadini e cicloturisti nazionali e internazionali.

RFI e l’AD Strisciuglio sono da tempo impegnati nel supportare le Amministrazioni centrali e locali nello sviluppo di opere dedicate alla tutela ambientale, nella forte convinzione che costituiscano una fondamentale opportunità di mobilità sostenibile.

Infatti le greenways offrono alle persone la possibilità di muoversi a piedi o in bicicletta, connettendo tra loro più comunità e riducendo al contempo l’inquinamento.

A conti fatti già oltre 500 km di ex linee ferroviarie del Gruppo FS sono state trasformate in greenways e oltre 1000 chilometri di linee dismesse potrebbero essere recuperate per lo stesso scopo favorendo una mobilità verde e sempre più integrata con mezzi di trasporto a basso impatto ambientale.

Ugo Dell’Arciprete