Una donna su due in Italia si ritiene soddisfatta della propria vita e le donne più soddisfatte sono quelle con un’età compresa tra i 26 e i 37 anni.

Lo rivela una recente ricerca di Opinion Matters commissionata da Kellogg’s Special K condotta in Italia su un campione di 1005 donne di età compresa tra i 20 e i 44 anni.

Secondo le donne italiane le esperienze più importanti per sentirsi soddisfatte nel corso della vita sono crescere i figli (per il 90% delle intervistate), avere successo nella carriera (86%) ed essere in buona salute (98%). E’ interessante notare che per ben il 72% delle donne italiane acquisire nuove capacità o coltivare nuovi interessi rappresenti un aspetto molto importante per sentirsi realizzate nel corso della vita. Conferma di questo desiderio di crescita personale, inoltre, è un 63% delle intervistate che ritiene fondamentale imparare una nuova lingua straniera.

A fronte di una situazione economico sociale in pieno cambiamento, le ambizioni personali e lavorative si incontrano e le donne italiane rivelano un grande desiderio di proattività in ambito professionale, che porta quasi una donna su due a voler aprire un’attività in proprio e due donne su tre invece a trovare un lavoro che piaccia e gratifichi.

Uno dei temi molto dibattuti rimane l’equilibrio tra vita privata e vita professionale che per le donne italiane (circa l’80%) è considerato un importante obiettivo per la propria realizzazione, fino ad arrivare a un 61% che, in mancanza di questo equilibrio, ritiene che gli impegni della vita quotidiana non consentano di raggiungere i propri obiettivi personali della vita.

Una nota interessante invece, al di fuori dell’ambito lavorativo, è che avere un bell’aspetto è un’ambizione importante per il 42% del campione, mentre solo un 10% di donne italiane ambisce ad essere popolare ed un 29% ad essere un modello per altri. Questi dati sono la prova che, nonostante la grande influenza della cultura anglosassone sul nostro paese, soprattutto tramite i programmi televisivi che hanno invaso il nostro palinsesto, i valori tipici di quella cultura, come la “popolarità” e il “rappresentare un modello”, in Italia ancora non hanno completamente attecchito.

 Per celebrare le diverse forme di autorealizzazione delle donne italiane, Special K ha scelto di rappresentarle attraverso l’energia dei colori.

Ispirandosi alla teoria del sociologo e psicoterapeuta Max Luscher, Special K ha disegnato il quadro dei desideri delle donne italiane, delineando 5 profili diversi.

Il profilo dominante è quello legato al colore Verde: ben il 27,2% delle donne italiane persegue i propri obiettivi con fermezza e costanza. La solidità è la loro caratteristica principale e per loro l’autorealizzazione è trovare soddisfazione negli aspetti più concreti della vita: dall’acquisto di una casa al successo economico, anche in relazione alla creazione di un nucleo familiare stabile.

Queste caratteristiche si ritrovano principalmente in donne che lavorano a tempo pieno, in casa o in ufficio, ed evidenziano come la concretezza sia, per le donne italiane, un valore imprescindibile per la realizzazione di un progetto di vita.

A seguire si trovano i profili Rossi: il 22% delle donne per raggiungere i propri obiettivi, crede nella forza dell’energia attiva. Il loro imperativo è vincere e per questo, nella vita privata e in quella lavorativa ricercano il potere. La competizione è il loro motore e per questo sono sempre pronte a lanciarsi in nuove avventure. Questa visione della vita è condivisa soprattutto dalle donne in cerca di lavoro, che quindi interpretano il mondo professionale come una sorta di ring su cui scontrarsi.

Creatività al potere” è invece il mantra delle donne Viola che raggiungono il 20.5%. Originali e sempre rivolte al futuro, per sentirsi soddisfatte hanno bisogno di continui stimoli e novità. Un approccio, questo, che si oppone spesso alla concretezza e alla solidità delle donne verde, ma che trova i sui modelli in chi invece di inserirsi nel mercato del lavoro, lo modifica con idee nuove. È facile quindi riconoscere in questa visione chi, studiando, si prepara ad affrontare il mondo professionale.

In opposizione all’energia delle donne rosse, troviamo poi il 16.7% di italiane Blu che ricerca la soddisfazione nella pace e nella tranquillità. La sicurezza e la stabilità rappresentano per queste donne i valori principali. L’equilibrio è sicuramente il loro obiettivo e insieme il loro mood verso al vita, e anche per questo appartengono al profilo le donne che hanno scelto di lavorare part-time, proprio per conservare quell’equilibrio tra vita privata e professionale che le donne tanto ricercano.

In ultimo troviamo le donne Gialle (13.6% delle intervistate), rappresentate dalla spinta verso la socialità. In questo momento di crisi, quindi, queste donne italiane sostituiscono ai valori tradizionalmente più concreti, l’attenzione verso la relazione umana, vissuta come unica strada verso la realizzazione. Essere amate diventa priorità rispetto al successo o al denaro e caratterizza principalmente le donne che, come le blu, prediligono un lavoro part-time per conservare il tempo per i propri cari.

Nella realtà concreta, la personalità umana si può paragonare ad un bouquet di fiori di colori diversi, con prevalenze che cambiano nel corso della vita – ha commentato la dottoressa Paola Santagostino, Psicologa e Psicoterapeuta, specializzata in psicologia dei colori. Come ben sottolinea Luscher nei suoi lavori, l’ideale è sviluppare una personalità a 4 colori che sappia armonizzare serietà e passione, tranquillità ed espansione, rigore e creatività per realizzare il massimo potenziale.

La ricerca di Special K – continua la dottoressa Santagostino – indica che le donne italiane si stanno muovendo in questa direzione, cercando un equilibrio tra diversi aspetti, primo fra tutti quello tra la vita professionale e quella privata. Lo dimostra quel 90% di donne che traggono soddisfazione nel crescere i figli – cosa che richiede il rosso dell’amore, il blu della tenerezza e il verde della perseveranza – e che fa parte della sfera più intima degli affetti privati e che l’86% dia grande importanza anche alla propria carriera professionale – che implica il rosso dell’azione, il giallo dell’affermazione di sé e il verde della concretezza – e che fa parte quindi della sfera più estroversa della realizzazione pubblica.

La preferenza di colori delineata dalle donne italiane va letta come un orientamento concreto, un’aspirazione e un indicatore di direzione. Non stupisce affatto che in questi tempi di crisi venga privilegiato il valore della “stabilità” e la scelta prevalente ricada sul colore verde.

E’ particolarmente interessante invece che al secondo posto venga il rosso a indicare che l’azione è ritenuta il mezzo principale per farsi strada nella vita di oggi, rosso è anche sentimento e passione che da sempre hanno particolarmente toccato il cuore femminile, ma indica comunque una attitudine attiva e coraggiosa nell’affrontare le difficoltà che è molto distante dal vecchio stereotipo culturale della donna debole e passiva.

Altrettanto significativa è la forte preferenza per il viola che nello schema di Luscher rappresenta sì la creatività e la fantasia, ma indica anche un interesse per aspetti più spirituali della vita; il giallo e il blu  sono invece preferiti da chi ha fatto la scelta di un lavoro part-time per poter coltivare anche la sfera delle relazioni private amicali e sociali.

Nel complesso i risultati sono ben bilanciati – conclude la dottoressa Santagostino – ma spicca come dato auspicioso per il nostro futuro collettivo, il desiderio delle donne italiane di evolversi e di acquisire nuove capacità e il valore dato alla creatività e all’immaginazione: senza questi aspetti una società sarebbe destinata a rimanere immobile.