Nel corso dell’11° Congresso nazionale della Società Italiana della Contraccezione (SIC), dal titolo “La donna al centro della scelta contraccettiva”, svoltosi a Taormina, Franca Fruzzetti, responsabile dell’ambulatorio di endocrinologia ginecologica dell’ospedale universitario Santa Chiara di Pisa, è diventata la prima presidente donna della SIC, a 15 anni dalla fondazione della Società Italiana della Contraccezione.

Franca Fruzzetti succede ad Antonio Cianci alla guida della Società scientifica, che, dal 2004, fa una corretta informazione ed educazione ad una sessualità sicura e consapevole.

Sono felice per questa nomina ed orgogliosa, come ginecologa e come donna. – ha detto la Fruzzetti – Credo molto nella mission della SIC e voglio, fin da subito, fare in modo che i messaggi, che, da anni, portiamo avanti con decisione, siano ancor più efficaci e raggiungano più giovani possibile. In questo i nostri canali social ci stanno aiutando molto e oggi possiamo vantare un pubblico variegato e fedele che cresce giorno dopo giorno.

La SIC negli ultimi anni ha fatto passi da gigante ed è stata capace di raggiungere tantissimi giovani, ma non solo, in particolare sul tema della contraccezione e di una sessualità consapevole. La società scientifica ha saputo diventare un punto di riferimento anche per tanti colleghi e operatori del mondo sanitario.
La contraccezione in Italia, però, continua ad essere poco diffusa perché è poco conosciuta: occorre, quindi, non stancarsi di fare informazione, farne di più, chiara e capillare.
La contraccezione, lo ribadiamo, è una scelta ed un diritto, oggi più che mai ampio e personalizzabile, che può andare incontro davvero alle necessità di ogni donna, allo stile di vita e alle abitudini di coppia. Occorre cominciare dal dialogo e dalla fiducia tra il ginecologo (figura di riferimento nel momento della scelta) e la donna che consente di stabilire un rapporto sereno e complice indispensabile per contrastare i pregiudizi sui metodi contraccettivi e rispondere alle richieste di ogni donna.
Nel corso del congresso è stato ribadito che è importante diffondere una cultura consapevole di prevenzione in ambito sessuale, per superare tabù e barriere all’utilizzo della contraccezione. Quella ormonale spaventa ancora, ingiustificatamente. Aumento di peso, calo del desiderio, gonfiore erano effetti secondari di vecchie formulazioni, oggi i prodotti disponibili sono ben tollerati, sicuri e con benefici extra contraccettivi da non ignorare sia nel controllo del ciclo mestruale che della sindrome premestruale, ma anche contro iperandrogenismo ed endometriosi, ma soprattutto quando si parla di protezione oncologica, con la dimostrata importante riduzione del rischio di tumori dell’ovaio, dell’utero e del colon-retto.

Info: www.sicontraccezione.it

Giovanni Scotti