Tam Pass è un’applicazione (e sito internet) dedicato a chi deve prenotare velocemente un tampone per il Covid 19.
Aiuta i cittadini in caso di mancanza di Green Pass.
Ideata da Michele Bonechi, fiorentino classe 1987, assieme al suo team di programmatori, “Tam Pass” è sbarcata da poco in tutti gli e-store e sul web (www.tampass.it) con la finalità di rendere più agevole l’accesso alle prenotazioni dei tamponi antigenici per i cittadini e una vita meno stressante alle oltre 19mila farmacie che ci sono in Italia.
Il funzionamento è semplicissimo: basta scaricare l’app, cercare una farmacia nelle vicinanze, scegliere data e ora a seconda delle disponibilità del calendario e recarsi nella farmacia scelta per seguire il tampone antigenico.
«Senza entrare nel merito delle decisioni di ogni singolo individuo – racconta Bonechi -, quando è stata approvata la Legge che ha reso il green-pass obbligatorio per accedere ai luoghi di lavoro e sono iniziate le prime critiche da parte di alcuni gruppi di persone ci siamo domandati: ok, ma se un cittadino che non vuole la certificazione verde e deve sottoporsi a tampone ogni 72 ore, come fa?
Prenotare un tampone, chiedetelo a qualsiasi farmacista, è diventato uno stress; decine e decine di telefonate ogni giorno intasano i telefoni delle farmacie da parte dei cittadini.
Aggiungiamoci che, dal 15 ottobre, chi non vuole, per qualsiasi ragione, avere il green-pass deve per forza sottoporsi a un tampone ogni 72 ore per andare al lavoro, i problemi legati alla gestione delle prenotazioni sono lampanti. Così è nata l’idea dell’applicazione».
Prenotare un tampone, chiedetelo a qualsiasi farmacista, è diventato uno stress; decine e decine di telefonate ogni giorno intasano i telefoni delle farmacie da parte dei cittadini.
Aggiungiamoci che, dal 15 ottobre, chi non vuole, per qualsiasi ragione, avere il green-pass deve per forza sottoporsi a un tampone ogni 72 ore per andare al lavoro, i problemi legati alla gestione delle prenotazioni sono lampanti. Così è nata l’idea dell’applicazione».
Ma non solo: le proteste degli autotrasportatori degli ultimi giorni hanno ulteriormente stuzzicato l’immaginazione del gruppo di lavoro di Tam Pass:
«Un autotrasportatore o una persona che, per lavoro, viaggia molto in auto e non ha nessuna intenzione di possedere il green-pass, come fa a trovare una farmacia in zone che magari non conosce e a prenotare un tampone perché gli serve per andare a cena o per recarsi nelle aziende con cui collabora?
Con Tam Pass cerca nella città in cui si trova tutte le farmacie esistenti e verifica in un attimo dove c’è disponibilità per effettuare rapidamente un tampone».
L’applicazione, oltre a facilitare la vita ai cittadini, aiuta anche le strutture sanitarie che hanno a disposizione uno strumento di prenotazione veloce, sicuro, agile, snello e, soprattutto, capace di sgravare l’attività di prenotazione telefonica che si sta facendo, giorno dopo giorno, sempre più complicata e snervante:
«È questo il vero valore aggiunto di Tam Pass –conclude Bonechi-: consentire agli utenti di evitare lunghe attese al telefono e ai farmacisti di svolgere la propria professione invece di rispondere al telefono».
«Un autotrasportatore o una persona che, per lavoro, viaggia molto in auto e non ha nessuna intenzione di possedere il green-pass, come fa a trovare una farmacia in zone che magari non conosce e a prenotare un tampone perché gli serve per andare a cena o per recarsi nelle aziende con cui collabora?
Con Tam Pass cerca nella città in cui si trova tutte le farmacie esistenti e verifica in un attimo dove c’è disponibilità per effettuare rapidamente un tampone».
L’applicazione, oltre a facilitare la vita ai cittadini, aiuta anche le strutture sanitarie che hanno a disposizione uno strumento di prenotazione veloce, sicuro, agile, snello e, soprattutto, capace di sgravare l’attività di prenotazione telefonica che si sta facendo, giorno dopo giorno, sempre più complicata e snervante:
«È questo il vero valore aggiunto di Tam Pass –conclude Bonechi-: consentire agli utenti di evitare lunghe attese al telefono e ai farmacisti di svolgere la propria professione invece di rispondere al telefono».