Il progetto “Melanomi, le differenze contano. Parliamone insieme”, l’iniziativa dei pa- zienti per i pazienti, realizzata con il patrocinio di IMI – Intergruppo Melanoma Italiano, fa tappa all’ Istituto Europeo di Oncologia. Al centro la svolta nella cura e nella ricerca, grazie ai successi della terapia a bersaglio molecolare e dell’immunoterapia

Il progetto “Melanomi, le differenze contano”, promosso da Novartis in collaborazione con i centri ospedalieri di riferimento sul territorio italiano e con le associazioni pazienti A.I.Ma.Me. (Associazione Italiana Malati di Melanoma) e MIO (Melanoma Italia Onlus), offrirà ai pazienti e alle loro famiglie momenti di dialogo e confronto con gli specialisti.
E’ il terzo tumore più frequente sotto i 50 anni con un’incidenza nella popolazione che nel tempo è aumentata fino a sfiorare la soglia dei 14 mila casi nel 20171; Stiamo parlando del melanoma, un tumore insidioso di cui esistono diversi sottotipi, ciascuno con caratteristiche e quindi percorsi diagnostico-terapeutici differenti. Forse è anche per questo che i pazienti ed i loro familiari chiedono di avere una maggiore chiarezza di informazione necessaria per affrontare la malattia.
Proprio per andare incontro a queste esigenze di conoscenza che influiscono in maniera significativa sulla quotidianità durante o dopo una cura, torna il progetto “Melanomi, le differenze contano”, il ciclo di incontri aperto a tutti, promosso da Novartis con il patrocinio di IMI – Intergruppo Melanoma Italiano: il 18 aprile fa tappa all’Istituto Europeo di Oncologia di Milano.
Partito nel 2016, il progetto ha finora coinvolto 11 centri ospedalieri in tutta Italia e visto la partecipazione di oltre 700 tra pazienti e care-givers.

IEO è felice di ospitare questo incontro, che è prima di tutto occasione preziosa di confronto con i bisogni dei pazienti, ma anche una presa di coscienza dei risultati raggiunti nella lotta al melanoma – dichiara Pier Francesco Ferrucci, Direttore Unità di Oncologia sul Melanoma IEO. – Negli ultimi anni, soprattutto grazie ai progressi della terapia a bersaglio molecolare e dell’immunoterapia, la prognosi del paziente con melanoma è enormemente migliorata, e oggi, con l’aiuto delle più avanzate tecnologie diagnostiche e terapeutiche, possiamo offrire cure con i farmaci più innovativi, che hanno mostrato di essere efficaci anche nei casi più critici. In particolare, la ricerca clinica ha aperto nuove frontiere ed in IEO abbiamo in corso diversi studi in cui crediamo molto: lo studio FOCUS, che utilizza un particolare catetere che isola il fegato ed è dedicato ai pazienti con metastasi epatiche da melanoma oculare; lo studio COMBI-I di combinazione tra immunoterapia e terapia a bersaglio molecolare dedicato ai pazienti che presentano la mutazione genetica BRAF. A breve partiranno uno studio adiuvante nei pazienti ad alto rischio di recidiva ed uno neoadiuvanteper favorire una chirurgia radicale: ci affacciamo verso una nuova prospettiva di cura di questa patologia. La nostra ricerca è sempre in fermento. In particolare, abbiamo identificato uno specifico algoritmo basato su dati ematochimici disponibili con un semplice prelievo di sangue, in modo da selezionare i pazienti capaci di rispondere meglio all’immunoterapia ed abbiamo avviato un programma di raccolta di materiale biologico (sangue, tessuto, urine e feci) in vari momenti della malattia e della terapia, in modo da valutare le interazioni tra i vari distretti, in seguito alle modificazioni biologiche indotte dalla malattia e dalla terapia”.

Melanomi, le differenze contano è un progetto molto importante perché ampliare la consapevolezza su melanoma, prevenzione e cura non è mai abbastanza” – sottolinea Chiara Puri Purini, fondatrice e vicepresidente dell’associazione Melanoma Italia Onlus. – A questi incontri, infatti, oltre al paziente che ha già ricevuto sia la diagnosi che le prime informazioni, sono presenti anche i famigliari o comunque le persone che si prenderanno cura di loro. Proprio per questo, è fondamentale che tutti siano consapevoli di cosa sia il melanoma, di come sia possibile prevenirlo e quali siano i trattamenti possibili”.

Molto apprezzato durante le scorse edizioni, anche quest’anno durante gli incontri sarà presente uno street artist, che raccoglierà le tematiche emerse durante la discussione, conferendo loro l’originalità e l’immediatezza della veste grafica.
Un ulteriore strumento messo a disposizione dal progetto è l’app Melanomi, disponibile su Play Store e App Store: un alleato digitale pensato per essere ancora più vicino ai pazienti, che raccoglie le informazioni sulla malattia, gli stili di vita e i bisogni psicologici emersi durante gli incontri con i medici.