Si è svolto presso il Teatro Franco Parenti di Milano la giornata organizzata da Amadeus per parlare delle sfide della Travel Industry e del difficile equilibrio con l’evoluzione tecnologica : il Travel Technology Day 2015 (#TTDAY15) .

Amadeus offre al settore dei viaggi e del turismo una gamma completa di prodotti che, integrando tecnologia nelle soluzioni di distribuzione, IT, punti vendita e altro, consente ai clienti di trarre vantaggio dalla tecnologia stessa e trasformarla in vantaggi per il loro business.

Dopo l’apertura del comico Bergonzoni ha introdotto i lavori  l’Amministratore delegato di Amadeus, Francesca Benati, per presentare i dati della Travel Industry  nel mondo e successivamente Il direttore Marketing  Tommaso Vincenzetti per rilevare il risultato del report “Future Traveller Tribes 2030”, commissionato da Amadeus a Future Foundation, che rivela le abitudini, i trend e i comportamenti d’acquisto del viaggiatore del futuro. Aumentano i cluster che identificano i consumatori in base alla visione ed i comportamenti, saranno infatti ben sei le tribù pronte a viaggiare per il globo: si va dai Forzati del Viaggio, cui si contrappone il comportamento opposto dei Cacciatori di Gratificazioni, ai profili dei Puristi Culturali, ai Viaggiatori Etici, ai Fan della Semplicità fino agli Accumulatori di Esperienze Social.

 Dal report inoltre emerge un interessante trend, trasversale rispetto alle varie tribù: una crescita proporzionalmente più accentuata dell’interesse verso i beni esperienziali, rispetto ai prodotti materiali. L’esperienza al centro di tutto con una tendenza che sottolinea come il viaggiatore del futuro sarà guidato dai più svariati intenti , da quelli umanitari a quelli legati ai social network , da quelli etici a quelli solo finalizzati al relax.  Lo stile di viaggio, le caratteristiche della tribù, sono il motore che spinge a preferire una certa modalità o preferenza di viaggio o destinazione.

“Guardando indietro di 15 anni, è evidente il contributo dei player del settore dei viaggi in termini di innovazione e influenza sulle scelte dei viaggiatori – ha concluso Francesca Benati. E anche oggi, guardando in avanti di 15 anni, al 2030, è chiaro che il cambiamento potrà solo che accelerare. Con questo assunto in mente, comprendere l’emergere delle “tribù di viaggiatori” sarà vitale per tutti i fornitori, buyer e venditori nei prossimi anni. In questo modo, potremo essere certi che vengano prese le giuste decisioni di investimento. La nostra ricerca mostra che non solo il tipo di esperienza richiesta dai viaggiatori nel 2030 rispetto al 2015, ma anche il modo in cui i viaggiatori comprano e interagiscono con il resto del settore sono destinati a cambiare. Nei prossimi 15 anni il desiderio di condividere esperienze di viaggio sarà profondo, così come crescerà l’impatto delle azioni di “sharing” rispetto all’ispirazione e ai trend d’acquisto. I consumatori dei mercati maturi stanno approcciando un’era post-materiale, e noi ci aspettiamo un focus maggiore sull’esperienza, e in secondo luogo sull’etica, sia ambientale che sociale, per influenzare significativamente le scelte e i comportamenti di viaggio”.

 Prima dell’interessante tavola rotonda che ha visto i principali leader del settore confrontarsi sul tema della giornata, Tommaso Vincenzetti  (nella foto) ha voluto rimarcare  che :

“ Innovazione è diverso da Tecnologia ma è uguale a Stato mentale”  in quanto solo una rivoluzione culturale che deve partire dall’interno delle aziende (gli AD diventeranno Amministratori Digitali) sarà in grado di garantire quel giusto equilibrio tra offline e online che permetta alla multi-canalità di rispondere alle richieste del consumatore,  non solo inseguendo i trend ma cercando di influenzarli senza resistere al cambiamento sociale in atto.

In questa sede non è possibile sintetizzare gli interventi degli ospiti ma vi invitiamo a scoprirli sul sito www.today.it  e concludiamo con la frase significativa del giornalista Beppe Severgnini che ha chiuso gli interventi della giornata: “Cambia se non vuoi essere cambiato” in risposta a tutte le categorie che vorrebbero immobilismo e non reagiscono al cambiamento.

Monica Basile