Ho capito compiutamente chi sono gli italiani.
L’ho compreso bene ieri sera seguendo la trasmissione Virus, il talk show politico di Rai Due condotto da Nicola Porro vice direttore de “Il Giornale”.
Il tema della puntata era incentrato sulla criminalità che colpisce la gente comune, quindi i cosiddetti reati minori come furti , furti in abitazione, scippi, rapine, ecc., la cosiddetta microcriminalità, che per le vittime di tali reati tanto micro non è perchè ferisce nell’intimità, negli affetti, nel senso di sicurezza e tranquillità della singola persona.
Come possa essere definita microcriminalità questo genere di reati è, e rimarrà un mistero, visto che spesso, purtroppo, questi atti criminali sfociano in reati molto più gravi come l’omicidio.
Un esempio eclatante è accaduto in provincia di Vicenza , a Nanto, dove nel corso di una rapina ai danni di una gioielleria, perpetrata da una banda di 5 criminali armati di kalashnikov che sparavano ad altezza uomo, un benzinaio è intervenuto per difendere la commessa del negozio e i passanti terrorizzati, imbracciando il proprio fucile da caccia e sparando alle gambe di uno dei rapinatori che, dopo poco, durante la fuga, è morto dissanguato. Ora il benzinaio è indagato per eccesso colposo di legittima difesa.
Un’accusa che ha suscitato l’indignazione della popolazione locale, ma anche la solidarietà della comunità che ritiene il benzinaio un vero eroe dei nostri tempi, una persona che ha messo a repentaglio la sua incolumità per difendere chi era in serio pericolo di vita.
Tra gli ospiti del programma, con le consuete prese di posizione antitetiche e esponendo le solite teorie e soluzioni più o meno efficaci per cercare di risolvere o limitare il fenomeno, spiccavano per “originalità” il professore Caruso docente all’università di Catanzaro, ex rappresentante dei no global, il neurologo Rosario Sorrentino, e un “novello scrittore” di origine angolana Antonio Dikele Distefano lodato e apprezzato dal conduttore (che faceva inquadrare il libro facendo un bella pubblicità gratuita) che lo ha definito il nuovo fenomeno dell’editoria italiana, grazie al libro “Fuori piove dentro pure passo a prenderti” un best seller. Un nuovo Fabio Volo per alcuni critici.
Ebbene il “nuovo Dante Alighieri”, il neo “Alessandro Manzoni” con il suo capello Avana ben calato sulla fronte, (in ogni foto pubblica indossa sempre un copricapo), che fa tanto “personaggio”, che fa tanto intellettuale, ci spiegava che siamo un popolo di razzisti, xenofobi, anacronistici, buzzurri perchè abbiamo paura dell’immigrazione, perchè identifichiamo certi reati con certe popolazioni straniere , perchè non capiamo che ricchezza ci stia portando l’immigrazione, che noi non sappiamo integrare e valorizzare (evidentemente non è il suo caso visto che a soli 22 anni ha un contratto editoriale con Mondadori che ha pubblicato il suo libro, ma è una cosa normale visto che Dikele Distefano è e sarà il nuovo Pirandello, il nuovo Moravia; mi inchino e mi prostro a sua altezza la Letteratura), e che siamo un popolo analfabeta e zotico che legge solo la Gazzetta dello Sport.
A sostegno di questa mirabile tesi si sono uniti il neurologo Sorrentino, che ci spiegava che la nostra paura per i reati contro il patrimonio sono il frutto del bombardamento mediatico di certe notizie, e l’ “eminente” professore no global Caruso che definiva i rapinatori di Vicenza armati di kalashnikov come il frutto del disagio sociale che pervade la nostra società e che non sono altro che dei “disadattati” figli del degrado che hanno avuto durante la loro esistenza.
In sostanza, secondo questi eminenti rappresentanti della cultura, del mondo accademico, la neo intellighenzia italica, noi italiani, giovani o anziani, siamo dei cavernicoli, non al passo coi tempi, così ottusi che non abbiamo nemmeno il diritto di difendere la nostra proprietà o la nostra vita.
Anzi, probabilmente siamo anche parassiti perchè “sfruttiamo” certi servizi essenziali come scuola, sanità, forze dell’ordine, trasporti, pagati non con le nostre tasse, e dal lavoro di generazioni di italiani, ma solo con le tasse dei nuovi “arrivati” vera e unica ricchezza del nostro disgraziato, sfruttatore, approfittatore Paese. E se poi certi servizi non sono garantiti e ci dobbiamo difendere da soli allora oltre ad essere parassiti siamo anche delinquenti della peggior risma.
Capito?
Cari connazionali, siete degli ingrati, e se vi rubano in casa, vi scippano, vi massacrano di botte, vi sequestrano, attentano alla vostra vita e alla vita dei vostri cari, e magari vi derubano di quei pochi averi che possedete dopo anni di sacrifici o che magari sono l’unica vostra risorsa vivendo con un misero stipendio o una misero assegno pensionistico, non lamentatevi perchè siete persone insensibili e ciniche che non comprendono il disagio dei rapinatori e dei criminali di qualunque nazionalità siano, soprattutto, poi, se stranieri e provenienti da nazioni più povere della nostra; inoltre non osate farvi venire il “mal di fegato” ad ascoltare queste tesi di questi illuminati intellettuali, di questi fari della civiltà che rischiareranno la nostra epoca, null’altro che un neo, buio e oscurantista “medioevo”, perchè poi rischierete di dover far ricorso a cure mediche, assistenza sanitaria di cui non avete diritto visto che sono frutto dello sfruttamento dei “nuovi Italiani”.
Certo, si potrebbe anche continuare a vivere da ignoranti e non guardare certe trasmissioni, e con un click sul telecomando cambiare canale e seguire qualche altro programma perdendo queste lezioni di cultura, neurologia, psicologia, psichiatria, e di vera civiltà.
Giusto, giustissimo, ma poi si rischia la narcolessia e il coma profondo seguendo l’ennesimo intervento dell’ onnipresente On. Bonafè che fa fuoriuscire dalla sua bocca il consueto refrain mandato a memoria dalle riunioni del suo Partito che ripete meccanicamente rispondendo a qualunque domanda le si ponga.
Decidete voi, cari Italiani, se sia meglio un epatite o il coma ?
Ah ovviamente le cure mediche sono a carico vostro, non vorrete continuare a comportarvi da parassiti, ingrati, approfittatori e affamatori del globo terracqueo. 
Massimo Puricelli
Legnano(MI)