1 paziente su 10 viene danneggiato in ambito ospedaliero. In circa la metà dei casi, il danno sarebbe stato evitabile


“Se è vero che molte strutture sono veri esempi di efficienza e molti sanitari svolgono il proprio lavoro in maniera impeccabile, non possiamo voltare lo sguardo di fronte ad uno scenario in cui ogni 10 persone che si affidano alle cure mediche ospedaliere, una ne rimanga danneggiata, a volte gravemente. – ha commentato l’Avvocato Lucia Spadoni dello Studio Legale Chiarini, esperta in tema di malpractice sanitaria – C’è molto da fare per migliorare le condizioni di sicurezza dei pazienti a livello globale, considerato che ogni anno si perdono 64 milioni di anni di vita per invalidità e morte. L’adozione di opportune ed efficaci strategie di prevenzione è indispensabile, ma è anche necessario informare i pazienti sui loro diritti e su cosa debbano “pretendere” da una struttura sanitaria. La sicurezza dei pazienti si basa, indubbiamente, su una adeguata e continua formazione degli operatori sanitari, ma resta fondamentale anche la partecipazione del malato al proprio percorso clinico, a qualsiasi livello esso si svolga.”