Esperti Europei esaminano gli studi scientifici internazionali

Troppa confusione e troppe posizioni di parte che ostacolano una comprensione oggettiva sulle e-cigarette. Le notizie di questi giorni evidenziano due schieramenti, uno permissivo e per certi versi entusiasta (Veronesi e collaboratori), l’altro preoccupato e sul filo della condanna esplicita (Ricciardi e l’ISS) ispirandosi alle recenti enunciazioni dell’OMS che ribadisce la necessità estendere i divieti di fumo anche ai vaporizzatori, e le preoccupazioni relative alla tutela dei giovanissimi.

Le e-cig sono un fenomeno importante che interessa in Italia circa 805mila persone (il 70% dei quali maschi e il 14% giovani nella fascia di età 15-24). Il 66% fuma con nicotina mentre il 33% sceglie la versione con aromi. Sul totale degli utilizzatori il 18,8% ha abbandonato completamente le sigarette tradizionali e il 41,8% ha ridotto il consumo di tabacco. Gli ex utilizzatori sarebbero il 3,2% di tutti gli adulti (dati ISS 2014).

Sui vaporizzatori (questo è il termine più appropriato per definirli) si è detto tutto e il contrario di tutto tra entusiasmi e condanne.  Per questo motivo l’Agenzia Nazionale per la Prevenzione (www.prevenzione.info), con la Consulta sul Tabagismo, presieduta dal Prof. Girolamo Sirchia, ha interrogato le fonti della ricerca internazionale lavorando con gli specialisti europei del “Tobacco Control” che operano una periodica rassegna degli studi, pubblicando gli aggiornamenti su www.treatobacco.net a disposizione di ricercatori e tabaccologi.

Il risultato è un accurato Report degli studi prodotti fino ad oggi sulle “sigarette elettroniche”. Una summa che permette di avere maggiore chiarezza al di la di ogni posizione preconcetta.

In linea di principio si attendono ulteriori indagini e forti evidenze, ma i vaporizzatori hanno già un ruolo nella riduzione del danno e le carte in regola per essere utilizzate da operatori nei trattamenti del tabagismo. E’ quanto emerge dagli studi ad oggi disponibili ed esaminati. Importante (e raccomandato per tutti gli studi) è fare sistematicamente un raffronto con i dati già noti sui danni del tabacco alla salute, all’economia e all’ambiente.

Il Dossier di “Treatobacco.net” – spiega il presidente di ANP, Prof. Giacomo Mangiaracina – viene fornito alla Stampa in versione integrale e in fact sheet con l’augurio che serva a fare chiarezza, a evitare luoghi comuni, e soprattutto sgombrare il campo da opinioni personali, che nulla hanno a che vedere con il dettato della ricerca scientifica. Incidono solo negativamente sulle opportunità e sulle possibilità di contrastare la vera piaga mondiale, quella del tabacco“.