L’esilarante commedia “La Fortuna si diverte” di Athos Setti interpretata con passione e professionalità dalla compagnia I Nemonef di Elena Sansone

 

Dante Alighieri che da i numeri al lotto, chi lo avrebbe mai detto !
Eppure Il sommo poeta nella commedia “La fortuna si diverte” è diventato l’indovino del protagonista, Pasquale, che in sogno riceve i numeri che gli consentono una vincita di una discreta somma di denaro, ben quattrocento milioni delle lire di un tempo!
Tutto bene direte… e invece no, quei numeri che hanno fatto la sua fortuna, consentendo a lui e alla sua famiglia di cambiare vita ed acquistare un lussuoso appartamento a Napoli, sono anche quelli del suo tragico destino: contengono infatti la data della sua morte.
Una tranquilla famiglia campagnola, con moglie sempre pronta a rimproverare tutti, una figlia innamorata di un ragazzo abbonato, Carolina che dispensa perle di saggezza e tanti personaggi che ruotano intorno al protagonista.

Da quel momento il pover’uomo non avrà più pace, da un lato i suoi congiunti che spendono e spandono e dall’altro la sua angoscia per doversi preparare a lasciare questo mondo, proprio adesso che aveva raggiunto il benessere tanto agognato. Attraverso dialoghi e situazioni esilaranti, come la preparazione in ogni dettaglio del prossimo funerale, la vicenda si sviluppa fino all’immancabile colpo di scena finale.A Napoli “La Fortuna si diverte” … al Teatro Don Bosco

 

La commedia è stata scritta nel 1933 da Athos Setti, livornese di nascita, uno dei più importanti autori italiani di commedie, che era  grande amico ed estimatore di Eduardo De Filippo, il quale nel 1936 su questo tema  realizzò il film ambientato a Napoli – invece che in Toscana  come nel testo originario – intitolato “Sogno di una notte di mezza sbornia”. L’Opera è conosciuta anche come “L’agonia di Schizzo” e fu tenuta in cartellone dalla compagnia di Eduardo De Filippo per circa trenta anni.A Napoli “La Fortuna si diverte” … al Teatro Don Bosco

 

Ettore Petrolini nel 1934 portò in scena la commedia in romanesco con il titolo “La fortuna di Cecè”, mentre Angelo Musco la interpretò in siciliano con il titolo: “La Profezia di Dante”.

la commedia conserva una “teatralità”, particolare, sembrando quasi che fosse stata scritta per i nostri tempi e non per il 1925, la principale caratteristica è la sua vivacità con un ritmo incalzante delle trovate comiche, pur in un contesto sociale diverso ma sempre attuale, ricordando che “signori si nasce e non si diventa”.

Un classico dunque della risata “La Fortuna si diverte”, una commedia brillante che fu considerata dai critici teatrali dell’epoca tra le più esilaranti e una delle migliori commedie che trovano nella radio i loro estimatori.

La compagnia  “I Nemonef” di Elena Sansone ha presentato “La fortuna si diverte” al teatro Don Bosco di Napoli, in via Don Bosco, che come ha dichiarato il regista Renato De Paola che con cura e pazienza ha diretto il lavoro con tanta professionalità: “ una commedia esilarante che dimostra come la suggestione possa condizionare la vita di un uomo e della sua famiglia”.

Questo il commento a caldo di Elena Sansone:”Io e Renato De Paola abbiamo scelto questa commedia perché è molto divertente, eravamo convinti che il pubblico si sarebbe divertito, inoltre ci vuole un pizzico di fortuna nella vita per cambiare almeno di poco la nostra condizione”.

A Napoli “La Fortuna si diverte” … al Teatro Don Bosco

Elena Sansone

Per Aldo Rossi, che ha interpretato il protagonista, Pasquale:”Ho vissuto la trama con molta intensità poiché è una storia  che potrebbe anche essere reale in quanto ai tempi di oggi c’è ancora chi crede alla realizzazione dei  sogni, alle occasioni e alle opportunità. Ho messo nell’interpretazione molta passione, trasporto e attenzione, spero di essere riuscito a trasmettere il messaggio al pubblico che ha applaudito anche a scena aperta e ha riso di gusto”.

Ma ci chiediamo quale il messaggio trasmesso al folto pubblico in platea ?  probabilmente è racchiuso nella battuta della ricamatrice Carolina, alias Rita Tripoli:”  Anche mio marito, buon’anima, quando non aveva voglia di lavorare faceva lo stravagante. Parlava coi quadri attaccati al muro, diceva che si sentiva andar via di cervello… Io che allora non conoscevo gli uomini, ero molto impensierita. Tanto è vero che avevo deciso di portarlo  a  Firenze  da uno  specialista.  E  invece…fingeva di essere malato per non far nulla !”

Quanta dell’antica filosofia napoletana in queste parole.
Questi gli attori: Pasquale:  Aldo Rossi; Filomena:   Elena Sansone; Gina:   Carmen   Cappa;
Arturo:  Roberto  Merola; Carolina:  Rita  Tripoli; Rosina:  Francesca  Borriello; Jack:  Dario Todaro; Capatosta:  Maurizio  Ceraudo; Aglietiello:  Riccardo  G. Grassitelli; Dottore:  Renato De Paola; Carmela:  Anna  Garenna; Giovanni:  Geppino Noviello; Assunta:   Erika Rinaldi.
Direzione Artistica:  Elena  Sansone; Direzione Scenica:  A. Esposito; Scene:  G. Razzino; Luci:  delt; costumi:  Esa mode; Ripresa video: F. Starita.

Dimenticavamo, ma quali sono i fortunati numeri che consentono alla famiglia di Pasquale di cambiare vita ? 8-13-65-90, meglio giocarli al lotto, non si può mai sapere.

 

Harry di Prisco