A palazzo Fibbioni, a L’Aquila, è stato presentato il 26 maggio il progetto Un ostello in ogni città! pensato per veder crescere di nuovo il turismo italiano dopo anni di stasi. Il fine è rilanciare l’economia del turismo e del suo indotto nel Belpaese e nelle sue varie realtà territoriali e far tornare l’Italia meta preferita a livello mondiale.

Tutto è incominciato dall’intesa Aig (Associazione italiana alberghi per la gioventù) e Anci (Associazione nazionale Comuni d’Italia). Che cosa si intende fare? Promuovere nelle sedi istituzionali, e in ogni altra occasione ritenuta opportuna, il turismo giovanile e il patrimonio storico, artistico, culturale e ambientale italiano. Ciò, in particolare, sensibilizzando le amministrazioni comunali, sul modello di accoglienza legato agli ostelli per la gioventù.
La discussione in merito a questo progetto, e in particolare alle prospettive per l’Abruzzo ed il suo capoluogo, si è svolta in una conferenza stampa cui hanno preso parte il presidente Anci-Abruzzo, Luciano Lapenna, il segretario nazionale di Aig, Carmelo Lentino, e il responsabile della Comunicazione e dei progetti culturali Aig, Roberto Messina.
Roberto Messina, curatore del libro “La via degli ostelli” (Rubbettino) dedicato al fondatore di Aig, Aldo Franco Pessina, ha posto in essere una breve introduzione sulla lunga storia e le specificità di Aig.
In seguito, il segretario Aig Carmelo Lentino ha illustrato motivazioni, finalità e opportunità del progetto: si tratta di rafforzare la rete e attivare nuovi ostelli-alberghi per la gioventù in ogni realtà urbana italiana (ma anche al di fuori, nell’hinterland) giovandosi delle più varie formule di affiliazione, gestione diretta, affidamento, partnership privata o pubblico-privata, cooperativa.
In sintesi, viene presa in considerazione qualunque valida opzione possa ridare vita a strutture comunali e\o private in disuso, dimore storiche, edifici inutilizzati o abbandonati, da trasformare in moderne, accoglienti ed efficienti strutture di promozione turistica e culturale al servizio delle città, delle regioni e del Bel Paese. E’ una buona idea anche “spingere” strutture ricettive già esistenti, sia pubbliche sia private e più o meno operative.
Luciano Lapenna, presidente Anci Abruzzo, ha affermato di condividere motivazioni e obiettivi dell’iniziativa, e in uno spirito di dichiarata e piena disponibilità ha evidenziato il forte interesse perché questo progetto decolli in Abruzzo, compiaciuto del fatto che, proprio dall’Abruzzo, Aig abbia pensato di far partire e rendere operativo questa lodevole iniziativa.
Si è poi parlato anche degli “Informagiovani”: si tratta di sportelli di informazione per le attività giovanili, il lavoro, il tempo libero, la formazione, la vita sociale, istituiti in Italia a fine anni Ottanta e poi non più sostenuti, tranne qualche rara eccezione, dalle istituzioni nazionali e locali, quindi chiusi o fortemente ridimensionati nella loro preziosa attività. L’Aig – come ha spiegato Lentino riportando un messaggio di saluto del presidente nazionale di Aig, Filippo Capellupo (tra i protagonisti della nascita degli Informagiovani italiani e uno dei primi assessori alle politiche giovanili ad averli attivati nella città di Catanzaro) – per favorire il loro rilancio quali strumenti indispensabili per i giovani, ha deciso di ospitarli nelle proprie strutture e in quelle nuove che si aggiungeranno, con la prospettiva di organizzarli anche in questo caso “in rete” per l’intero territorio italiano.
Palazzo Fibbioni, citato talvolta come palazzo Fibbioni Lopez, a L’Aquila è dal 2015 sede del municipio. Era il palazzo principale dell’omonima famiglia il cui capostipite, Bertolomeo del Secco, si trasferì all’Aquila nel sedicesimo secolo dalla provincia di Novara, ricevendo qui il soprannome di Fibbione. L’edificazione del palazzo, peraltro, è riconducibile agli ultimi anni del sedicesimo secolo  (Giambattista Fibbioni, figlio di Bartolomeo vi abitava già nel 1578) ed è considerato uno dei primi esempi di architettura civile aquilana di stampo rinascimentale.