Adagio, il nuovo thriller di Sollima

Adagio è un film del 2023, diretto da Stefano Sollima, ambientato in una Roma dei nostri tempi, violenta  e criminale, su cui incombe un incendio molto esteso, dal valore simbolico, che sembra voler purificare la capitale da tanta crudeltà e violenza, in una catarsi neroniana. 

Si conclude, così, la cosiddetta “trilogia della Roma criminale”, iniziata con Romanzo criminale – La serie e Suburra.

Sì, Adagio è un film dove la violenza domina, con personaggi che hanno fatto del crimine la loro ragione di vita e con scene anche molto violente.
Il cast è formato da attori del calibro di Pierfrancesco Favino, Adriano Giannini, Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Francesco Di Leva, alcuni dei quali interpretano per la prima volta nella loro carriera personaggi del mondo criminale.
Notevole anche l’interpretazione dell’esordiente Gianmarco Franchini. 

Il film avvince lo spettatore, che si trova a trattenere il fiato nel seguire la trama, che si svolge nell’incessante ricerca del giovane Manuel, interpretato da Gianmarco Franchini, che conosce, suo malgrado, alcuni segreti inconfessabili della banda criminale.

Tra criminali spietati,  polizia corrotta e delinquenti che si spacciano per poliziotti Manuel si rivela indifeso, braccato com’ è da malviventi della peggiore specie. 

Sinossi di Adagio 

Adagio, film diretto da Stefano Sollima, racconta la storia di Manuel, un ragazzo che vive con il vecchio padre, di cui si prende cura.
Intrappolato in una storia più grande di lui, viene adescato da una banda criminale che lo incarica di scattare delle foto compromettenti ad un famoso personaggio che durante un party si traveste, si droga e adesca minorenni.
Manuel, però, capisce di  trovarsi in una brutta situazione e fugge via senza portare a termine il lavoro.
Da quel momento in poi, quindi, sarà inseguito dai ricattatori che vogliono eliminarlo, perchè ormai è uno scomodo testimone,  e per salvarsi dovrà chiedere aiuto a due criminali amici di suo padre.  

Il messaggio che il film vuole fare passare, però, è che la vita può stupirci, lasciando talvolta uno spiraglio di speranza: si può sempre cambiare e alcune scene lo testimoniano, come quando Pierfrancesco Favino sacrifica la sua vita per salvare quella di Manuel, o quando il giovane Manuel fa un regalo al figlio di chi gli ha ucciso il padre.
Per voltare pagina e provare a seguire condotte di vita diverse da quelle dei propri genitori, dove il bene può essere una scelta.