AFRON Oncologia per l’Africa compie 8 anni e vuole incontrarti per raccontare cosa è riuscita a realizzare grazie ai fondi raccolti e come, in questi anni di attività, è diventata un riferimento per la popolazione femminile ugandese. Vi racconteremo anche del percorso intrapreso in Rwanda dal 2016.

Nel 2008 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato un allarme: “se non si interverrà tempestivamente con opportuni programmi di prevenzione e cura, l’Africa si troverà ad affrontare, entro il 2020, 13 milioni di nuovi casi di cancro e circa 1 milione di decessi l’anno”. In risposta a questa emergenza, nel 2010 un gruppo di medici specialistici dell’Istituto Regina Elena di Roma fonda AFRON
L’impegno di AFRON è rivolto alle donne e ai bambini affetti di cancro, perché vorremmo che ammalarsi in Africa non significhi necessariamente una condanna a morte dettata, più che dalla gravità della malattia, dalla povertà e dai pregiudizi culturali che trasformano il cancro in “una condanna divina”. La vision della onlus è il diritto alla salute e l’accesso alle cure oncologiche per tutti, senza distinzione di genere, razza, religione e provenienza geografica.
La mission è combattere il cancro attraverso la formazione del personale, l’informazione e la sensibilizzazione dei cittadini verso una malattia che si diffonde rapidamente ma praticamente sconosciuta e con la prevenzione, da sempre la cura migliore.
AFRON oggi opera in perfetta sintonia con le istituzioni diplomatiche e sanitarie locali avendo istituito eccellenti rapporti di collaborazione con l’ambasciata italiana a Kampala e quella ugandese a Roma, i cui rappresentanti, sensibili al problema della salute delle donne, spesso ospitano o si fanno promotori di eventi per calamitare l’attenzione su questa nuova piaga che affligge l’Africa.
Grazie all’impegno costante e ai risultati ottenuti, AFRON è stata inserita in network di organizzazioni nazionali e internazionali.
In questi otto anni, grazie ai volontari di AFRON sono state sensibilizzate 600.000 persone, offerti 15.587 screening ginecologici e senologici, coinvolti 34 medici volontari per fare formazione sullo staff medico-infermieristico locale e un medico ugandese ha potuto ottenere la specializzazione in ginecologica e ostetricia. AFRON ha inoltre contribuito a introdurre le cure chemioterapiche presso il Nsambya Hospital di Kampala e alla realizzazione della Family House per ospitare le donne affette da cancro durante i trattamenti.
In paesi come Uganda e Rwanda il cancro alla cervice uterina, che risulta il più diffuso, colpisce 46 donne su 100.000, di queste l’80% non riescono a sopravvivere. Il cancro alla mammella ha una sopravvivenza del 54% a 5 anni: non sopravvivono la metà delle donne colpite dalla malattia. In Italia, la stessa percentuale si attesta all’86%.
Nel mondo vengono diagnosticati ogni anno tra i 175 e 250 mila nuovi casi di tumori infantili, di cui l’80% si presenta nei paesi più poveri. Dei casi che si verificano in occidente, il tasso di sopravvivenza si attesta tra il 75 e l’85% .
In Uganda solo il 2% dei bambini inizia i trattamenti terapici in tempo utile per essere curato. Il 98% di piccoli malati riceve la diagnosi troppo tardi e le conseguenze sono quasi sempre fatali. L’enorme differenza di sopravvivenza tra l’occidente e l’Africa, sia nei tumori delle donne che in quelli infantili, è dovuta alla mancanza di informazione e alla povertà che generano diagnosi tardive. In Africa la maggior parte della popolazione vive con circa 1 dollaro al giorno, le cure oncologiche (chemioterapia, radioterapia, chirurgia) a totale carico dei malati, hanno un costo complessivo di circa 1.000 dollari.
AFRON intende combattere queste percentuali così drammatiche mettendo a disposizione le competenze dei propri esperti volontari e le risorse economiche reperite anche con una serie di iniziative.
Nel 2017 è stato raggiunto un risultato straordinario: è stato devoluto il 90,32% delle donazioni ai beneficiari, perché ogni donna sensibilizzata e visitata gratuitamente può significare una donna o un bambino salvati.
Prenotazione obbligatoria entro il 25 maggio a: info@afron.org – 339.7209153, per la partecipazione è gradita una donazione minima di 30 euro.

Per maggiori informazioni visita  afron.org