Gravidanza e allattamento costituiscono le basi dello sviluppo umano. In tutti e due i cicli l’importanza dell’alimentazione della donna assume un ruolo fondamentale e imprenscindibile.

 

Chiunque sia incinta e improvvisamente responsabile di una piccola creatura si preoccupa della propria dieta.
E giustamente, perché la donna in stato interessante nutre il nascituro dal suo sangue attraverso il cordone ombelicale. Tuttavia, questo non significa che una donna incinta debba improvvisamente aumentare la sua alimentazione.
Occorre, al contrario, porre un’attenzione estrema all’equilibrio nutrizionale della madre durante il periodo di gestazione per salvaguardare la propria salute e quella del nascituro.
Infatti, se naturalmente durante la gravidanza un aumento di peso è fisiologico, in alcuni casi, quando questo aumento risulti eccessivo, si può andare incontro a vari problemi sia per la madre che per il bambino.
La consulenza del proprio ginecologo ed uno schema alimentare personalizzato offriranno una corretta e precisa informazione sugli alimenti consentiti e su quelli da evitare.
L’IVI, Istituto Valenciano di Infertilità è, dal 1990, anno della sua fondazione, all’avanguardia in tutto il mondo nel campo della Riproduzione assistita, la Conservazione della fertilità e lo sviluppo di trattamenti di fecondazione in vitro e utilizza il suo know-how anche per consigli e suggerimenti sull’alimentazione relativa alla gestazione e all’allattamento del bambino.

“Per il sano sviluppo dell’embrione – ricorda la Dottoressa Daniela Galliano, Direttrice del Centro IVI di Roma – si consiglia una dieta estremamente varia evitando quei cibi che possono aumentare il rischio di toxoplasmosi, quali pesce crudo, molluschi, crostacei, carni poco cotte ed anche insaccati, pollame e selvaggina. Al contrario sono indicati carne ben cotta e pesci delicati come sogliola e merluzzo cucinati al vapore”.

Per le uova ed il latte le raccomandazioni consigliano di consumare le prime ben cotte e con il tuorlo ben addensato al fine di evitare il rischio di salmonellosi. Si deve poi assumere il latte solo dopo accurata bollitura per evitare infezioni batteriche quali l’Escherchia coli.

Frutta e verdura sono ammesse nella dieta – afferma la Dottoressa Galliano –  ma occorre lavare e sbucciare la frutta e lavare accuratamente la verdura”.

Innumerevoli, inoltre, sono i consigli su ciò che è assolutamente da evitare.

Le bevande alcoliche sono tabù durante la gravidanza” – continua la Dottoressa Galliano. “L’alcool può arrecare gravi danni al bambino o causare aborto. Dal momento che la quantità critica sembra essere individualmente diversa, è meglio astenersi completamente dall’alcool. La caffeina in grandi quantità può anche influenzare lo sviluppo del bambino e il peso alla nascita”.

E quando il bambino è nato, cosa devono fare le neo mamme per garantire al proprio figlio il migliore allattamento?

“Le mamma – conclude la Dottoressa Galliano – non devono seguire una dieta specifica. E’ però consigliabile l’assunzione di proteine, lipidi e glucidi, oltre a frutta fresca e verdure. E’ inoltre fondamentale bere almeno 2 litri e mezzo di acqua al giorno, mentre sono da evitare il fumo, i superalcolici e la birra e non bisogna superare le 2 tazzine di caffè al giorno. Per il benessere del lattante sarebbe meglio dire ‘no’ anche a selvaggina frutta secca crostacei, fragole, arachidi e cioccolata ed evitare cavoli, aglio, cipolle, pepe e peperoncino”.

L’IVI è al fianco delle future madri con il suo blog (https://ivitalia.it/blog/), un vero e proprio vademecum, ricco di informazioni e suggerimenti utile alla soluzione dei loro innumerevoli dubbi.

  • I cibi che possono andare bene e quelli da evitare
  • Sì a frutta e verdure ben lavate, oltre a carne ben cotta e pesci delicati; no a pesce crudo, molluschi, crostacei, carni poco cotte ed insaccati
  • Fondamentale rivolgersi al proprio medico e uno schema alimentare personalizzato

IVI-RMA Global

IVI nasce nel 1990 come la prima istituzione medica in Spagna completamente specializzata nella riproduzione umana. Da allora ha aiutato a nascere più di 160.000 bambini, grazie all’utilizzo delle più avanzate tecnologie di riproduzione assistita. All’inizio del 2017, IVI si è fusa con RMANJ, diventando così il più grande gruppo di riproduzione assistita del mondo. Attualmente conta più di 65 cliniche in tutto il mondo ed è leader nel campo della medicina riproduttiva.

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