Presentati a Milano nella prestigiosa sede del Ristorante Savini, dove la cultura gastronomica italiana viene interpretata ai massimi livelli, il Premio Bancarel’Vino e quattro nuove etichette vinicole della Lunigiana, vini prodotti solo da vitigni autoctoni delle colline che circondano le Cinque Terre, il Golfo dei Poeti, la Val di Vara, la Val di Magra, e le Alpi Apuane.

L’evento ha visto la presenza di Claudio Novoa, Sindaco di Mulazzo, di Giorgio Santi, Assessore all’Urbanistica e al Turismo, e Giovanni Tarantola, Presidente della Fondazione “Città del Libro” e di Marco Bellentani, giornalista e sommelier.
Lo scopo? Valorizzare, selezionandole all’interno dell’edizione 2017  del Premio Bancarel’Vino, le produzioni vinicole della provincia di Massa Carrara, finora non molto conosciute al di fuori dell’area di riferimento.Bancarel'Vino, la kermesse sul vino della Lunigiana
I quattro vini in degustazione:
Fosso di Corsano DOC – vino Vermentino Bianco dei Colli di Luni, un vino da pasto corposo, adatto anche a piatti strutturati, grazie alla sua sapidità.
Traverso – vino Vermentino Classico del produttore Conti , dalle note agrumate abbinate a quelle di corbezzolo e di erbe officinali, come il rosmarino. Dotato di sapidità, si abbina perfettamente a pesce. crostacei e  capesante e, per il suo elevato livello alcolico (14°), è da degustare preferibilmente durante i pasti.
Otto Ottobre – vino  prodotto in sole 4500 bottiglie  con un 60% di uve Durella e 40% di uve Luadgia, all’olfatto presenta un sentore di cuoio, che poi svanisce a contatto con l’aria, virando quindi verso note di biancospino che conferiscono grande freschezza.
Cybo – non poteva mancare, in abbinamento ad uno squisito e tenerissimo brasato che si scioglieva in bocca, un vino rosso corposo dell’azienda Castagnini, con una gradazione alcolica di 15 gradi, nonostante la quale è risultato poco aggressivo. Prodotto con il vitigno Massaretta, ha note di ribes nero, pepe nero e spezie .

“Il Premio Bancarel’Vino, nonostante le numerose perplessità iniziali, ha riscontrato con il passar degli anni sempre più consensi e riconoscimenti di pubblico e di critica, guadagnandosi il patrocinio del MIPAF e uno spazio di prim’ordine tra gli operatori e gli appassionati del settore” ha dichiarato Claudio Novoa, Sindaco di Mulazzo. “I produttori, inizialmente pochissimi, hanno saputo affermarsi nel corso degli anni , portando alla Provincia di Massa Carrara due DOC, quella del Vermentino dei Colli di Luni e quella dei Colli di Candia, nonchè una IGT Val di Magra”.

 La produzione di questi vini avviene su un territorio in gran parte collinare, per cui si comprendono bene le difficoltà operative degli agricoltori, che devono lavorare su terrazzamenti con una forte pendenza, in cui diventa impossibile l’uso di macchine agricole. Inoltre, devono anche “fare i conti” con una produzione limitata, che, d’altro canto,  è anche la vera forza di vini spesso molto diversi tra di loro, che rispecchiano ciascuno la personalità del produttore e la sua storia.

“Ad oggi Bancarel’Vino è un’occasione di incontro tra giornalisti, addetti ai lavori e pubblico ed è arricchito da numerose iniziative correlate sul tema del vino e delle produzioni tipiche e tradizionali. Il successo della manifestazione è dovuto alle sinergie fra le istituzioni – in primis la Regione Toscana, la Provincia di Massa Carrara, l’Unione di Comuni Montana Lunigiana, la Camera di Commercio di Massa Carrara e gli sponsor privati – che hanno visto elementi che ad ogni edizione confermano le grandi potenzialità dell’iniziativa e la sua validità” ha concluso Giovanni Tarantola, Premio Bancarella.

 “In questo modo – afferma l’assessore Giorgio Santi– vogliamo avvicinare mondo della ristorazione e mondo della produzione e tenere accesi i riflettori sulle produzioni tipiche della nostra provincia anche dopo i tre giorni della kermesse”Bancarel'Vino, la kermesse sul vino della Lunigiana

Degustando questi magnifici vini, si è compresa la loro capacità di sviluppo, verso un futuro di ancor maggiore successo: sicuramente saranno molto apprezzati dai  Millennials, giovani che cercano vini capaci di esprimere autenticità ed appartenenza ad un territorio, in questo caso quello della Lunigiana, poco conosciuto, ma molto ricco di fascino e di potenzialità turistiche ancora inespresse.

Testo e foto di Claudia Di Meglio