Ogni emittente televisiva nazionale o locale dedica parte della programmazione mattutina alla rassegna stampa.
Ultimamente questo “servizio” viene affidato ai redattori più giovani, eccenzionfatta per LA 7.
La lettura dei principali quotidiani è condensata in 10 minuti prima degli aggiornamenti meteo e l’edizione delle 7:30 del TG.
Sono i conduttori di quella edizione del Tg che si cimentano tra le prime pagine e gli approfondimenti della stampa italiana.
Durante la stagione autunno/invernale /primaverile si alternano settimanalmente Flavia Fratello ed Edgardo Gulotta.
Se il “mite” ed empatico Gulotta svolge una rassegna stampa lineare e ritmica utilizzando al meglio il tempo concesso dal palinsesto, così non accade per la collega Fratello.
Una prolissa, ridondante e ansiogena rassegna stampa in cui la strabordante Fratello si avvinghia con “unghie e denti” al touchscreen per mostrare quanti più articoli possibili in una corsa a perdifiato per raggiungere non si sa quale traguardo, quale meta, quale arrivo.
Mi sorge il dubbio che Flavia Fratello gareggi per vincere un ambito premio, assegnato al condutture/conduttrice, di tutte le rassegne stampa di tutte le emittenti nazionali ed internazionali, che riesca a leggere il maggior numero di pezzi in un lasso di tempo minore.
Ecco spiegato il motivo per cui la sua conduzione è caratterizzata dal continuo, perenne, indomabile sforamento dei tempi previsti.
E’ una battaglia campale riuscire a far terminare l’ inesauribile Flavia; nemmeno lo stacco dell’inquadratura da parte del regista riesce ad interrompere la lettura dei quotidiani.
Niente e nessuna riescono a fermarla; forse solo spegnendole il suo “amato” display a cui è abbrancata tenacemente con tutte le sue forze.
Fortunatamente, durante il periodo estivo, viene modificato il palinsesto e la conduzione.
Adeguandosi al clima meteorologico e alla calura asfissiante che pervade anche il primo mattino, pure la rassegna stampa di LA 7 si adegua al periodo stagionale e si trasforma in un momento di rilassatezza, di distensione, di “pace”.
Un ritorno al passato delle primordiali rassegne, grazie al conduttore Roberto Bernabai, giornalista della vecchia guardia.
Già inviato della redazione sportiva, Bernabai è un giornalista old-style.
Abiti classici, cadenza della voce flautata, baffo incanutito, inflessione che tradisce la sua romanità (ma che non cade mai in una parlata”coatta”), ritmo della conduzione rilassante  
Sintetico, chiaro, mai prolisso, rispettoso dei tempi; una precisione “svizzera”  nel dare la linea al meteorologo Paolo Sottocorona.
Ottima anche la sua conduzione del TG delle 7:30.
Un piacevole pezzo della vecchia Tv; un tuffo a ritroso nei vecchi tg; un flash back nelle ingessate rassegne stampa con la scorsa dei quotidiani in versione cartacea.
Un ritorno ad una cronaca lineare, chiara, senza alcun sensazionalismo e bulimia di scoop.
Massimo Puricelli
Castellanza(VA)