A Milano, in Piazza XXV Aprile, l’installazione che mostra due mani inizialmente disallineate che si ricompongono in un cuore perfetto. Un invito a prendersi cura del proprio cuore attraverso piccoli gesti quotidiani.
Riparte la campagna Novartis “Da Quore a Cuore”, che offre consulti gratuiti sul territorio. Oltre al percorso educativo online, cardiologi e medici di medicina generale sono a disposizione con incontri gratuiti. Per orientare e supportare chi ha un alto rischio cardiovascolare. O non riesce a seguire correttamente la terapia. Circa 100 gli eventi già realizzati e 137 quelli in programma entro la fine dell’anno.
Per maggiori informazioni e per accedere al programma educativo online Da Quore a Cuore, è possibile iscriversi attraverso il sito ufficiale della campagna “Ascolta il tuo battito” o la pagina Facebook. I partecipanti riceveranno contenuti personalizzati, aggiornamenti regolari. E strumenti utili per affrontare con consapevolezza il proprio percorso di cura.
L’importanza della prevenzione e della cura
Secondo la nuova indagine di IQVIA Italia, 1 paziente su 3, nonostante abbia già avuto un evento cardiovascolare non segue correttamente le terapie prescritte né si sottopone ai controlli raccomandati.
Il 28% non conosce i propri valori di colesterolo LDL e oltre la metà (58%) non conosce il valore target da raggiungere.
Proprio da questi numeri torna a viaggiare per l’Italia la campagna Da Quore a Cuore patrocinata dall’Associazione Italiana Scompensati Cardiaci (AISC) e dalla Fondazione Italiana per il Cuore (FIPC).
“Questo fenomeno ci dice che oltre a prescrivere una terapia – sottolinea Alberico Catapano, Presidente della Società Italiana per lo Studio dell’Aterosclerosi (SISA) – serve creare le condizioni perché venga poi seguita. L’aderenza nasce da una relazione di fiducia e anche dalla possibilità di accedere a soluzioni terapeutiche innovative più semplici da seguire e più efficaci nel lungo periodo”.
Il rapporto di fiducia con il medico è fondamentale
La ricerca IQVIA Italia ha rilevato come molti pazienti vivano la propria condizione con ansia. Quasi il 40%, inoltre, dichiara di non aver compreso con chiarezza le informazioni fornite dal medico sul rischio cardiovascolare. Come prevenirlo e sulle terapie. Tra i pazienti meno coinvolti nel percorso di cura il 51% non assume regolarmente i farmaci. E circa il 40% ha interrotto la terapia per sfiducia.
“Questi dati ci dimostrano che serve ascolto e percorsi pensati per accogliere. In questo, quindi, – osserva Giulia Levrero, Delegato Associazione Italiana Scompensati Cardiaci (AISC) – lo specialista e il medico di medicina generale possono essere figure chiavi che in questa campagna li vedrà coinvolti proprio per ricostruire un ponte con chi oggi si sente escluso”.
La situazione in Italia: le differenze tra Nord e Sud
L’ultimo Rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità indica che 1/4 della popolazione tra i 35 e i 74 anni, presenta un’ipercolesterolemia (colesterolo totale > 240 mg/dL). Con una prevalenza maggiore tra le donne e nel Nord d’Italia. Ogni anno, infatti, si registrano oltre 390.000 ospedalizzazioni per malattie cardiovascolari. Pari al 20% dei ricoveri totali in regime ordinario.
Il Rapporto ISS evidenzia inoltre un divario persistente tra nord e sud del nostro Paese, non solo in termini di incidenza, ma anche nella qualità e tempestività dell’assistenza. Infatti, mentre al nord si concentrano più diagnosi di ipercolesterolemia, al sud aumentano le complicanze tardive legate alla mancanza di controlli regolari e accesso agli specialisti.
Il lunedì è il giorno più a rischio
Secondo uno studio della British Cardiovascular Society3, il lunedì è il giorno in cui si registra il maggior numero di infarti gravi (STEMI). Con un incremento del 13% rispetto agli altri giorni della settimana. Un dato che trova conferma anche in Italia, dove lo stress, le abitudini irregolari e la trascuratezza del weekend si fanno sentire proprio all’inizio della settimana.
Stefania Lupi