La decisione scaturita ieri, dal voto della Giunta per l’immunità riguardo la richiesta del Tribunale dei Ministri di Catania per poter processare il ministro dell’ Interno, Matteo Salvini accusato di sequestro di persona per il “caso Diciotti“, ha, evidentemente, innalzato vorticosamente le vendite di farmaci emetici, gastroprottettivi, procinetici, e ogni altro medicinale per alleviare gastriti, gastroenteriti, reflusso pre e post prandiale di tipo psicosomatico.
Già, perchè ad ascoltare il talk politici di questa mattina (reti Rai e private) l’ intellighenzia” di sinistra ha sciorinato il meglio (o il peggio?) del qualunquismo di lotta contro i “beceri” populisti che guidano l’ attuale Esecutivo, senza distinzione alcuna.
Spiccavano, nel manifestare i maggiori “sintomi” due dei più eminenti giornalisti de “Il Fatto Quotidiano”, ovvero Antonello Caporale, e Ferruccio Sansa.
No, non hanno proprio digerito il voto della Giunta che impedisce alla magistratura catanese di mettere al pubblico ludibrio il loro nemico numero uno: Matteo Salvini.
Come era logico attendersi, i loro strali giustizialisti hanno investito anche i loro “ex pupilli” Pentastellati che hanno impedito di dar seguito all’ azione giudiziaria e “rivoltare il nostro Paese come un calzino” come insegna il loro “mahatma” P. Davigo ex magistrato di Mani Pulite e punto di riferimento per il gruppo di Travaglio.
E allora via ai più utilizzati luoghi comuni che l’opposizione parlamentare ed extraparlamentare ha appioppato alla nuova classe dirigente giallo-verde.
Non hanno mai lavorato in vita loro; non hanno alcuna esperienza in ambito istituzionale; hanno fatto della politica la loro professione; sono solo capaci di parlare alla “pancia del popolo”; i veri problemi di questo Paese non vengono nemmeno presi in considerazione; sono sempre in campagna elettorale;vivono di social; ecc.
L’Italia, secondo loro, deve essere guidata da persone che abbiano dimostrato capacità e successo nei vari ambiti lavorativi: medici, professionisti, magistrati, giuristi, e perchè no, operai, artigiani, imprenditori (però non imprenditori come Berlusconi, … e sì chi siano gli imprenditori “buoni o cattivi” lo debbono decidere loro… ).
Stanno vivendo uno stato emotivo molto delicato perchè non vedono realizzarsi il loro sogno di una coalizione governativa composta dalla componete “ortodossa” dura e pura del M5S (tanto per capire, Fico, Di Battista, Taverna) con l’ala sinistra del PD e i satelliti della sinistra più massimalista di LeU, Potere al Popolo, che trasformi il nostro Paese in un villaggio globale, aperto ad ogni tipo di immigrazione, in un contesto socio-economico in stile soviet, “Comune francese”, in termini di paragone più recenti, la Cuba di Fidel Castro o il Venezuela di Chavez.
Il loro sogno politico, rischia, ahi-loro, di trasformarsi in un incubo.
Se si dovesse sciogliere l’alleanza Lega-M5S, a guidare l’Italia si materializzerebbe il loro peggiore demone: Silvio Berlusconi.
Non siederebbe, ovviamente, sullo scranno di Palazzo Chigi, ma ricoprirebbe il ruolo di “eminenza grigia”.
Ricordo agli illustri giornalisti Sansa e Caporale, che si può sempre cadere dalla padella sulla brace…
Massimo Puricelli
Castellanza(VA)