La notizia circola da qualche giorno.
Cina e Germania hanno inviato messaggi contro la revoca delle concessioni di ASPI (Autostrade per l’Italia) che vorrebbe attuare il Governo.
Rappresentanti del Governo cinese avrebbero chiesto “informazioni e spiegazioni” all’ambasciatore italiano, Ferrari, di stanza a Pechino visto la partecipazione del loro fondo “Silk Road” in Aspi.
La Cancelliera Merkel, durante la conferenza stampa, a seguito dell’incontro con Giuseppe Conte svoltosi ieri a Meseberg vicino a Berlino, ha dichiarato la sua curiosità di vedere l’esito del Consiglio dei ministri riguardo la questione Autostrade, visto la partecipazione nell’azionariato del colosso teutonico di assicurazione, Allianz.
Due  “espressioni”, una manifesta e diretta, quella della Merkel, l’altra più sommessa e discreta, quella cinese (come da tradizione del regime comunista) che evidenziano quale siano le reali conseguenze della globalizzazione del Secondo Millennio.
Per chi ha sempre ritenuto che la globalizzazione fosse la panacea per il Pianeta e per il nostro Paese, pregasi porre assoluta attenzione alle “reazioni” dei rappresentanti del Governo cinese e della cancelliera tedesca, per comprendere il livello di schiavitù raggiunto e le poche prospettive di affrancamento per gli anni a venire.
Nel frattempo, si può sempre continuare ad osservare le nostre “catene” e  ringraziare “gli statisti” che hanno creato queste condizioni.
Così tanto per citarne alcuni:
Prodi, Ciampi, Delors, Blair, Clinton, Lagarde…
Massimo Puricelli
Castellanza(VA)