Tre  giorni  dedicati  alla  sartorialità  e  al  lifestyle  “Made in Italy”  per  “Arte Sartoriale 2019”  E.Marinella

Il salone degli Affreschi di E.Marinella si arricchisce di una nuova opera d’arte di Lola Vitelli
Negli ultimi tempi si parla sempre più spesso di “eccellenze campane” da valorizzare.
In quest’ottica si inserisce l’evento “Arte Sartoriale”, organizzato da E. Marinella per celebrare il Made in Italy e il “su misura”, giunto quest’anno alla sua seconda edizione.
Il Salone degli Affreschi dello splendido palazzo nobiliare Satriano del diciassettesimo secolo in cui ha sede il negozio di Marinella per tre giorni è stato la location ideale per mostrare quanto Napoli ha da offrire a tutto il mondo. Attraverso un’esperienza di co-branding con importanti aziende e case editrici per tre giorni le eccellenze italiane, a cominciare da quelle campane, sono state messe in mostra mediante iniziative culturali ed enogastronomiche.
In tale occasione è stato possibile vedere le espertissime sarte del laboratorio di Marinella mentre realizzavano le famose cravatte, delle 150 che preparano ogni giorno. Ogni passaggio viene eseguito e curato in ogni minimo particolare: dal taglio del tessuto alla stiratura, dalla fodera alla cucitura.

«Nel nostro laboratorio, a due passi dallo storico negozio di via Riviera di Chiaia, sembra che il tempo si sia fermato. La magia della vera sartoria napoletana prende vita ogni mattina e fondendosi con l’eleganza britannica crea esclusive cravatte sartoriali, pezzi unici ed eleganti», questo il messaggio che segue le orme del Fondatore.

le sarte al lavoro

Sono stati offerti quattro cocktail “sartoriali” dedicati da Epomeo Bar and More, che dal 1970 è nel cuore di Ischia Porto, alle quattro generazioni Marinella, ai grandi delle maison E. Marinella: al fondatore Eugenio Marinella, a Luigi Marinella, a Maurizio Marinella, che oggi capeggia l’azienda con suo figlio Alessandro.
Anche Gino Sorbillo, ambasciatore della pizza nel mondo nonché membro di una delle famiglie di pizzaioli più antiche di Napoli, ha creato una “pizza sartoriale” per l’occasione, che è stata gustata dagli invitati.

lo stilista Domenico Vacca

Ospiti e clienti hanno potuto farsi confezionare un intero guardaroba su misura, dai vestiti e cappotti dello stilista di fama mondiale Domenico Vacca, di origini pugliesi, nato da genitori di sarti e stilisti di moda.
Il quartiere generale della sua maison di moda  è a New York, dove veste attori e celebrità internazionali, a giusta ragione è stato nominato Ambasciatore della Puglia nel Mondo dal Presidente della Regione Puglia. Dalle cravatte senza tempo di E. Marinella, alla Manifattura Chiaravalle, impegnata sempre più nel settore culturale e sociale,  che produce tabacchi da oltre due secoli, passando per la barberia allestita dalla Proraso di Firenze e gestita dalla Barberia “I Lanzetti” di Napoli, sulla poltrona in pelle in chiave vintage i visitatori hanno potuto sistemare baffi e barba o provare l’emozione  – ormai dimenticata – di una rasatura all’italiana.

il barbiere attende i primi clienti

Un’attenzione particolare è stata data all’enogastronomia: una degustazione di vini Feudi di San Gregorio, cantina fondata nel 1986 e che ora, con oltre 30 milioni di fatturato, esporta in oltre 50 Paesi nel mondo; e con i finger food preparati dagli Istituti Alberghieri “Luigi Stefanini” di Casalnuovo e “I Carissimi” di Santa Maria Capua Vetere del Gruppo Iervolino, leader nel settore della formazione nelle varie discipline, dal Liceo all’Istituto tecnico a quello Professionale.

Feudi di San Gregorio

Il settore delle Relazioni Pubbliche è stato rappresentato da  Beatrice Gigli Communication Management che ha collaborato all’organizzazione dell’evento.
Una piccola bottega di 20 metri quadrati, un grazioso salotto di élite dove trovare autentici tesori di raffinatezza e di gusto,  si affaccia sul lungomare più affascinante d’Italia, luogo di passeggio dell’alta società partenopea dell’epoca.
Eugenio Marinella, che aveva fortemente voluto quel piccolo angolo di Inghilterra nel cuore di Napoli, non poteva saperlo ma aveva appena scritto l’inizio di una delle più gloriose storie della grande sartoria napoletana. “Una cravatta ben annodata è il primo passo serio nella vita” scriveva con la consueta irresistibile ironia Oscar Wilde.
Dal prossimo Gennaio il Salone degli Affreschi di “E.Marinella” si arricchirà di una nuova opera d’arte, un grande dipinto di Lola Vitelli raffigurante il Vesuvio che erutta cravatte, un simbolismo delle idee sempre nuove e coinvolgenti degne di nota di Maurizio Marinella.

Harry di Prisco