Fra i tanti broker online attivi sui mercati finanziari, eToro è sicuramente uno dei più completi, non solo per la qualità del servizio, ma anche per la varietà di asset a catalogo e per le differenti modalità attraverso cui è possibile negoziarli. Infatti, anche se la società è nata per intermediare su piazze over the counter, con focus suCFD e forex, ha successivamente implementato l’operatività in DMA, al fine di offrire agli investitori la possibilità di acquistare direttamente un determinato asset. Fra gli strumenti finanziari disponibili senza replica sintetica, naturalmente, sono presenti i titoli azionari, così da rendere possibile l’implementazione di una strategia da cassettista anche da parte dei propri clienti.

Con l’accesso diretto ai mercati, il risparmiatore può acquistare un’azione e detenerla in portafoglio secondo il più classico degli schemi: aspettare che il valore si apprezzi in un periodo ragionevolmente lungo, incassando nel frattempo gli utili distribuiti sotto forma di dividendo dalle società quotate. Inoltre, potendo acquistare l’asset senza bloccarne il margine richiesto, si eliminano quei costi relativi al mantenimento di una posizione overnight, con enorme giovamento per la performance. Per approfondire il tema “dividendi etoro” è possibile consultare il portale Investingoal.it, dove trovare approfondimenti e contenuti dettagliati su numerosi argomenti legati al mondo del trading online.  

Dividendi: come vengono gestiti da eToro in real stock

In generale, per avere diritto all’accredito di un dividendo, è necessario che un risparmiatore sia detentore del titolo alla chiusura del giorno precedente lo stacco. In caso di possesso dell’asset reale, quindi, l’utente eToro visualizzerà l’importo sul saldo disponibile a partire dalla data di pagamento, che non coincide con la prima seduta di contrattazione ex cedola.
Nonostante si operi in regime dichiarativo, il broker applica sul controvalore dovuto una ritenuta di acconto del 30% per via della doppia tassazione prevista dai titoli esteri; successivamente in sede di dichiarazione l’investitore potrà beneficiare eventualmente del credito fiscale maturato dalla differenza rispetto l’imposta del 26%. È bene ricordare che un dividendo, appartenendo alla categoria dei redditi da capitale, non può essere utilizzato in fase di compensazione con redditi diversi.

CFD su azioni e stacco dividendo

La maggior parte dei clienti che aderisce ad eToro, sottoscrive un conto, per iniziare a fare trading online. Infatti, operando sui Contratti per Differenza e sfruttando determinate funzionalità che la piattaforma mette a disposizione degli investitori, è possibile speculare sulle oscillazioni di prezzo dei vari asset anche su scansioni temporali molto veloci. E se il TOL rappresenta l’elemento di punta per gestire gli ordini ed analizzare i grafici dei vari sottostanti, la leva finanziaria e lo short selling sono le opzioni che permettono di implementare tale strategia.
Capita spesso, quindi, che negoziando i CFD sulle azioni ci si trovi in posizione nella data in cui è staccato un dividendo. Anche in questo caso eToro provvede alla contabilizzazione della scrittura: se la posizione è long, sul saldo disponibile sarà accreditato il controvalore nella data di stacco -a differenza di quanto previsto in real stock-, se la posizione è short, il saldo avrà invece un addebito.
Tutte le modalità operative previste da eToro si interfacciano con il social trading del broker. Pertanto basta iscriversi sulla piattaforma per sfruttare a pieno le potenzialità delle due differenti strategie. L’aspetto interessante di questa funzionalità è che anche gli investitori alle prime armi possono iniziare a negoziare titoli azionari, pur non avendo quel background di formazione necessario per avventurarsi sui mercati finanziari: infatti il principio di questo network di investimenti è che gli utenti più esperti condividano la propria operatività al fine di poter essere eventualmente replicata da risparmiatori con poche competenze.